Capitolo Diciotto

183 21 0
                                    



Dopo quell'incontro mattutino Evangeline non fu in grado di riprendersi nemmeno con l'inizio delle sue nuove lezioni. Ascoltava in modo discontinuo, a scatti, e si perdeva metà delle informazioni che venivano date riguardo a quel mondo nuovo ma tutto quello le sembrava quasi insignificante rispetto alle sensazioni contrastanti che aveva provato con quei ragazzi e, soprattutto, sentendo la voce fredda del secondo.

Uno strano fastidio alla nuca, un sentimento sgradevole accompagnato dalla gentilezza che il primo le aveva riservato.

Passò le prime ore così ed anche Ann si accorse del poco interesse che la compagna mostrava e le sembrava veramente strano e così, appena poté, ne approfittò per chiedere

-Sicura di star bene? Ti vedo abbastanza persa, è successo qualcosa? –

-Assolutamente nulla, come mai me lo domandi? –

-Sei assente e sei così dalla colazione. Ian ti ha detto qualcosa? Guarda che posso tentare di affogarlo...- iniziò a dire lei ma venne subito fermata

-Sai chi è? Dimmi che cos'è! – non ci riusciva più, il cervello le stava per iniziare a fumare per lo sforzo e per il continuo pensare –Da quando lui e il suo amico sconosciuto mi hanno salutata mi sono sentita strana, irritata ma felice, non so come spiegarlo ma mi hanno scossa in un qualche modo-

-Credo che sia normale, no? I celesti come te non vanno d'accordo con le creature dell'abisso, sono demoni forti, forse è per questo che ti sei sentita infastidita- cercò di spiegarle Ann –Se non sbaglio vengono anche dalla stessa famiglia ma non ne sono sicura-

-Quindi sono dei demoni... li facevo più brutti e oscuri mentre Ian mi è sembrato tutto il contrario, era molto solare e amichevole-

-Lui sembra un angelo, lo dicono tutti, ma non farti abbindolare troppo. Sono pur sempre demoni e sono dei giocatori e ingannatori nati- nemmeno lei si fidava molto di quella specie ma come biasimarla, nessuno si sarebbe mai fidato di un demone.

-Tra un attimo dovremmo avere angelologia, potrebbe farti capire meglio, no? –

-Si, credo di sì, ma perché studiate angelologia e non anche tutte le altre razze? - non le sembrava giusto nei confronti di tutti gli altri popoli ma Ann seppe spiegarle tutto

-Sono una razza originale, la più antica e fa parte della storia del nostro mondo mentre le altre creature non sono così importanti e vengono trattate leggermente in storia e in criptozoologia del mondo non magico, materie non molto interessanti per chi è sempre vissuto in questa parte di mondo ma mai peggio di criptobotanica, materia assai noiosa se non ti interessi di piante, ma sono cose da streghe dei boschi-

-Quindi Cass dovrebbe amarla come materia-

-Altro che amarla, è la materia delle materie per lei, un oracolo di informazioni per tutti i suoi intrugli strani e mai, dico mai, insultare questa materia con lei perché ti farà perdere sangue dalle orecchie a forza di parlarne-

-Ricevuto, sarà un tabù- e ridacchio con l'amica

La lezione si rivelò veramente interessante e quasi non pensò ai due demoni che aveva nella stessa aula e nella mente. Il professore non aveva parlato del suo essere, non le aveva posto domande e ne fu felice; si sarebbe aspettata qualche domanda scomoda come com'è il mondo celestiale? o qualcosa di simile che, fortunatamente, non l'era stato chiesto.

Scoprì molte cose riguardo a quelli che dovevano essere i suoi simili, scoprì qualcosa sulla loro magia e qualcosa anche riguardo la loro gerarchia perché non erano tutti uguali come solitamente si crede, non ci sono gli angeli e basta ma hanno come una piramide gerarchica con i loro vari livelli anche se non li aveva ancora ben capiti tutti, solo i più conosciuti le rimasero in mente insieme alle nozioni più semplici che le erano state spiegate riguardo la sua razza.

Quando l'ora finì uscì dall'aula con Annabeth che, tutta agitata, prese a saltellare attorno al lei –Voi celesti siete qualcosa di spettacolare! Le ali, l'essere in contatto con qualcosa di superiore e vivere in un mondo tutto vostro... è magnifico, dev'essere davvero bello-

-Sembrava così anche a me- disse non del tutto convinta ma solo perché sapeva che lei non sarebbe mai potuta diventare o essere un celeste a causa del suo essere a metà

-Su, non abbatterti! Sono sicura che un giorno vedrai anche te quel mondo-

Evangeline non rispose più, non poteva dire nulla a quella ragazza del suo essere e un po' se ne dispiacque ma non poteva fidarsi di ogni persona gentile e carina che trovava e continuò a camminare facendo cadere il discorso.

Arrivò presto anche l'ora di pranzo, in cui Cassidy, Matthew e loro due si ritrovarono come la sera prima.

-Allora matricole, si dice così da voi, no?- chiese la rossa osservando Evangeline che annuì -Come vi sembra qua? -

-Bene, Evangeline ha scoperto anche qualcosa in più sulla sua razza, vero Evi? -

Ann era sempre così solare che lei non riusciva a starle dietro, parlava troppo velocemente ed era troppo agitata –Già- riuscì solo a rispondere

-Che hai scoperto di nuovo? - Matt la guardava sorridendo, come qualcuno che aveva scoperto il tuo segreto più profondo e non vedeva l'ora di fartelo dire, ed era proprio così perché Matthew aveva sentito qualcosa di nuovo ed incredibile nell'aura della ragazza e dopo una notte quasi insonne in cui pensò a lei riuscì ad arrivare alla soluzione più banale e generale: quella ragazza era speciale.

-Le gerarchie del mio mondo, com'era la luce prima di sprofondare nella terra e anche qualche cosa sulle ali- disse tutto a voce bassa ed imbarazzata ma Cassidy sconvolta non riuscì a resistere alla scoperta sensazionale e quasi urlò

-Un angelo! Per tutti i pyske! Un angelo da noi- qualche magico nei tavoli accanto l'aveva molto probabilmente sentita perché qualcuno si girò curioso mentre iniziava a sussurrare all'orecchio del vicino

-Cass, abbassa la voce. Non vedi che la disturba? Non vuole che si venga a sapere molto in giro, dico male? - la sua empatia e la sua capacità di capire le persone la spiazzava, Matthew era il primo ragazzo così attento che aveva conosciuto, forse troppo attento e sensibile al minimo cambiamento e alla minima vibrazione.

-Scusami ma è una notizia sensazionale! -

-Abbassa la tua voce! Ti ho detto che le procura fastidio e mi fa prudere tutto sentire il fastidio altrui, smettila di fare la bambina e parla con un tono di voce normale-

Forse Matthew aveva parlato con voce troppo dura questa volta ma sembrava l'unico modo per far capire certe cose alla strega che ora guardava il tavolo mortificata

-Non voglio far spargere le voci, i demoni potrebbero iniziare ad infastidirmi, credo che volesse dirti più una frase del genere, non è vero? - si rivolse a Matt con lo sguardo

-Esatto, non volevo sgridarti così, mi sono fatto coinvolgere troppo dalle sue emozioni, scusami tesoro- le si avvicinò e le diede un bacio tra i capelli mentre le altre due ragazze si guardarono ammiccando e sorridendo.

-Non so molto del mio vero essere, sono stata cresciuta sulla terra da dei comuni, non so molto quindi non posso rispondere a tutte le tue domande Cass- spiegò poi Evangeline –Sono in questo mondo da troppo poco per poter parlare di certe cose, ancora non so di cosa sono capace, non ho nemmeno le ali e ad essere sincera soffro di vertigini, non so quanto sarei brava nel volo-

-Non pensavo che fosse tutto così nuovo per te, me l'avevi detto ma pensavo anche che scherzassi leggermente riguardo a questo, è una scoperta sconvolgente-

Nei giorni a seguire iniziò a girare qualche voce riguardo a lei, quel giorno avevano veramente sentito Cassidy ed ora la voce si stava spargendo a macchia d'olio. La strega si era scusata di quello che aveva causato ma ormai non si poteva più far nulla, la scuola era venuta a sapere che un angelo era tra loro.

Nyctophilia - ShadowsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora