Capitolo 16

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JAKE

« Ciao papà » lo saluto, chiudendo la porta dietro di me.
« Ciao figliolo » mi saluta con un sorriso, alzando una mano per battere il cinque, cosa che faccio in risposta.
Mi accomodo per modo di dire, data che qua sembra più confortevole una pietra rispetto ad una sedia.
« Come va? » gli domando, osservandolo.
È ancora strano per me vederlo in questo lettino.
« Bene, se non fosse per lo schifoso cibo che portano » ridacchia.
Lo seguo nella risatina, cosa che non faccio da qualche giorno.
« Se vuoi basta dirmelo che te lo porto io » alzo le spalle con disinvoltura.
« Ci pensa tua madre e Jennifer » si crea un piccolo sorrisetto al lato della bocca.
« Jennifer? » domando incredulo.
« Si, proprio la ragazza che lavora con te » dice pizzicandomi il braccio che è appoggiato sul suo lettino.
« Come fai a conoscerla? Voglio dire... a sapere questa cosa? » gli chiedo nervoso.
« Me l'ha presentata tuo fratello » alza le sopracciglia aspettando una mia risposta.
« Ah » mi limito a rispondere, tendendo la mascella.
Luke non sta mai zitto.
« È una cara ragazza » mi sorride, guardandomi con una strana espressione.
Davvero il prototipo di ragazza perfetta.
Rido dentro di me.
« Il 'top' » dico ironico.
« Ah, smettila di fare lo spaccone Jake » mi riprende ridendo.
« Fare cosa? E da dove viene sta parola? » ridacchio.
« Parliamo spesso noi due. Mi viene a trovare molto più di te » dice prendendosi gioco di me.
« Non ci credo »
« Ah, figlio mio, credici » sospira, per poi cambiare posizione mettendosi seduto.
« Cosa cavolo avrà da dirti Jennifer? » domando curioso.
« Vedo che non vi siete scambiati molte parole in questi anni » dice guardandomi di traverso con un'espressione divertita sul viso.
« Non scorre buon sangue tra noi due » sputo, irritato al solo pensare a lei.
Me la sarei portata a letto molto volentieri stamattina quando mi ha dato quello schiaffo bagnandomi di sapone. Cazzo se mi ha eccitato. Mancava poco che mi cadesse definitivamente l'asciugamano.
« Ah si? » domanda interessato « Dovresti conoscerla meglio come sto facendo io » continua a parlare.
« Semplicemente... perché dovrei farlo? » tendo la mascella.
« Perché nasconde tanto dolore quella ragazza » diviene cupo, pensieroso.
« Papà, è anni che la conosco e si è sempre rivelata una ragazza acida e dal grande senso di ironia » e stramaledettamente seducente.
« Pensala come vuoi... ho un forte sesto senso » dice per poi rivolgere lo sguardo verso la finestra.
Il sole piano piano tramonta, oscurando il cielo.
« Mi conviene andare » dico dandogli una pacca sulla spalla.
« Ci si rivede » mi strizza l'occhio.
« Ciao papà » lo saluto, ma mi ferma, prima che chiuda la porta.
« Jake -mi richiama- attento a non ferirla ulteriormente »
« Mi sottovaluti » gli rispondo per poi andarmene.
Ho voglia di sfogarmi.

Scendo le scale verso lo scantinato della mia casa. Anche io, come Kyle, ho un sacco da box che sfrutto la maggior parte delle volte che sono incazzato o arrabbiato a morte con me stesso.
E mi capita davvero spesso.
Mi sono cambiato, mettendomi una canottiera e dei pantaloncini da basket perché nel giro di poco tempo sarò imperlato di sudore.
Lego attorno alle mani delle garze bianche in modo da non ferirmi ulteriormente le nocche specialmente... dato che quando comincio non riesco a fermarmi.

Fisso il sacco nero appeso al soffitto. Lo focalizzo bene, cercando di immaginare un altro me.
Sferro il primo pugno.
L'adrenalina comincia ad andare nel corpo.
« Questo è per mio padre che si è rovinato la vita con le sue stesse mani » sussurro con rabbia. Una rabbia che ribolle da tanto dentro di me, una rabbia che è stata covata per lungo tempo, una rabbia che ho voglia di sprigionare per togliermi un gran peso.
Un secondo pugno.
L'adrenalina aumenta.
« Questo è per mia madre che non ha saputo opporsi alle cazzate che diceva mio padre »
Un terzo pugno.
L'adrenalina si trasforma in vera e propria energia.
« Questo è perché invidio mio fratello » dico con un tono di voce leggermente più alto.
Un quarto pugno.
Sento scorrere l'energia nelle vene, come fosse la benzina per il corpo.
« Questo è perché sono incazzato nero con quel coglione di Cole » tendo la mascella a sentir nominare solo dalla mia stessa voce il suo nome.
Un quinto pugno.
Sento ribollirmi la rabbia dentro. Una scarica elettrica.
« Questo è perché a volte odio come sono fatto »
Un sesto pugno.
Sento le mani farmi male sempre di più.
« Questo è perché sono stufo di tutto »
Un settimo pugno.
Le dita mi si intorpidiscono.
« Odio fottutamente quel funghetto »
Un ottavo pugno.
Mi si mozza il fiato.
« Odio il suo continuo resistermi »
Un nono pugno.
Sento il sangue cominciare a colare lungo le dita, sporcando le bende.
« Odio il suo essere così acida e scontrosa »
Un decimo pugno.
Dolore fortissimo alla mano sisnitra.
« La odio così tanto da volerla » ringhio.
Mi fermo.
Sono completamente bagnato di sudore, la mano sinistra sicuramente scomposta o qualcosa del genere perché mi fa un male cane.
Cazzo.

« Ah! » grido con le ultime forze che mi sono rimaste.
« Jake ma che cazzo combini?! » mi urla contro mio fratello appena varca la porta dello scantinato, che alleggia nell'ombra dato che ormai sta calando la notte.
« Lasciami in pace » sputo, voltandomi verso il muro per non mostrargli le mani che grondano sangue.
« No, adesso mi ascolti bene! Che cazzo ti prende? Ti sentivo urlare fino in cucina! Ma ti rendi conto? Cosa ti succede? » mi grida contro per poi prendermi una spalla e farmi voltare.
Il suo sguardo cade sulle mie mani e fa una smorfia, come se se l'aspettasse.
Da piccolo ero sempre quello più istintivo, che non pensava neanche un secondo, preferendo reagire. Con la forza.
« Non ce la faccio più! » esplodo mettendomi le mani tra i capelli e tirandoli.
« In che senso? » mi chiede incrociando le braccia al petto.
« Credi sia facile sapere che in un fottuto ospedale c'è mio padre? Con quel cazzo di sorriso sulla faccia anche se sa di morire? » grido e la mia voce rimbomba attorno a noi.
« È anche mio padre ti ricordo! E sei sempre stato te quello più forte... vuoi venire proprio a dirlo a me? » mi risponde con lo stesso tono di voce.
Lo spintono sul petto facendolo indietreggiare, mosso da una rabbia che ancora non si è placata dentro di me.
Mi uccide con lo sguardo per poi, incazzato più di prima, spingermi facendomi perdere un po' l'equilibrio.
Gli tiro un pugno e lui risponde prendendomi il braccio, facendomi cadere a terra.
Un dolore lancinante alla schiena.
Mette un piede sul mio petto, per farmi stare fermo, e mi guada dall'alto mentre respira profondamente.
« Vedi di calmarti Jake. Sei incazzato non per papà, ma per qualcos'altro... un qualcosa che ti tormenta molto di più e lo sai benissimo di cosa si tratta » dice guardandomi torvo.
Mi tiro su, ma lui mi risbbatte a terra.
Sono sempre stato io più forte di lui, ma credo di essere distrutto questa volta.
« Tu non sai proprio un cazzo » sputo irritato.
« Oh si invece. Ti logora il fatto di non riuscire nel tuo intento? » ghigna.
« Sentiamo... Quale? » lo canzono, restando sempre con la schiena a terra.
« Tu vuoi una sola cosa e quella cosa ha il nome di una ragazza. Ma non vuoi lei, vuoi il suo corpo. Ti consiglio di non provarci più perché la ferirai soltanto » mi ringhia addosso per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta.
Lo scantinato è freddo, buio e silenzioso.
Guardo ancora il
soffitto.
Forse Luke ha ragione, ma è troppo forte il desiderio sessuale quando lei mi è vicina. Non ricordo un bel niente di quella sera, così come lei. Sarò anche uno stronzo a volerla portare a letto, ma non me ne frega niente se è ciò che voglio.
Sono stufo di sentir dire che la distruggerò, perché qua, quello distrutto, sono io.
E anche se fosse... due pezzi di vetro rotto sono sempre due schegge che si graffiano a vicenda.

Sbuffo, frustrato dal dolore alle mani. Risalgo le scale che portano allo scantinato e mi dirigo fuori casa per prendere un po' d'aria con una birra bella fredda tra le mani.
Che vita di merda.

// spazio autrice //
Heii😍
Come state?
Allora perdonatemi se aggiorno ora ma questa è stata una settimana con una verifica ogni giorno.
Perciò scusatemi ancora ahahaha
Come vi sembra il capitolo? (Scusatemi se è corto)
Spero vi sia piaciuto 😍
Abbiamo visto Jake vulnerabile e incazzato con se stesso, persino con il fratello... pure un loro piccolo litigio... dato che anche loro non vanno sempre d'amore e d'accordo ahahah
E Jennifer? Chissà...
Fatemi sapere se vi è piaciuto😘😘

Fatemi sapere se vi è piaciuto😘😘

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Un saluto da Jake😘😘

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