Capitolo Trentuno

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I giorni passarono e così arrivò anche la seconda settimana di Ottobre. Il freddo stava iniziando ad arrivare e ad aggredire l'ambiente circostante. Le foglie marce sull'erba iniziarono a ricoprirsi di brina e così anche le ultime foglie presenti sugli alberi in attesa di cadere.

L'allenamento ebbe grandi risultati sulla mente di Evangeline, era più forte e stava imparando anche a schermare i suoi pensieri, lei doveva restare un'incognita al nemico, non doveva lasciar trapelare nulla e presto sarebbe stata in grado di schermare ogni singolo spazio della sua mente, sarebbe stata una fortezza.

-Ma quindi te ed Ian?- ormai erano giorni che sembravano inseparabili quei due

-Tra noi? Nulla, perché lo chiedi?-

-Sai anche te che nessuno ci crederebbe con questo tono. Hai vergogna?- Evangeline glielo chiese sogghignando, come se sapesse già tutto e, in effetti, lo sospettava già da un po'.

-Lasciami stare, perché sei così molesta di prima mattina? Ti sto tirando troppo i capelli e vuoi vendicarti?!-

-Assolutamente no è solo che si vede subito che vi interessate l'uno all'altra-

-A te non causa problemi? Non ti da fastidio?- chiese preoccupata la bionda, ormai stava ammettendo tutto senza problemi.

-E perché mai? Ian non mi piace in quel senso- e rise alzandosi dalla sedia

-Sicura? Non volevo parlartene perché credevo ti piacesse romanticamente, alla fine è sempre gentile con te. Va bene che abbiamo legato veramente tanto quando te non eri in palestra con la donna-armadio o quando eri ad allenarti con la preside ma credevo vi piaceste-

-Ann, a me non piace Ian, non sono interessata ad alcun uomo o donna presente in accademia o nel mondo comune, nessuno nessuno e poi io non gli interesso-

-Sicura sicura? Io ti ci vedrei bene con qualcuno...- iniziò ammiccando

-Non osare e non iniziare a parlare di me, ti ho chiesto cosa c'è tra te ed Ian!-

Annabeth sbuffò -Sei noiosa e nulla di che, ieri sera mi ha chiesto se dopo la cena che ci sarà stasera volevo andare a fare una passeggiata con lui, nulla di romantico, solo compagnia-

-E non me l'hai detto! Traditrice! Sei proprio una traditrice, spero ti venga il mal di pancia a cena- risero entrambe -tuttavia, sono contenta per te. Siete due persone buone, sono certa che prima o poi il vostro rapporto cambierà in qualcosa di più-

-Tu credi?-

-Non fare l'idiota, ovvio che ci credo seriamente ed ora metti le scarpe, siamo in orario per la prima volta-

Forse erano i suoi ultimi momenti da ragazza e voleva comportarsi da brava amica con Ann, se doveva morire non voleva lasciare cose in sospeso o non comprese, voleva dare tutto il suo appoggio.

-Devi spingere, fai forza sul terreno mentre cerchi di ribaltarmi!- ancora una volta si stava allenando con la Valchiria, non era facile e le avrebbe dato anche una testata se non avesse rischiato di spaccarsi la testa ogni volta. Quella ragazza era così ostinata che non riusciva a farsela piacere per più di poche ore al massimo.

-Se non pesassi così tanto sarebbe più facile!- sbottò anche lei, sempre più irriverente e senza filtri, talmente senza filtri che si girarono tutti a guardarla divertiti.

La valchiria la caricò nuovamente come un bufalo, la prese alla sprovvista riscendo ad alzarla e la fece ricadere sulla schiena, forse avevano perso la pazienza entrambe.

Evangeline si rialzò con il fiato mozzato, la Valchiria la osservò attentamente e capì che non avrebbe colpito per prima, stava studiando la situazione e doveva stare attenta.

Nyctophilia - ShadowsWhere stories live. Discover now