2. Ragionare insieme? Nah

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-Comunque ho notato che qui siete tutti gay o bisex- Disse all'improvviso Dazai, tirando fuori dalla tasca apparentemente libera il quaderno di Kunikida, facendolo sbiancare.

-Cosa intendi?- Atsushi si riprese dal trauma precedente, guardando il collega con aria spaesata e confusa.

-Bhe.... tu sei gay- Indicò Atsushi, meditando qualche secondo prima di parlare -Tu bisex- E senza esitazione puntò il dito contro l'ex insegnante di matematica, sventolando il quadernino che teneva in mano, come a dire "l'ho letto qui" -...Tu come Kunikida- Squadrò Tanizaki, annuendo poi tra sè e sè -Tu, credo, etero- Storse la bocca guardando Naomi, per poi guardare Akiko -E tu... bisex.- Mugoló, non del tutto sicuro -Rampo, Kenji e Kyouka non credo abbiano interesse nelle relazioni-

-Come fai a dirlo?- Una Kyouka con le guance sporche di briciole di biscotti gli spuntò alle spalle, strigendosi nel suo adorato kimono rosso.

-Non vi ho mai visto approcciare con una certa insistenza con qualcuno- Rispose tranquillo, lanciando il quadernino al suo legittimo proprietario, rimettendo le mani in tasca.

-Non cantare vittoria troppo presto! Anche io troverò una ragazza!- Kanji gli tirò la manica del giubbotto, mugugnando indispettito.

-Io non ho mai detto il contrario- Fece spallucce lui, guardando il biondino agitarsi sul posto.

-Guarda! Guarda!- Si avvicinò a Kyouka, tirando anche lei dalla manica, ridendo -Vuoi essere la mia ragazza?!- Chiese scuotendola dalle spalle, facendola barcollare e mugolare confusa.

-Qualcuno la salvi- Dazai rise, girandosi verso i due fratelli che, nel frattempo, stavano bisticciando per cercare un'orario e un posto adatto per farsi le loro... coccole speciali, diciamo così.

-Kenji! Le fai male!- Atsushi subito divise i due, reggendo la piccola dalla schiena, guardandola preoccupato nel notare che aveva piegato il capo di lato.

Tutti però, Kyouka inclusa, si girarono verso la porta, ora spalancata e varcata da un uomo dai capelli lunghi e grigi e con indosso un kimono verde.

-Il nostro informatore è stato ucciso-

Calò un silenzio per lo più innaturale nell'ufficio, mentre tutti quanti si giravano a fissare il Presidente.

-Il nostro informatore... Il nostro informatore è stato ucciso- Ripetè Dazai lentamente, soppesando quanto detto guardando con aria distratta l'uomo a pochi passi da lui.

-Il nostro informatore è stato ucciso. È stato ritrovato sull'uscio del suo appartamento privo di mani, orecchie e bulbi oculari- Entrò nella stanza a grandi passi, mentre Rampo lo fissava con aria sognante. Adorava quando l'altro gli faceva dei complimenti.

-Il nostro informatore è stato ucciso.... È stato ritrovato sull'uscio del suo appartamento... senza mani... senza orecchie... e senza bulbi oculari...- Il castano continuò a ripetere tutto lentamente, scoccando poi un'occhiata di allarme a Kunikida.

-Perchè di fronte il suo appartamento? Non ha senso. Qualcuno poteva trovarlo.- Mormorò il biondo sedendosi ad una scrivania, di fronte un computer.

-Di fronte il suo appartamento... alle nove di sera...- Il castano spostò lo sguardo su Rampo, in cerca di un consiglio, trovandolo però a fantasticare sul Presidente e i suoi rari complimenti.

-Nessuno ha visto o sentito niente. La polizia sta già indagando sapendo che, comunque, lui era uno scrittore di un certo valore...- Spiegò subito il nuovo arrivato, raggiungendo Dazai e stando faccia a faccia con lui.

-Di fronte il suo appartamento... se nessuno lo ha visto.... un professionista... o qualche abilità... o magari tutti... no, non...- Dazai iniziò a passeggiare avanti e indietro per la stanza, riflettendo relativamente in silenzio.

Stay. Forever. •Soukoku• ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora