25. Una doccia fredda

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SFIDA:

Arriviamo a 30 like ed entro oggi pubblico il capitolo dopo ;P
DAJE, POSSIAMO FARCELA!

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-Mnh... Chuuya...- Il rosso sussultò riaprendo di colpo gli occhi, sentendo la voce del castano chiamarlo per nome.

-Finalmente ti sei svegliato, eh?- Sbuffò solleticandogli la parte scoperta del collo con il respiro, facendolo subito rabbrividire.

-A quanto pare...- Borbottò allungando la mano dietro di sè, sporgendosi di poco indietro afferrando il cellulare, controllando l'orario e rimettendolo a posto.

-Che ore sono?- Chuuya sbadigliò passandosi le mani sul volto, cercando di svegliarsi totalmente.

-Le sette di sera- Gli rispose lui, poggiando la testa sul braccio che aveva utilizzato poco prima per recuperare il telefono.

Solo allora Chuuya si rese conto che l'altro braccio di Dazai era sul suo fianco, con la mano poggiata su una sua natica.

Il castano parve notarlo, tantò che ridacchiò leggermente iniziando a tracciare dei piccoli cerchi con le dita da sopra i pantaloncini neri di tuta che indossava l'altro.

Il più basso rabbrividì e mugulò, spingendo via il coinquilino dal petto rotolando di lato.

-Non mi toccare! IDIOTA!- Arrossì il rosso, nascondendo il volto nel cuscino stando prono.

-Mnh... okay- Dazai rise stringendo un paio di volte una natica del ragazzo, mettendosi seduto e stiracchiandosi, dandogli le spalle.

-BRUTTO COGLIONE, COSA HAI FATTO?!- Lo spinse a terra, guardandolo restando inginocchiato sul letto.

-Tu mi hai detto di non toccarti!- Rise l'altro, alzandosi a fatica e sedendosi a terra a gambe incrociate -E non l'ho fatto! Io ti ho palpato, non toccato!- Spiegò alzandosi con un balzo, infilando le mani nei jeans che indossava, restando tranquillamente a petto nudo.

-IO NON È CHE TI STO PER UCCIDERE, VOGLIO SOLO FARTI DORMIRE PER SEMPRE!- Chuuya scattò in piedi, facendo immediatamente correre Dazai fuori dalla stanza, correndo per il corridoio in direzione delle scale, scendendole velocemente.

Il rosso lo seguì quasi inciampando sulla gattina che, anche lei appena rinvenuta da un lungo sonno ristoratore, stava scendendo di sotto per andare a controllare se la sua ciotola fosse piena o meno.

Per sfortuna del più basso, il castano riuscì a chiudersi a chiave in bagno, ridendo e appoggiandosi alla porta per sicurezza, prevedendo un possibile calcio che la avrebbe o sfondata o fatta voltare via.

-Dazai! Esci da lì! Codardo!- Chuuya cercò di aprire la porta, dandogli poi un paio di spallate per cercare di capire se Dazai fosse o meno appoggiata ad essa.

-Vai via! Devo lavarmi!- Sghignazzò il castano, facendo ringhiare l'altro con disappunto.

Odiava farsi la doccia per ultimo: gli toccava fare tutto di fretta!

-Datti una mossa, altrimenti giuro che entro lì dentro e te lo stacco!- Chuuya diede un pugno alla porta, appoggiandosi poi ad essa di schiena, sbuffando sonoramente.

Il ragazzo all'interno del bagno rise, sfilandosi lentamente le bende dal corpo, senza nemmeno reagire alla vista dei numerosi e profondi tagli presenti sulle braccia, ormai abituato a vederli, mettendole da parte e abbassandosi jeans e boxer contemporaneamente.

Non lo disturbava la presenza di Chuuya per casa mentre lui era in doccia, sicuro che lui non fosse il tipo da sbirciare attraverso la serratura della porta per vedere un corpo nudo. Il suo corpo nudo.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now