18. Una sola soluzione

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-Chuchu, sei arrossito- Dazai ghignò vagamente, beccandosi un'occhiataccia che, con quel viso tutto rosso, era impossibile da prendere sul serio.

-Taci, sgombro- Gli diede un colpo in fronte, come se gli stesse attaccando un adesivo, facendo ridere e mugolare più forte il castano.

Per repicca il castano gli diede una pacca sulla natica non indifferente, facendo squittire e saltare Chuuya sul soffitto, in piedi.

-BRUTTO IDIOTA NON PERMETTERTI DI ALZARE LE MANI!- Si coprì il viso ormai dello stesso colore dei capelli, facendo scoppiare Dazai in una grossa risata.

Chuuya si zittì all'istante per ascoltare meglio la voce del castano, guardandolo da uno spiraglio tra le dita.

Quando l'altro si calmò si passò una mano sul volto, ghignando leggermente.

-Hai un bel culo, Chuchu- Sghignazzò sporgendosi verso il rosso, ora seduto sul soffitto, spostandogli le mani dal viso.

-D-DAZAI!- Gridò indignato e preoccupato allo stesso tempo, cadendogli addosso per via dello Squalificato.

Subito il castano lo prese al volo, tenendolo in braccio facendo passare un arto sotto le sue gambe e uno sotto la sua schiena.

-D-Deficiente! Mettimi giù immediatamente!- Il più basso iniziò a dargli delle lievi spinte al petto, arrossendo ancora di più, se possibile.

-Okay- Si strinse nelle spalle, lasciandolo cadere a terra di colpo.

-DAZAI, IO TI UCCIDO!- Lo guardò cercando di far sbollire il rossore, alzandosi con un agile movimento delle gambe, seguendolo in cucina stringendo i pugni.

-Mi avevi ordinato di metterti giù immediatamente, così l'ho fa- Lasciò la frase in sospeso, fermandosi ad un passo dalla finestra.

-Sei un idiota! Sapevi benissimo cosa int- Protestò girandosi a cercare qualcosa da potergli lanciare contro, ma non potè nemmeno lui completare la frase.

Dazai lo afferrò da dietro dal maglione, tirandolo bruscamente verso di sè schiacciandosi con le spalle contro la parete, all'angolo, avvolgendo i fianchi di Chuuya con un braccio sollevandolo e portandogli il bacino all'altezza del suo, utilizzando la mano libera per tappargli la bocca, facendogli premere la nuca sulla sua spalla.

Chuuya sbarrò gli occhi, mugolando contro la sua mano cercando di spostarsi, venendo però solo stretto più forte.

-Shhh... devi fare silenzio...- Mormorò al suo orecchio il più piano possibile, stingendo la mano sul suo fianco nudo, avendolo afferrato erroneamente da sotto la maglia, cercando di farlo stare immobile.

Lui subito si bloccò, sentendo il suo corpo venire percorso da un forte tremito per via della voce del più alto.

-Chuuya... non fare l'idiota proprio ora...- Mormorò ancora, strofinando i fianchi su quelli del più basso, facendolo squittire contro la sua mano mentre gli stringeva il braccio attorno alla sua vita.

-Ehy! Sembra vuota! Forse non é qui!- Una voce rimbombò dall'esterno, facendo zittire entrambi i ragazzi all'interno della cucina.

-Zitto testa di legno! Dobbiamo ucciderlo! Non puoi gridare in quel modo!- Urlò un altro in risposta, mentre il rosso roteava gli occhi con aria esasperata.

-STATE ZITTI TUTTI QUANTI- La voce di Akutagawa fece calare nuovamente il silenzio, ma fu tutto inutile. Fu solo per un paio di secondi.

-Andiamo a cercarlo dall'altra parte della periferia! Quel dannato moccioso... dopo glie la faremo pagare per averci mentito- Qualcun altro sparò un colpo a vuoto, per rabbia, facendo ridere tutti gli altri.

Stay. Forever. •Soukoku• ITAWhere stories live. Discover now