10. Dazai è perverso?

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-Siete i soliti ritardatari! Si può sapere perchè diamine fate sempre così tardi la sera?! Sono le sette del pomeriggio! E dovevate essere qui alle sei!- Kunikida continuava a fare avanti e indietro per tutto l'ufficio, guardando di tanto in tanto Atsushi e Kyouka, seduti su uno dei divanetti a sorbirsi l'ennesima ramanzina del biondo.

-Te l'ho già detto! Io dormivo, Kyouka invece stava giocando con un cagnolino sul marciapiede- Sbuffò Atsushi, scattando in piedi, stanco di sentirsi ripetere le stesse frasi ormai da quasi dieci minuti.

-Dovete imparare ad essere più puntuali! Se non fosse per i vostri poteri sareste stati licenziati già da mesi!- Strillò Kunikida, facendo riaccucciare l'albino sul divanetto con lo stesso atteggiamento di un cucciolo di cane (in questo caso, di tigre... eheheh) bastonato.

-Basta, Kunikida. Va bene così. Li hai già rimproverati abbastanza- Sospirò esasperato Dazai, cercando di rompere una penna per far uscire l'inchiostro.

-Che diamine stai facendo?- Tanizaki inclinò il capo, osservando il castano aggrottando la fronte.

-Cerco Narnia- Ironizzò Dazai, guardandolo come a dire "Ma davvero non ci arrivi?".

-Cosa...?- Il rosso si accigliò, confuso, stringendo un fianco alla sorellina più piccola quando sentì le sue labbra poggiarsi sul suo collo.

-Sta cercando di far uscire l'inchiostro per poterlo ingoiare e provare a suicidarsi- Rispose Rampo, stando seduto su una scrivania, dondolando i piedi tenendo tra le mani una barretta di cioccolato e caramello.

-Odio queste penne. Non si possono smontare!- Piagnucolò Dazai, ignorando in apparenza ciò che l'altro aveva detto, continuando a sbattere la penna contro il bordo della scrivania.

-Smettila di ignorarmi. Tre settimane fa non ti ho aiutato con quel caso dello scrittore perchè avevo cose più importanti da fare- Mugugnò Rampo gonfiando le guance, dondolando i piedi stando con le braccia incrociate al petto.

-Ma non farci ridere! Hai detto la stessa cosa tre mesi fa, quando per due giorni non ti sei fatto nè vedere nè sentire perchè avevi imparato a chiedere un passaggio ai tassisti!- Ribattè il biondo, smettendo di colpo di rimproverare i due giovani sul divano, girandosi a guardare l'unico ragazzo lì dentro, oltre a Naomi, senza dei poteri.

-Ehy! Anche io ho il diritto di vivere e fare ciò che preferisco!- Brontolò lui con aria offesa, scartando la barretta di cioccolato iniziando subito a mangiare.

-Quindi anche io ho il diritto di suicidarmi! Ciò significa che bisogna iniziare a comprare penne che si possano smontare!- Sbuffò Dazai, riuscendo finalmente a spezzare la biro, portandosela subito alle labbra.

-No! Fermo!- Kenji gli strappò dalle mani le due estremità, gettandole immediatamente nel cestino, correndo poi in bagno a lavarsi le mani sporche di inchiostro.

-Compriamo quelle penne proprio per evitare che tu ti uccida, razza di idiota- Kunikida roteò gli occhi al cielo, dando un colpo sulla nuca al castano, sbuffando esasperato.

-Ma! Non è giusto! Io voglio suicidarmi!- Piagnucolò Dazai, alzandosi e trascinandosi verso uno dei divanetti liberi, lasciandosi cadere stancamente su uno di essi.

-Non cambierai mai, Dazai- Mugugnò Naomi, stando in braccio al fratello, sorridendo maliziosa a quest'ultimo mentre scendeva con le dita lungo il suo petto.

-Smettetela di scopare, voi due. Sembrate dei conigli- Mugugnò lui, rigirandosi su un fianco sfilandosi il giubbotto, lanciandolo su una sedia lì vicino.

-D-Dazai!- Naomi arrossì violentemente, nascondendosi nell'incavo del collo del fratello, al momento in apparente stato vegetativo per le toccatine fugaci ma precise della ragazza.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now