Capitolo Undici

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-Mi hanno detto quando dobbiamo partire- Emily irruppe nella camera della ragazza dopo che quella vi si era rintanata nel tardo pomeriggio per riposare. I giorni dopo che aveva preso quella decisione erano passati lenti ed Emily aveva iniziato a spiegarle qualcosa in più riguardo sé stessa e riguardo il mondo magico al di là dei portali –Tra due giorni dobbiamo già essere là-

-Così presto? – Non era assolutamente pronta per partire ma doveva e ormai aveva accettato, non poteva più disdire o tirarsi indietro.

-Volevo ritardare anche io la partenza ma il nostro contatto è stato più che chiaro, si parte tra due giorni massimo e non possiamo ritardare oltre-

-Volevo passare ancora più tempo qua, con te- rivelò Evangeline mentre si rannicchiava sotto le coperte.

Intenerita da quelle parole Emily si avvicinò al letto e si sedette di fianco alla giovane -Anche io avrei voluto passare più tempo con te, sei una compagnia molto gradevole e divertente- l'aveva rassicurata

-Magari ci vedremo per le vacanze- stava già pensando al giorno in cui sarebbe tornata a "casa"

-Se è reputato sicuro per te ci vedremo di sicuro ma potrei venire anche io, non è permesso ma un'eccezione la si può fare-

-Così vieni arrestata dalla polizia magica- scherzò Evangeline anche se ci sperava

-Dove l'hai sentita questa favola? Non esiste assolutamente una polizia magica- rise Emily immaginandosi delle fate in borghese

-Domani farò ancora un giro in biblioteca così da riportare i libri che ho preso-

-E magari possiamo fermarci in qualche libreria, così li compri invece che prenderli in prestito-

-Ma non voglio farti spendere altri soldi Emily- si sentiva terribilmente in debito ogni qual volta

la donna le comprava qualcosa o le dava dei soldi e tutto ciò non le sembrava giusto.

-Non dire idiozie, domani andiamo a fare shopping e basta, sarà il nostro penultimo giorno e dobbiamo fare qualcosa insieme, te lo obbligo-

-Accetto ma sappi che non lo trovo comunque giusto-

-Ed io non trovo giusto che tu non voglia accettarlo quindi siamo pari- le si avvicinò e le toccò la fronte con le labbra –E ora dormi- lasciandole un piccolo bacio appena sotto l'attaccatura dei capelli. Evangeline le rispose borbottando quanto la odiasse quando faceva tutto di testa sua ma non vedeva l'ora che arrivasse il giorno a seguire.

La mattina arrivò velocemente, Evangeline non si era accorta di essersi addormentata né si era accorta di aver sognato qualcosa e le pareva strano non ricordarsi, gl'incubi le rimanevano sempre attaccati alla pelle e ai capelli per non lasciarla ma da quando era giunta in quella casa ogni brutto sogno sembrava essere svanito nel nulla rimanendo solo un ricordo nella sua mente facendole anche pensare che forse lì, in quella casa, si sentiva talmente a suo agio e sicura che nulla di esterno l'avrebbe potuta disturbare e forse era davvero così.

Come passò velocemente la notte passò anche il giorno, il sole sembrava spostarsi più veloce del solito anche se lei non voleva assolutamente che la giornata speciale si concludesse. Evangeline ed Emily erano uscite presto per fare colazione in un piccolo barettino nel centro del paese, non erano riuscite ad ordinare la classica colazione Gallese perché troppo per loro ed avevano ripiegato su del semplice tè caldo con dei dolcetti tipici fatti a mano, delle delizie. Avevano setacciato ogni negozio della zona prima di trovare qualche trucco e dei vestiti che potessero andare bene alla ragazza e ci avevano messo anche un sacco perché Emily la costringeva a provare praticamente tutto il negozio. Il pranzo divenne una pausa fugace, di pochi istanti tanto per far riposare le gambe ma ripresero subito per evitare le code alle casse e che gli articoli migliori potessero venire presi da altri, sembrava una giornata organizzata da due ragazzine irrequiete a seguito di una rottura con il partner ma entrambe gioirono della compagnia l'una dell'altra.

-Non ci sono molte librerie in questo paesino, dovremo andare in città per i libri anche se non so se è sicuro- ormai dovevano interrogarsi se tutto ciò che facevano e avrebbero fatto fosse stato sicuro per la ragazza

-Non mi è ancora successo nulla, non credo che possa accadere qualcosa proprio oggi-

Erano settimane che stava con lei e l'ospitava in casa sua, ancora nessuno l'aveva attaccata o cercata e forse era merito degli incantesimi all'esterno e all'interno della casa che aveva creato lei stessa e che aveva posizionato poco prima del suo arrivo ma quando si trattava di spostarsi all'esterno, nel mondo comune, lontana da tutte quelle protezioni non era sicura di poterla proteggere del tutto da ciò che l'aspettava nell'ombra.

Presero la macchina per raggiungere velocemente la città che Evangeline non aveva mai visto; La capitale del Galles non era per niente male agli occhi della giovane che con impazienza e curiosità osservava fuori dal finestrino dell'auto.

-Dobbiamo stare attente, non isolarci mai, non perderci di vista e stare vicine. Dare il meno possibile nell'occhio è il nostro obbiettivo, capito? – le aveva ripetuto per la terza volta Emily preoccupata ma pensare costantemente a ciò per lei era peggio, voleva cercare di godersi la giornata ma non voleva far preoccupare l'altra e per questo la rassicurò

-Forte e chiaro, starò attentissima- e chiuse la portiera alle sue spalle mentre si affrettava a scendere.

Passarono metàpomeriggio in quella città e la meraviglia negli occhi della ragazza sembravaaddirittura prendere forma attorno a lei come un alone luminoso; Osservava ognistruttura, ogni negozio, ogni casa ed ogni strada con meraviglia, non era maiuscita molto da quella casa che l'aveva ospitata per quasi diciotto anni evedere tutto quel mondo nuovo la rendeva agitata. Agitazione e preoccupazione eranopresenti all'interno della più grande, doveva tenere d'occhio tutto quello cheavevano attorno, temeva veramente per la vita della protetta e ancora non leaveva detto da chi era realmente braccata e ricercata senza sosta. Appenasarebbe venuto a sapere della sua esistenza si sarebbe messo in marcia verso dilei, pronto a dilaniarla senza pietà preso dai suoi ideali privi di amore orimorso.    

Nyctophilia - ShadowsWhere stories live. Discover now