11. Chuuya!?

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Calò per un paio di minuti il silenzio più totale, interrotto di tanto in tanto da qualche scricchiolio e qualche sospiro pensieroso.

Dazai, chiudendo gli occhi, non potè far a meno di pensare a Chuuya e ai suoi occhi color mare.

Erano già passate ben tre settimane dall'ultima volta che lo aveva visto, eppure non poteva toglierselo dalla testa.

Quel caso che avevano risolto insieme gli aveva fatto tornare a galla una parte del suo passato, rendendosi conto quanto Chuuya avesse contribuito alla sua crescita psicologica.

Non conosceva molto bene il pensiero del rosso, ma comunque l'ultima volta che lo aveva visto aveva notato in lui comportamenti poco noti nella sua persona.
Che fosse turbato per qualcosa era palese... ma per cosa?

Dazai si rigirò su un fianco, continuando a far frullare nella sua mente quella domanda fissa che ormai lo torrmentava giorno e notte, specialmente quando non aveva niente da fare.

Il castano si alzò lentamente, avvicinandosi ad una delle varie finestre, appoggiando la fronte al vetro osservando il paesaggio esterno.

C'era più traffico del solito per via della pioggia già presente da un'ora scarsa... e, in lontananza, si riusciva a vedere del fumo ergersi alto da una fabbrica vicino la piazza principale... Aspetta, quale fabbrica?

Dazai si girò istintivamnente, sbarrando gli occhi, ma ancora prima che potesse aprire bocca la porta si spalancò, facendo capolineo il Presidente in persona.

-Un gruppo di criminali ha sequestrato un palazzo intero in centro-

Chissà perchè tutti iniziavano ad odiare non la persona ma la presenza di quell'uomo dal kimono verde scuro.

-....Ehehe, ripeta- Dazai ridacchiò in modo nervoso, indicando la finestra alle sue spalle inclinando il capo di lato

-Un palazzo in centro è stato sequestrato da dei criminali. In ostaggio ci sono 29 persone di cui 8 bambini.- Spiegò avanzando verso il punto che il castano aveva indicato, osservando la nuvola di fumo ergersi alta verso il centro città -Per far capire di fare sul serio hanno fatto esplodere un auto. La donna e il suo bambino erano all'interno...-

-Mio dio...- Naomi sbarrò gli occhi, sconcertata, scattando subito in piedi per permettere al fratello di fare lo stesso.

-E non è tutto. Presto arriverà anche la Port Mafia.- Aggiunse lui, girandosi a guardare tutti i presenti nella stanza.

-Fammi indovinare, in ostaggio c'è pure qualche loro membro...- Rampo scese con un balzo dalla scrivania, guardando il Presidente con aria vagamente arrogante.

-Higuchi era andata lì per discutere con uno degli inquilini... a quanto pare lì prendono informazioni- Spiegò lui sospirando, mentre Dazai si avvicinava alla scrivania e pendeva un'altra pistola.

-A proposito di informazioni, chi le ha detto tutto questo?- Kunikida lo guardò confuso, afferrando la sua agenda dell'Ideale con la penna.

-La polizia.- Rispose subito -Riguardo Higuchi, l'hanno riconosciuta dato che sia lei che l'uomo con cui stava parlando si sono avvicinati alla finestra per vedere cosa stesse succedendo dopo l'esplosione della vettura- Aggiunse notando lo sguardo insistente di Dazai.

-Bhe, diamoci una mossa. Non possiamo far morire tutte quelle persone!- Atsushi scattò in piedi, correndo fuori dall'appartamento, seguito da Dazai, Kunikida, Kyouka e Tazaki.

Tutti e quattro salirono velocemente sull'auto di Dazai che, solo per quella volta, non sentì le solite lamentele per il suo modo di guidare spericolato.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now