Capitolo 5

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JENNIFER

È passata ormai una settimana dall'ultimo biglietto di Rick, trovato attaccato sulla saracinesca del negozio, e ora mi sto rendendo conto che non dovevo essere così timorosa per quelle parole. Si sarà preso gioco di me e poi, capendo che non avevo reagito, ha deciso di lasciarmi in pace.
E inoltre al negozio l'atmosfera è cambiata radicalmente: Jake e Luke si sono presi ovviamente una pausa e quindi c'è solo Kyle come tatuatore e poi io. Di conseguenza ci sono pochi clienti e, essendo solo in due, sapendo ciò che è successo agli Walker, nessuno riesce a fare un sorriso o essere gentile con la gente. Diciamo che indossiamo più una maschera, con sorrisi falsi, quando in realtà il nostro salone è basato sulla disponibilità, sul contatto con i clienti, sui sorrisi veri che regaliamo e l'ospitalità che dà di solito il negozio.
Ora siamo un po' tutti strani e quindi veniamo a lavoro di malavoglia, sapendo come i nostri cari amici anche se, per me, Jake non fa molto parte di questa categoria, stiano affrontando questo periodo.

« Jen dobbiamo trovare un modo »
Hazel è venuta al negozio a farmi compagnia dato che Kyle deve finire un lavoro con una signora e poi uscire con lei. Perciò ha approfittato, è venuta prima così da scambiare due chiacchiere con me.
Luke è come un fratello, e vedere come soffra per il padre mi fa star male. Così come Jake, si, ci detestiamo, ma ci conosciamo da davvero tanto tempo ed è inevitabile che comunque ci tenga a lui.
« Lo so » sussurro mentre guardo dalla porta a vetri del negozio, chiudendo le mani a pugno.
« Sono davvero preoccupata per loro, ho paura che reagiscano in modo troppo negativo a questa cosa, che non sappiano mantenere il controllo » dice la ragazza dalle lentiggini, seduta accanto a me sui divanetti.
« È quello che temo anche io. Fanno tanto i fratelli duri e spaccosi, ma basta niente per farli crollare » penso.
Dobbiamo tenerli sotto controllo perché tendono a reagire in modo eccessivo alle cose. Specialmente per Jake; ha ventiquattro anni e sa badare a se stesso ma, come Luke, dentro, nel profondo sono ancora dei bambini. Ho paura che si ubriachino troppo, o che si ficchino in guai seri... insomma, sono preoccupata per loro.

« Ho visto Luke ieri... non mi sembrava più lui. Non ha neanche proferito parola, fissando il muro. Quasi mi faceva paura il suo stare così immobile » parla lentamente, mentre mi stringe a sé con il braccio destro.
« Suo padre era davvero importante per loro. Ovvio, anche la madre, però a lui erano proprio legati » le spiego.
« Dovresti parlare con Jake. Evita tutti, sia me che Kyle » dice ad un tratto, rilasciando un respiro.
« Io peggiorerei le cose, credimi. Lo sai com'è il nostro rapporto » le dico, mentre fisso la strada oltre il vetro.
« Io invece trovo che voi due, insieme, riusciate a capirvi meglio l'un l'altro. Almeno provaci Jen... ho davvero paura per lui. Luke è tranquillo e si limita a restare chiuso in camera, ma Jake... non ne ho idea. Tiene costantemente il cellulare spento » dice con voce preoccupata.
Questo è vero: qualche giorno fa mi era venuta anche la stramba idea di chiamarlo per sapere come stava e ovviamente era scattata la segreteria.
« Invece non mi ascolterebbe e io sono più rotta di lui, non saprei come dargli una mano » dico in un sussurro, potendomi confidare con una delle persone a cui tengo e mi fido di più.
« Jennifer non dire così. Sei più forte di quello che credi. Perciò va' da lui, trovalo. So che ce la puoi fare » mi sussurra nell'orecchio e rabbrividisco alle ultime parole.
So che ce la puoi fare.

Kyle ed Hazel sono appena usciti, mano nella mano, e non ho fatto altro che guardarli sognante. Odio le cose sdolcinate, le classiche effusioni amorose, ma loro... ti tolgono il fiato da quanto evaporano amore con la A maiuscola.
Stento ancora a credere a loro come coppia, e se un ragazzo come Kyle è riuscito a conquistare il cuore di una ragazza come Hazel... ciò dimostra che l'amore fa davvero di tutto e lo troviamo in ogni sua sfumatura.

Salgo in macchina e prima di mettere in moto, penso un attimo a dove potrei cercare Jake. La cosa non mi preoccupa perché è successo un sacco di volte che spariva all'improvviso per poi ritornare dopo giorni, sbucando così dal nulla. Però questa volta c'è di mezzo una situazione complicata e potrebbe combinare delle cazzate.
Potrebbe essere al pub come sempre ma non sono ancora le otto, uno dei suoi soliti orari; non è neanche in palestra dato che chiude sul presto, perciò decido di andare all'ospedale.
Se una persona lo conosce bene, sa trovare subito le sue tracce.

Amore tatuato sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora