20. Vivere insieme?

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-Lui è il bambino con la bambola. Quello che manipolava la mente. Si chiama Q- Spiegò Dazai, indicando il più piccolino che quasi gli morse il dito -Lui invece è Chuuya Nakahara. Con lui formavamo il Doppio Nero- Ridacchiò, ammiccando al ragazzo con il capo, facendo trattenere a tutti un attimo il respiro.

-Non ricordarmelo che mi deprimo- Sbuffò Chuuya con sarcasmo, alzandosi tenendo l'asciugamano attorno alla coscia, alzandosi poi il maglione che, scivolando, gli aveva lasciato scoperta una spalla.

Tutti lo stavano fissando con particolare attenzione, soprattutto i ragazzi... meno Dazai. Lui stava cercando di non farsi ammazzare da Q.

-Stai fermo, okay? Smettila.- Chuuya diede un colpetto sulla testa a Q, facendolo mugolare infastidito.

Tutti balzarono indietro, aspettandosi che il bambino tirasse fuori la bambola e gli staccasse la testa, facendo impazzire il rosso, ma non avvenne nulla di tutto ciò.

-Uffa. Lo odio.- Q si appoggiò alla gamba sana del più grande, fulminando Dazai con lo sguardo.

-Ho chiamato il Presidente- Naomi entrò di colpo in stanza, facendo erroneamente sbattere la porta, spostandosi di lato e lasciando il passaggio libero all'uomo dal kimono verde.

-Che sta succedendo?- Perlustrò la stanza con lo sguardo, soffermandosi poi ad osservare il ragazzo con le bene e i due nuovi arrivati.

-Chuuya è ricercato dalla Port Mafia per avermi salvato l'altra sera, quando hanno sequestrato quel palazzo in centro- Sospirò Dazai, ammiccando alla finestra alle sue spalle -Così ho proposto a lui e Q di venire a far parte dell'Agenzia per assicurare un posto sicuro ad entrambi... ma soprattutto al più piccolo, che per ora é totalmente dipendente da Chuuya- Proseguì, lasciando una carezza tra i capelli al bambino.

-Quindi mi stai dicendo che lui potrebbe anche cavarsela da solo, senza di noi?- Domandò riferendosi a Chuuya, avvicinandosi ai tre senza mai staccare lo sguardo da quello del rosso.

-Si- Rispose, sentendo la tensione salire di colpo. Voleva far entrare solo Q?

-Ma vuole garantire una sicurezza totale a questo bambino... è così?- Questa volta si rivolse al diretto interessato, facendolo annuire.

-Sia ben chiaro che non lascio Q qui da solo. O entrambi, o nessuno- Chuuya mise subito in chiaro le condizioni, senza giri di parole, particolare che sembrò piacere all'altro.

-Va bene- Si girò, uscendo tranquillamente dall'ufficio come se niente fosse successo.

Era fatta! Chuuya e Q potevano entrare a far parte dell'organizzazione!

-Ma... se siamo ricercati dalla Port Mafia non è pericoloso per noi vivere a casa tua?- Q tirò Chuuya per la manica, facendolo sospirare.

-Dobbiamo trovare un'altra casa, infatti- Gli scompigliò bruscamente i capelli, facendolo ridacchiare.

-Sarebbe meglio stare con qualcuno di noi, a questo punto... bhe, andate a vivere con Dazai- Akiko si strinse nelle spalle, rovistando in un cassetto tirando fuori dei biscotti.

Tutti e tre strabuzzarono gli occhi, gridando un sonoro -NO!-.

-Invece si. L'unico che vi conosce bene è quella macchina sprecabende- Kunikida indicò Dazai, facendolo ridacchiare a disagio.

-Allora, Quattrocchi, abbassa la cresta e senti un po qui: 1, Io e Q non vivremo insieme. 2, Io e Dazai non vivremo insieme. Semplice il concetto, no?- Lo guardò con aria da sfida, tenendo le mani ai fianchi e scoccando un'occhiataccia a Q notando che stava giocando con il laccetto del suo cappello, rimasto sul divano.

Stay. Forever. •Soukoku• ITATahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon