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Si sdraiarono insieme, come avevano fatto così tante volte in quei giorni passati in ospedale. Erano stati giorni difficili e complicati, dove nessuno dei due era riuscito davvero a capire quello che stesse accadendo, ma adesso Hoseok lo sapeva, e Yoongi ne era spaventato. 

La testa del rosso si posò piano sulla spalla dell'altro, che gli faceva da cuscino. Il più grande passava le proprie dita sul braccio dell'altro, coccolandolo piano come se temesse che si potesse rompere in caso esercitasse troppa forza su di lui. Rimasero lunghi attimi in silenzio, attimi che in realtà né Hoseok né Yoongi volevano sprecare, ma non sapevano comunque cosa dirsi.

«Jimin mi tradiva.» disse Hoseok, interrompendo il silenzio che si era creato, e guardando fisso il soffitto della propria stanza. «Mentre si incazzava se anche solo ti mandavo un messaggio, o gli mostravo una foto che avevamo scattato insieme, lui si scopava un altro. Anzi, si faceva scopare.» continuò, con il tono pieno di rabbia.

Yoongi deglutì, sentendo in sè la rabbia salire. «Lo so...» disse piano, e Hoseok si voltò subito a guardarlo con gli occhi sgranati per la sorpresa «Me lo ha detto Taehyung, un giorno. Quando mi sospesero da scuola.»

Hoseok era sorpreso dal fatto che Yoongi ne fosse a conoscenza, e per un attimo si sentì arrabbiato dla momento che non gli aveva provato a dire nulla. Dall'altra parte, capiva quanto per l'altro fosse complicato immischiarsi in affari che comprendevano Jimin, o comunque comunicargli notizie difficli - come questa - che avrebbero potuto farlo soffrire. Solo che il dolore era arrivato comunque, era inevitabile. 

Il grigio costrinse l'altro a voltarsi verso di lui, così da poterlo guardare negli occhi. «Hoseok, tu non hai fatto assolutamente nulla di sbagliato, è in Jimin il problema. E' lui che ha sete di tutto, non gli è mai andato bene niente, e continuerà così.» gli disse, cercando di convincere l'altro delle sue parole «Non sarà mai contento, e se sei riuscito a liberarti di lui e dalla sua stretta, dovresti solo esser fiero di sé stesso.»

Il rosso abbassò lo sguardo sul proprio braccio. Il tempo con Jimin non sarebbe mai stato capace di dimenticarlo. Come quando insieme avevano cominciato a ballare, scoprendosi a vicenda e riconoscendo il loro talento. Era stato proprio durante una di quelle coreografie che Jimin aveva preso l'occasione per baciarlo. Era finito a terra, per un dolore improvviso alla caviglia, e quando Hoseok preoccupato si era avvicinato l'altro non aveva perso tempo per azzerare la distanza tra loro.

Le sensazioni che provò durante quel bacio, e durante tutti quelli a seguire. Il modo in cui Jimin era capace di farlo sentire, qualcosa che pensava non sarebbe mai stato capace di provare con qualcun altro. Tutto era sbagliato, se centrava con Jimin. Eppure, perché il numero dei suoi giorni felici sembrava salire di continuo con lui? Com'era possibile esser arrivato a tale numero con una persona tanto falsa?

«Ho paura di non riuscire più a fidarmi di nessuno, Yoongi.» gli disse piano il rosso, impaurito e stringendosi all'altro. «Se anche Jimin è riuscito a fare una cosa del genere... Io...»

Una mano di Yoongi raggiunse quella di Hoseok, fermandola e intrecciando le proprie dita con le sue. I due si fermarono entrambi a guardare quelle mani, così belle mentre si univano in quel modo. «Non sono capace a consolare le persone, Hoseok, anzi non ho mai dovuto farlo con nessuno. Ma non posso lasciarti dire simili cose.» gli rispose Yoongi, mentre si sdraiava più in basso e si girava su un fianco, ritrovandosi viso a viso con l'altro ragazzo disteso sul letto. «Sei una persona da un cuore grande quanto questo pianeta, così bello e così dolce. Tu... - sorrise - sei riuscito anche ad avvicinarti ad uno come me, che aveva passato così tanto tempo in silenzio da solo da dimenticare il proprio timbro di voce. Non devi chiuderti solo perché un egoista è stato capace di fare una simile cose, sarebbe come dargliela vinta.»

Hoseok lo ascoltava in silenzio, affascinato dalle sue parole o forse affascinato da lui, mentre guardava le sue labbra muoversi. 

«Tu sei in grado di rialzarti, più forte e più sicuro di prima. Perché sei fatto così, io lo so, e credo così tanto in te che non puoi nemmeno immaginarti Hoseok.» strinse di più la presa sulla mano, portandosela alle labbra e lasciandoci sopra un piccolo bacio. «Sei la persona migliore che abbia mai incontrato.»

Il rosso sorrise. «Bé, secondo le tue parole anche l'unica.» ridacchiò.
Yoongi rise con lui, sorridendogli. «Bé, allora avrai tutto il mio cuore a completa disposizione, senza doverti preoccupare che io lo divida per qualcun altro che non sia tu.» gli rispose piano, e Hoseok sentì di nuovo quella sensazione di calore dentro di sé.

Fece un lungo sospiro, toccato dalle parole del più grande. Un amore così forte gli esplodeva nel petto e non sapeva come dimostrarlo. Lo guardò ancora. «Rimani ancora un po'? Qui con me.» gli chiese piano, mentre si stringeva di nuovo nel letto, quasi sul punto di addormentarsi. Stare con Yoongi lo rilassava così tanto, e si sentiva così bene dopo averlo sentito parlare. 

Il suo odore era tutto intorno a lui, e lo amava sentire. «Tutto quello che posso fare, per te.» gli rispose a sua volta il maggiore, stringendosi anche lui e chiudendo gli occhi come aveva fatto Hoseok di fronte a sé. I respiri cominciarono a rallentare, entrambi rilassati e completamente diversi da come erano qualche minuto prima, mentre piangevano e si stringevano tra le braccia a vicenda.

La madre del più piccolo entrò in camera, ma quando li vide addormentati insieme non ebbe il coraggio di svegliarli, vedendo ora l'espressione molto più tranquilla del viso del figlio rispetto a qualche ora prima. Li lasciò riposare, richiudendo piano la porta. Yoongi teneva ancora la mano di Hoseok stretta, e la proteggeva dal mondo esterno. Quello che non sapeva purtroppo, era che avrebbe potuto farlo per ancora molto poco. 

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capitolo di merda vieni a me!

happy days ✓حيث تعيش القصص. اكتشف الآن