26. Correre o morire

1.5K 166 28
                                    

Mi scuso se ho aggiornato ora e non ieri sera, ma stranamente ho una vita TwT

Quindi, vi propongo la stessa sfida di ieri! (Questa volta prometto che pubblico in giornata ewe) 30 LIKE! FORZAH

-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

Chuuya si voltò di colpo verso la doccia e, per un attimo, Dazai sentì il cuore in gola, credendo che l'altro l'avesse sentito e si stesse per girare in direzione della porta.
Lo avrebbe ucciso immediatamente se lo avesse visto lì.
Poco ma sicuro.

Lo vide avanzare verso il box doccia, aprendolo ed entrando all'interno.

-Ma che diamine...?- Guardò perplesso la scena, osservando la sagoma del ragazzo attraverso il vetro opaco sfilarsi l'intimo e gettarlo fuori da un piccolo spiraglio lasciato a disposizione.

E, da quello stesso spiraglio, sbucò la mano di Chuuya, con tutte le dita meno il medio abbassate.

-Brutto stronzo...!- Dazai diede un colpo alla porta, facendo scoppiare a ridere il coinquilino.

Aveva pianificato tutto!

-Sei un bastardo, Chuuya!- Dazai si appoggiò alla porta con le spalle, chiudendola, sentendosi avvampare dall'imbarazzo.

Ma, per fortuna, anche lui ebbe giustizia.
Sentì Chuuya smettere di ridere e lanciare un piccolo grido all'improvviso, illuso che l'acqua fosse calda come la manopola mostrava.

Dazai la aveva girata prima di uscire dalla doccia.

-BASTARDO!- Gridò Chuuya spostandosi subito nell'angolo del box doccia, cercando di non morire congelato. Metaforicamente parlando, ovviamente.

Dazai rise, correndo di sopra a vestirsi, rovistando nell'armadio alla ricerca di una camicia bianca e pulita.
La indossò ripensando ai movimenti di Chuuya di pochi minuti prima, stringendo istintivamnente le gambe cercando di controllarsi.

Diamine, quel ragazzo riusciva a farlo eccitare anche con una sola occhiata.

Si infilò i pantaloni velocemente, allacciandoli e stiracchiandosi alzando le braccia verso il tetto.

Poco dopo vide il ragazzo a cui stava tanto pensando entrare dalla porta, indossando tutto meno la solita giacca nera, tenendola sulla spalla.

-Allora? Andiamo all'Agenzia? A quest'ora Q starà facendo casino- Il rosso gli misè davanti il cellulare, mostransogli così l'orario.

-DANNAZIONE, SONO GIÀ LE NOVE!?- Dazai afferrò il più basso dal polso, prendendo letteralmente a trascinarlo di sotto, infilandosi velocemente le scarpe lasciando il braccio del giovane.

Chuuya borbottò un "idiota" con fare annoiato, chinandosi in avanti per indossare le scarpe, aiutandosi con le mani per non rovinarle.

Dazai non staccò lo sguardo dal suo corpo, aprendo impacciatamente la porta, sbattendo la fronte quando, girandosi, fece per uscire.

Il rosso si girò istintivamente a guardarlo, ridendo leggermente nel vedere il più alto massaggiarsi il punto urtato, ora dolorante.

-E tu non ridere!- Gli diede uno schiaffo sulla natica, facendolo squittire e scattare dritto.

-IO TI AMMAZZO!- Urlò, seguendo Dazai fuori casa chiudendo per miracolo la porta, inseguendo.

Il castano rise, scappando attraversando i vari marciapiedi, sentendosi come in una corsa ad ostacoli per via dei vari pedoni che si trovavano intorno a sè.
Solo allora si rese conto di aver fatto una delle cavolate più grandi della sua vita: Chuuya, essendo più agile e più minuto rispetto a lui, lo stava raggiungendo velocemente, pronto a strozzarlo e a staccargli la testa.

