Epilogo

48.5K 1.6K 441
                                    

LUKE

Fumo la mia solita sigaretta in compagnia del fumo che viene smosso dal venticello di fine estate. Settembre è già cominciato, così come il nostro ritorno al salone. Si è ricreata la solita routine, siamo ritornati alle abitudini, abbiamo ricominciato un altro anno lavorativo, ma qualcosa ovviamente è cambiato. Indubbiamente -più che altro palese- mio fratello e Jen hanno trovato il loro posto in questa società e Kyle ha trovato il coraggio di chiedere la convivenza con Hazel una volta per tutte. Non sono geloso di tutto questo, sento di star bene così, di essere completo.
Una gamba appoggiata al muro e la mia sigaretta, credo non mi basti altro per il momento. Socchiudo le palpebre e mi abbandono alla dolce sensazione di leggerezza, la nicotina che si irradia nel mio petto per poi fuoriuscire dalle labbra. Guardo in alto e mi chiedo cosa porterà questo nuovo inizio, cosa accadrà dopo che tutte le cose hanno trovato un loro nuovo posto.
La porta d'entrata si apre ed esce Jake che, con un cenno del capo, mi saluta.
«Sicuro di non volerne una?» Indico il pacchetto che si intravede dalla tasca dei jeans.
«No Luke, lo sai che odio il fumo» Un cipiglio gli si forma sul viso e mi affretto a lasciar perdere anche perché so per certo che afferrerebbe questa occasione per riprendermi in questo mio comportamento 'sbagliato'.
Resto in silenzio per un po', la sigaretta che diventa sempre più piccola fino a diventare cenere sotto la suola della mia scarpa.
Sospiro.
«Te lo ricordi?» Guardo in alto, le nuvole che sembrano creare un puzzle, macchie bianche su uno sfondo celeste.
«Cosa?» Il volto leggermente piegato da un lato e la curiosità nel tono della voce.
«Qualche mese fa» Incrocio le braccia al petto, gli occhi che si riducono a piccole fessure per la luce di oggi.
«Certo che me lo ricordo... sono successe tante cose in questa estate» Annuisce con il capo, l'espressione del viso corrucciata, persa nei ricordi.
«Davvero tante» Sussurro tra me e me.
«Però abbiamo superato tutto, anche le cose brutte...» Minimizza un sorriso accennato.
«... E finalmente ti sei deciso ad ammettere di amare Jennifer» Concludo. Non lo do molto a vedere, ma sono fiero di lui, di ciò che ha fatto.
«Già...» Ghigna per poi ridacchiare.
«Cosa ridi?» Il tono divertito e un sorriso sghembo che nasce sul mio viso.
«Niente... solo che... che non avrei mai detto che sarebbe successo tutto questo» Allarga le braccia, indicandosi, indicandomi.
«Sempre quando meno te lo aspetti, eh?» Sghignazzo.
«Dovrebbe essere tutto più prevedibile»
«Nah, non ci sarebbe gusto» Scuoto la testa, per poi abbassare lo sguardo.
Hazel parlava proprio di questo nel suo libro. Diceva chiaramente quanto è più eccitante vivere senza sapere, agire con la consapevolezza che accadrà sempre qualcosa che non è nei tuoi piani. Sarebbe tutto monotono sennò.
Me la sono letta tutta la storia e devo dire che questa ragazza ha descritto noi come se ci conoscesse da sempre, mi sono ritrovato in molte delle sue parole. Aveva detto di aver scritto il finale per Jake e Jennifer e sapevo che le lettere stampate si sarebbero tramutate nella realtà di tutti i giorni. In breve, il romanzo termina con un riferimento alla libertà, a quanto sia importante, impagabile. L'essere liberi ci consente di poter fare tutto, di sognare e i sogni sono come la nostra linfa vitale. Senza non si può vivere, credo sia un dato di fatto. Perché si realizzino -questi sogni- dobbiamo dare il meglio di noi stessi, approfittare della libertà che abbiamo per decidere, scegliere chi vogliamo al nostro fianco per il resto del tempo.

«Ogni tanto mi sembra di essere in un sogno» Tossicchia un po'.
Mi volto per guardarlo. L'espressione del suo viso è pensierosa, lo sguardo che sembra cercare delle risposte, il respiro calmo e tranquillo di chi sembra aver trovato pace. Osserva le mani tatuate e poi risale fino a me come se dovessi dirgli io cosa fare. Il fatto è che nessuno lo sa, nessuno può prevedere niente. Quando ti sembra che tutto sia perfetto, e sei stato sempre abituato all'inferno, è difficile credere che ora è il momento di bussare alle porte del paradiso. Non sto parlando del 'per sempre felici', ma di un periodo di cose belle che compensino tutto ciò che si è dovuto affrontare fino ad ora. È difficile concederselo, posso capirlo.
«Svegliati allora» Beffardo alleggerisco un po' la situazione, non voglio certo che cominci a farsi complessi mentali alla ricerca di un qualcosa che non troverà mai da solo.
«Sei un coglione...» Ride scuotendo la testa. Si stacca dal muro in procinto a rientrare, ma viene fermato da Jennifer che -con passo veloce- ci raggiunge fuori.
«Diamine!» La voce che si alza di mezzo tono, il timbro squillante e deciso. La vedo, piccolina, mentre -come una furia- si dirige verso mio fratello.
«Ripulisci la sporcizia che è nel tuo studio!»
Alzo gli occhi al cielo, divertito da come si relazionino, da come lei passi da urlargli contro di tutto per poi baciarlo come se non lo vedesse da mesi.
«Baby lo faccio, ti giuro che lo faccio» Alza le braccia come per sottolineare la sua innocenza.
Soffoco una risata continuando a godermi un'anteprima del genere.
Ci vuole proprio una come Jen per far mettere la testa a posto a Jake. Una ragazza che non si faccia sopraffare dalla sua mole e dai suoi comportamenti esageratamente fuori luogo.
«Ecco, fai bene a dirmi così perché se non lo fai...» Lascia in sospeso la frase, riflettendo su come concludere.
«... Non viene più a letto con te» Suggerisco, perfido come sono. Le passo accanto di sfuggita, le parole che pronuncio vicino al suo orecchio ma che, sfortunatamente, sente anche lui.
«Ecco! Giusto! Grazie Luke per l'idea» Squittisce dandomi una pacca sulla schiena.
«Non c'è di che» Faccio spallucce.
«Cosa?... M-ma davvero lo stai ad ascoltare? E tu? I cazzi tuoi mai, eh?» Mi sputa contro. Gli attimi prima siamo stati per troppo tempo senza litigare, cominciavo ad annoiarmi.
«Scusa fratello» Dico, per poi rientrare.
«Sei uno stronzo! Senti Jennifer non puoi...»
Apro la porta e lascio quei due intenti a risistemare quello che hanno iniziato. Ogni tanto ci sta qualche litigio, certe volte rischio di vomitare per la loro sdolcinatezza.

Amore tatuato sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora