32. Una cabina per due

1.9K 186 101
                                    

Per scusarmi, vi propongo una sfida: se entro oggi arriviamo a 30 stelline pubblico il seguito :D

-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

-Bene! Allora noi andiamo!- Dazai afferrò il cellulare da sopra la scrivania, mettendoselo in tasca uscendo dall'ufficio -Buona notte!-

-'Notte- Salutò il coinquilino seguendolo, fermandosi un attimo per lasciare una carezza tra i capelli a Q.

-Buona notte Onii-Chan!- Lui si mise in punta di piedi sul divanetto, baciandogli affettuosamente la guancia, facendo sollevare il solito coro di "Aww" inteneriti dal gesto.

Chuuya raggiunse subito il castano per le scale, scendendole fianco a fianco con lui, in silenzio.

Sentiva lo sguardo del più alto incollato sul suo corpo, e ciò non faceva altro che farlo arrossire ogni secondo di più.

Ma, allo stesso tempo, ghignava molto leggermente, consapevole che presto avrebbero iniziato a farsi i soliti dispetti.

Uscirono dal palazzo e salirono di corsa in auto, cercando di non farsi notare troppo dai passanti per non mostrare i vestiti allagati -Cosa parecchio difficile per Dazai data la sua altezza-.

Rimasero in silenzio anche in auto, osservando la strada di fronte a loro perdendosi nei loro pensieri, nei loro ricordi, meditando per l'ennesima volta su quanto era successo quel giorno, su come avevano sfiorato la falce della morte.
Loro e la bambina.

Il rosso rise leggermente nel ricordare il volto di Akutagawa mentre si tuffava alla ricerca dell'auricolare, sentendosi però un po in colpa.
Ma soprattuto, gli dispiaceva non aver avuto tempo a sufficienza per picchiarli tutti quanti a dovere.

Dazai fortunatamente trovò un parcheggio libero non troppo distante da casa, accostando al marciapiede spegnendo il motore.

Scesero e si avviarono a corsa, entrando e chiudendo subito la porta alle spalle. Finalmente casa.

-Che imbarazzo..- Dissero entrambi, facendo incrociare istintivamente i loro sguardi.

Da ciò capirono che quella notte sarebbe andata diversamente.

-E ora come facciamo?- Dazai si sfilò le scarpe con i piedi, scalciandole via sfilandosi il cappotto.

-Cosa intendi?- Chuuya lo guardò perplesso, chinandosi per slacciarsi le scarpe, sistemandole di lato sentendo lo sguardo del castano puntato su di sè.

-Bhe, abbiamo due bagni, ma un solo calorifero- Spiegò osservandolo, avviandosi poi al bagno trascinando Chuuya per il polso -Ed entrambi abbiamo bisogno di una doccia. Non possiamo andare in giro per casa in queste condizioni! Bagneremmo ovunque!-

-Ma a te non piace fare docce fredde?- Chuuya inclinò il capo, sfilandosi la giacca solo un po umida e mettendola sulla lavatrice.

-Le faccio ogni tanto quando mi sveglio- Borbottò lui, facendo lo stesso con il suo cappotto -Bhe, Chuchu, questo significa che dovremo lavarci insieme- Sghignazzò tirandolo verso di sè dal colletto, chiudendo la porta del bagno.

-E-Eh!? Io non farò mai una doccia con te!- Il più basso avvampò, osservando il coinquilino mentre accendeva il piccolo calorifero.

-E dai! Ti ho visto tante volte in boxer, di certo non muori se succede ancora!- Si sbottonò la camicia, lanciandola nel porta panni.

-...E va bene! Ma solo per questa volta!- Arrossì violentemente mordendosi il labbro inferiore, sfilandosi le cinghie e il cinturino, lasciandoli sul bordo del lavandino.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now