Capitolo Quattro

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-Sei sicura di star bene? – Emily era preoccupata per la giovane seduta sul sedile a lato che aveva appena smesso di piangere

-Sto meglio, grazie però mi servono altri fazzoletti- disse guardandosi le gambe ricoperte da mucchietti di fazzoletti usati e appallottolati

-Guarda pure nella mia borsa ai tuoi piedi, dovrei averne ancora- fortunatamente aveva previsto tutte queste lacrime e si era attrezzata con pacchi e pacchi di fazzoletti pronti all'uso, si sarebbe stupita se non avesse pianto.

Da quando erano partite era passata una buona mezz'ora circa, passata tra pianti e singhiozzi. Emily approfittò della situazione per distrarre la ragazza ed iniziò a farle domande sciocche e a raccontare curiosità

-E' molto bello il tuo nome, sai? Ti hanno mai detto cosa significa? –

-No, nessuno me lo ha mai detto ma non l'ho mai chiesto, in realtà non pensavo che il mio nome avesse un significato particolare-

-Invece ne ha uno molto carino a parere mio, vuoi sentirlo? – la curiosità si fece strada nella giovane e la donna lo sentì –Evangeline è preso dal nome Evangelina italiano e questo è stato preso a sua volta dal greco eu e angelma e significa buona notizia-

-Davvero? Sarei una buona notizia? -

-Un'ottima notizia direi, non ti piace? – chiese poi vedendo lo sguardo dubbioso della giovane con la coda dell'occhio

-Si, insomma non è male ma non so nemmeno chi mi abbia chiamata così quindi non so quanto questo significato possa valere per me-

-Presto saprai molto altro su di te, vedrai che scoprirai anche qualcosa che non ti aspetti-

-In che senso? – non riusciva a capire cosa volesse dire Emily con quelle parole però sentiva una nota grave all'interno di quella voce dolce

-Nel senso che crescerai, che sarai libera di fare ricerche e così via- riuscì a coprire il suo errore velocemente e cambiò discorso senza troppe domande e discorsi.

-Allora, dimmi qualcosa che ancora non so di te-

-Mi spiace Emily ma non c'è molto da dire, sa quasi tutto-

-Pensavo che avessi iniziato a darmi del tu ma alla fine hai usato ancora il lei, giuro che ti lascio a piedi se lo fai ancora-

-E' più forte di me, lo giuro! Tutto ma non farmi camminare così tanto- non era una persona che amava molto camminare, preferiva di gran lunga la bicicletta o correre -Mentre il tuo nome cosa significa? –

-O mio Dio mi hai dato del tu! Tra poco va a piovere dopo questa- la tirò in giro subito, doveva abituarsi a dare del tu a lei come lei doveva abituarsi alla sua presenza.

-Dai! Emily, che vuol dire? – si divertiva e incuriosiva a sentire tutte quelle cose nuove

-Emily può avere più significati ma ti dirò solo i miei preferiti, gli altri non sono nulla di che, deriva da un cognome latino e significa cortese ma anche grazioso. Cosa ne pensi? Non è così speciale come il tuo ma non è male, no? –

-Ti rispecchia molto da quello che posso dire, dal primo giorno che mi hai parlato sei stata molto gentile e carina, ti si addice alla perfezione-

-Tu trovi? Grazie mille allora- la vide sorridere quando si girò verso di lei che aveva lo sguardo rivolto alla strada.

Passarono altri minuti di silenzio e calma prima che Evangeline parlasse ancora –Sei brava anche con i fiori o solo con i nomi? – chiese dal nulla, presa da un pensiero che le era tornato alla mente

Nyctophilia - ShadowsWhere stories live. Discover now