Nonostante tutto ciò continuò a ridere, chinandosi di poco per confondersi nella folla, avvistando in lontananza l'edificio che ospitava l'Agenzia, facendogli tirare un sospiro di sollievo.

Magari qualcuno gli avrebbe dato una mano, lì dentro, a sfuggire dalle grinfie di Chuuya!

Ma quasi subito si dovette ricredere, ricordando di essere in ritardo -come del resto anche Chuuya- di due ore.
Kunikida lo avrebbe ucciso ancora prima di mettere un piede in ufficio.

Nonostante tutto ciò rise, sfidando la sorte entrando nel palazzo, correndo poi su per le scale.

-FERMATI, BASTARDO!- Gridò Chuuya seguendolo tenendosi il cappello sulla testa e la giacca sulla spalla, con le guance tinte di un rosso molto acceso più per l'imbarazzo che per la corsa.

-Che c'è, Chuchu? Non ti è piaciuto?- Rise il castano, scoccandogli un'occhiata veloce mentre faceva una curva per proseguire il suo tragitto lungo le scale.

-NO CHE NON MI È PIACIUTO!- Strillò saltando sulla ringhiera e balzando sull'altra, sfruttando l'abilità, issandosi velocemente ritrovandosi di fronte al castano -IO TI AMMAZZO, BRUTTO COGLIONE!- Proseguì, mentre Dazai si fermava sul posto e subito scattava indietro, tornando sui suoi passi.

-Prima devi prendermi, Chuchu!- Rise nonostante fosse ormai alle strette, scendendo velocemente giù per i gradini, sfilando in caso eccezionale le mani dalle tasche, stringendo il giubbotto per non inciampare.

-Smettila di scappare! Non hai scampo!- Chuuya si sedette di profilo sul corrimano, scivolando un paio di gradini più in basso rispetto a Dazai, saltando giù.

Velocemente afferrò il castano dal colletto, sbattendolo al muro mettendosi in punta di piedi per stare faccia a faccia con lui, salendo di un gradino più in alto per aiutarsi.

-Cosa mi farai ora, Chuchu?- Ridacchiò lui spostandogli le ciocche ribelli dal volto, tranquillo, facendolo solo avvampare di piú.

-Sei un idiota..- Si scostó, lasciandolo dandogli le spalle e nascondendosi nella giacca.

-Come se non ti fosse piac- Ridacchiò lui, interrompendosi immediatamente nel percepire la lama di un pugnale prenderlo di striscio sulla guancia, tagliandogli la punta di una ciocca.

-Non ti permettere, Dazai- Rimase di spalle, stringendosi nella giacca -Non ti permettere, hai capito? Non sono quel genere di persona.- Proseguì, abbassando gradualmente il tono della voce.

-Chuuya...- Storse la bocca, forse sentendosi un po in colpa, grattandosi la muca.

Si avvicinò velocemente, prendendogli piano un polso facendogli salire quei pochi gradini che mancavano al pianerottolo.

-Sai che non volevo farti sentire una persona facilmente... abordabile- Mugugnò come un bambino, un po dispiaciuto, beccandosi un'occhiataccia dall'altro.

-Tu e la tua solita delicatezza...- Roteò gli occhi, sospirando esasperato, però con un vago sorrisetto -Dai, andiamo in ufficio- Continuò, avviandosi al piano sopra il loro trascinando il castano per un polso, facendolo sorridere
Lo aveva perdonato.

-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

Mi scuso se ho aggiornato ora e non ieri sera, ma stranamente ho una vita TwT

Quindi, vi propongo la stessa sfida di ieri! (Questa volta prometto che pubblico in giornata ewe) 30 LIKE! FORZAH

Piaciuto questo capitolo? É più corto e non c'è molto, ma EHY, È PUR SEMPRE UNA PARTE! OuO

Quando inizia la scuola da voi? ;3
Baci~

Vi ricordo di lasciare like se vi è piaciuto questo capitolo, di inserirlo in libreria se ancora non lo avete fatto, e di iscrivervi al mio profilo per sapere tutte le novità!

Bye Bye!

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now