19. Tutto solo per Q

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Si fermò di colpo, nascondendosi dietro diversi carichi composti da  casse, scatoloni e container, sporgendosi lo stretto necessario per poter vedere cosa succedeva parecchi metri più indietro.

Chuuya era tornato con i piedi per terra, perdendo sangue dalla coscia, stringendo forte Q al petto continuando a correre.

Fece una curva improvvisa, spingendo il bambino dentro una delle casse, che, come se lo avesse giá fatto, chiuse subito il coperchio, restando all'interno.

Chuuya proseguì la sua corsa sfrenata, inseuguito da alcuni uomini della Port Mafia armati, premendo una mano sul punto ferito, quasi cadendo in avanti quando un altro proiettile gli prese di striscio la caviglia.

Si aggrappò ad una dei bauli sparsi per la zona, facendoli cadere e prendendo in pieno uno degli uomini più vicini a lui.

Dazai approfittò della distrazione generale per afferrare Chuuya dal gomito, tirandolo verso di sè stringendolo al petto, indietreggiando fino a nascondere entrambi dietro della merce da esportare.

-Zitto- Gli tappò la bocca con una mano quando lo vide dimenarsi e cercare di spostarsi, non avendolo riconosciuto, fermandosi all'istante nel sentire la sua voce -Chuuya, c'è solo una soluzione se vuoi salvare sia te stesso che Q dalla Port Mafia senza rischiare di farlo morire-

Si sapeva, insomma.
Tutto quel casino era per quel bambino, Q.
Chuuya avrebbe potuto tranquillamente ucciderli tutti quanti, ma doveva pensare a salvare il più piccolo, il che rendeva il tutto più difficile.

-Ovvero?- Lo guardò mordendosi nervosamente il labbro inferiore.

-Dovete entrare a far parte dell'Agenzia dei Detective Armati- Fu diretto, forse troppo, tanto che Chuuya rimase a fissarlo come un idiota per svariati secondi. -Chuu-

-Sei pazzo?- Lo afferrò dalla cravatta, tirandola e portandolo poco sopra il suo viso -Sei fuori di testa?! Così passiamo dalla padella alla brace! Non voglio che Q entri in un'altra organizzazione del genere!- Lo guardó nero di rabbia, appiattendosi contro il suo petto quando sentì gli uomini della Port Mafia continuare a correre, cercandolo con lo sguardo.

-Non può essere andato lontano! Continuate a cercarlo!- Urlò uno di loro, cercando di evitare gli ostacoli lungo il percorso.

-L'Agenzia non è come la Port Mafia: é tutto un altro mondo- Dazai poggiò le mani sulle sue spalle, stando con il volto chinato di fronte a quello del rosso, anche se un po più in alto -Te lo dice una persona che è stata in entrambe le organizzazioni-

-Ma Q.. non lo so... forse sarebbe più felice vivendo normalmente, come tutti i bambini della sua età...- Borbottò ora ancora più indeciso, mordendosi nervosamente il labbro.

-La normalità non ha più gusto se prima hai sperimentato la follia- Ribattè Dazai, passando il pollice sulle sue labbra morbide e lisce, cercando di farlo smettere.

-Bhe... allora... forse è meglio così...- Arrossì di molto, smettendo subito guardando il castano dritto negli occhi.

-Ti fidi di me?- Lo guardò sorridendo leggermente, alimentando il rossore sulle guance dell'altro.

-Si... mi fido- Mugugnò in imbarazzo, lasciandogli la cravatta che stava ancora stringendo.

-Allora venite all'Agenzia- Gli lasciò le spalle, facendo un passetto indietro, tornando dritto con un sorriso a trentadue denti.

-ECCOLO! È LÌ!- Sentirono uno di loro urlare, avendo intravisto parte dei capelli rossi di Chuuya.

-Riesci a prendere Q e andare all'Agenzia con l'abilità?- Chiese scavalcando velocemente il recinto, stando attento a non rimanere impigliato.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAKde žijí příběhy. Začni objevovat