Capitolo Trentadue

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-Non ti aspetterò in piedi, non oso nemmeno provarci perché già so che sarebbe impossibile ma divertiti e te trattala bene, ok?- Evangeline era seduta al tavolo a finire la sua cena mentre Annabeth ed Ian avevano già concluso ed erano impazienti di andare.

-Si, capo- rispose Ian ridendo e spingendo delicatamente Ann -su, andiamo andiamo-

Appena furono abbastanza lontani, tanto da non vederli più tra la folla, Cass esplose -Sapevo che c'era qualcosa! Sono così fiera- fece finta di asciugarsi le lacrime mentre Matt le dava corda

-Una madre d'esempio, sei stata davvero brava.-

I due continuarono quel piccolo teatrino divertendo la ragazza che, distratta, non si accorse nemmeno dell'arrivo del secondo abissale che, scavalcando il tronco fluttuante, le picchiò contro il gomito.

-Scusa, angelo- borbottò lasciandosi cadere sul legno

-Non puoi fare un po' più di rumore quando ti avvicini? Per tutti i santi, mi fai spaventare ogni volta- si girò lei con la mano sul cuore

-E' solo sconvolta perché Ann l'ha abbandonata con noi, non farci caso- sminui subito Cass

-Odiosa- le fece la linguaccia l'altra ragazza -e come mai seduto qua stasera?-

-Ti avevo vista persa senza Ann, volevo darti la mia spalla per piangere-

-Me la caverò anche senza, grazie-

-Come vuoi, angelo. Non sai cosa ti perdi, tutto gratis anche- disse ammiccando -una spalla niente male per la disperazione, ci gioirei-

-Voi demoni non prendete la vostra forza anche dalle emozioni negative?- chiese Matt curioso

-Più o meno, diciamo che è più complesso ma a grandi linee si, prendiamo potere e sfruttiamo le occasioni che ci vengono date quando chi vogliamo è in un periodo delicato-

-Siete subdoli e malvagi- intervenne Evangeline

-Siamo abissali, è la nostra natura quindi non possiamo fare molto e non fare la perbenista, sai anche te che come tattica offensiva è la migliore-

-Io non dico assolutamente nulla, sei subdolo e giri le parole come vuoi-

-Sei così sconvolta?- domandò Cassidy guardandola

-Sono un po' strana in questo periodo, sento tutto amplificato quindi ti dico si, sono sconvolta- tutti e tre i presenti scoppiarono a ridere

-Noi nasciamo così quindi è normale per noi ma ti stai avvicinando al cambiamento, stai diventando un celestiale completo e finito l'anno credo che riusciresti anche a tornare nel vostro specchio di cielo- le spiegò speranzoso Matt

-Non ci sono mai stata ma dubito, credo che tornerò a casa-

-Basta discorsi noiosi, vi prego- si lagnò Cassidy -Matt, mi accompagni a prendere le fiale per le erbacce? Volevo testarle lontane da occhi indiscreti ed ora è l'ora perfetta- Cassidy aveva il brutto vizio di sperimentare tutto ciò che creava su qualche pianta o erbaccia magica ma senza l'approvazione da parte di un supervisore o di un professore: 'le grandi menti non chiedevano il permesso, sperimentavano e creavano' le diceva ogni volta che Evangeline si preoccupava per lei e l'incolumità di Matt che, poverino, le stava sempre vicino rischiando di finire nei guai con lei.

Pochi istanti dopo e se ne andarono anche loro due, sembrava che il tavolo si stesse dividendo in coppiette anche se no, non voleva stare con Hale, non in quel modo almeno.

-E rimasero in due.- sussurrò il ragazzo -Come stai dopo oggi? Qualche osso rotto?- non ci aveva nemmeno fatto caso all'inizio ma poi, uno strano sentore gli aveva fatto rizzare i capelli, qualcosa l'aveva stupito e richiamato ed i suoi occhi si erano fermati sulla figura di questa misteriosa ragazza.

Nyctophilia - ShadowsWhere stories live. Discover now