41. Dubbi

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La sveglia.
Vorrei sbatterla contro il muro.
Mi giro dall'altra parte nascondendo la testa sotto al cuscino.
"Non è possibile che sia già mattina!" farfuglio io, mentre Claudio cerca di buttarmi giù dal letto.
"Dai che altrimenti facciamo tardi!"
"Non ce la faccio..."
"Si che ce la fai! Pensa che oggi è venerdì"
Questo un po' mi rallegra.
"Già, poi va a finire che, per qualche motivo, dobbiamo lavorare anche domani" mi lamento.
"No. Domani non si lavora, te lo prometto!"
Lo guardo senza crederci.
"A proposito, comincia a pensare a cosa mettere in valigia."
"Che valigia?"
Lui sorride.
"Ti avevo promesso che questo week end ti avrei portato alle terme, o no?"
Con tutto quello che è successo me lo ero dimenticata.
"Sì, ma non credevo..."
"Io mantengo sempre le promesse. Stasera si parte per Saturnia."
Ecco ora scatto da sotto le coperte per buttargli le braccia al collo e gli riempirgli il viso di baci.
Lui ride di gusto.
"Visto che ce l'hai fatta ad alzarti!"

Approfitto della pausa pranzo per andate a casa a preparare la valigia.
Claudio mi ha minacciato di lasciarmi a piedi se gli faccio fare troppo tardi.
Vuole a tutti i costi arrivare per cena.
Ma io stavolta sono molto brava e alle 18.30 siamo pronti a partire.
Siamo sereni e felici per una volta.
Almeno questo è quello che percepisco io.
"Dovremmo trovare senza problemi un hotel in zona" dico io "Non credo sia alta stagione."
Lui mi guarda di traverso.
"Non penserai mica che io sia partito così, all'avventura, come faresti tu?"
"Hai prenotato?"
"Certo"
"Ma quando? Non mi hai detto niente."
"Ho prenotato lunedì."
"E perché non me l'hai detto?"
Mi sorride da bravo furbetto.

Come sempre le sue scelte mi lasciano sbalordita.
L'hotel è meraviglioso ed è dotato di una bellissima spa, se le terme naturali non dovessero bastarci.
Io mi guardo intorno con lo sguardo trasognato mente lui guarda me sorridente e compiaciuto.
"Claudio non era necessario esagerare."
"Non mi sembra che ti dispiaccia."
"No certo che non mi dispiace. Ma io, per questo week end, ho bisogno solo di due cose: di un po' di tranquillità e.... di te. Non mi serve il lusso."
"Mi fa piacere" mi dice avvicinandosi "ma io, quando posso, voglio darti il meglio."
Mi bacia prima di dirigersi alla reception per chiedere la nostra stanza.

Ceniamo in un ristorantino caratteristico.
È già piuttosto tardi e ci siamo solo noi.
Claudio è di ottimo umore ed io mi sento così fortunata e felice da aver paura che possa finire tutto da un momento all'altro.
Devo avere un'espressione che non fa percepire la mia gioia, perché Claudio mi guarda a lungo prima di chiedermi con aria preoccupata: "Che hai?"
"Niente. Sono solo.... troppo felice!"
"Andiamo bene! Se questa è la faccia che fai quando sei felice, non oso immaginare cosa possa succedere quando sei triste."
"Hai ragione, scusa. È che.... quando sono davvero felice ho sempre paura che possa finire tutto da un momento all'altro."
Lui sorride.
"Andiamo?" Mi chiede in tono suadente.
"Come? Niente dolce?" Gli rispondo io un po' delusa.
"Ci penso io al dolce."

Il sabato lo passiamo alla scoperta delle famose piscine termali naturali.
In effetti sono incantevoli, anche se sono molto affollate.
Un po' troppo per i gusti di Claudio, che a metà mattina è già inssofferente.
"Sembra di essere sulla spiaggia di Ostia a ferragosto!" dice lui facendo lo slalom tra le persone.
"Non pensavo che fossi il tipo che va in spiaggia a ferragosto".
"Infatti non lo sono!"
"Ah ecco!"
"Chissà se l'acqua è così calda per sua natura o perché riscaldata da tutti i corpi che vi si immergono."
"Certo che vista così, non è molto allettante!"
"No ma ti ricordo che il nostro hotel ha una bellissima Spa..."
"Dai Claudio.... non ho voglia di rinchiudermi là dentro per tutto il giorno. Tra l'altro il clima è meraviglioso! Stiamo un altro po' qui."
"E va bene. Nel pomeriggio però si fa come dico io" mi guarda in modo spiccatamente malizioso.
"Affare fatto!" Gli dico io stampandogli un rapido bacio sulle labbra.
Ma prima che io possa allontanarmi, mi afferra per la vita.
"Non essere frettolosa..." Mi dice prima di darmi un bacio lungo e appassionato che mi fa completamente passare la voglia delle terme.
Mi ci vuole un po' per riprendermi.
Lui mi guarda ridendo.
"Scusa non volevo turbarti! È che averti qui intorno sempre mezza nuda..."
"Sono in costume Claudio"
"Tecnicamente sei quasi nuda..."
"Sei tu che sei un pervertito!"
Ride di gusto.
"Può essere! Dai andiamo a provare quella cascatella ora che c'è meno gente." E mi trascina letteralmente in acqua.

L'allieva.... quattro anni dopoWhere stories live. Discover now