50. La fine di un'epoca

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Il  rientro dalle ferie per me è stato sempre traumatico, perché è come se fosse la fine di un capitolo e l'inizio di uno nuovo.
E lo è ancora di più quest'anno, perché quello che ci aspetta è un capitolo completamente diverso, pieno di incognite, di aspettative e di timori.
Il ritorno da queste vacanze segna anche un po' la fine di un'epoca, l'epoca dell'essere figlia, e l'inizio di quella di essere madre.
Insomma la vivo in assoluta tranquillità e senza ansie!
L'unico lato positivo è che in fondo agosto non è ancora terminato.
Quindi questo è un inizio tutto sommato soft, almeno dal punto di vista lavorativo.
L'Istituto è ancora semivuoto e per un paio di settimane possiamo godere di questa quiete insolita.
Sono rientrati solo Lara e Palone.
Non c'è neanche la Boschi, e questo è davvero un miracolo.
Quindi possiamo "perdere tempo", come era solita dire Ambra, in tutta tranquillità.
E poi mi devo concentrare su una questione di assoluta importanza.
Trovare l'abito adatto per il matrimonio di Beatroce.
E non è per niente una cosa facile.
Sarò di fianco ad un uomo che farebbe sfigurare chiunque e che tutte guarderanno.
Io sarò palesemente incinta e oltretutto, essendo fine settembre potrebbe essere un caldo torrido o un freddo polare.
Ho già avvisato Silvia, Lara e Yukino che serviranno intense sedute di shopping.

"Allora mammina, come sono andate le vacanze?" Mi chiede Silvia mentre con Lara ci gustiamo un gelato per consolarci del rientro al lavoro.
"Benissimo."
"E ti credo" aggiunge Lara
"questa è stata tre settimane alle Seychelles con quel figo di Conforti!"
"Oh Lara!"
"Che c'è, è la verità."
"Intanto non sono state tre settimane ma 18 giorni e poi cerca di moderare i termini se ci riesci." Le rispondo fingendo di essere risentita per le sue parole.
"Dai, sta pure per diventare papà" aggiunge Silvia.
"Ecco, in effetti bello com'è sarebbe un vero peccato se non si riproducesse, ma io non ce lo vedo proprio a fare il padre."
"Grazie Lara, sei sempre molto gentile."
"Non è questione di gentilezza Ali, è solo quello che penso."
"Sai a volte potresti evitare di dire proprio tutto tutto quello che pensi."
"Non credo di potercela fare. Sono fatta così"

Ci sono volute varie incursioni per i negozi del centro, una cospicua somma di denaro e tanta pazienza da parte delle mie amiche ma alla fine ce l'ho fatta.
Ho il mio vestito.
È un abitino blù, tagliato sotto al seno, con la gonna a più veli che arriva appena sopra al ginocchio.
Non è nulla di particolare, ma è elegante, mi cade bene e soprattutto nasconde perfettamente la pancia, così non sarò costretta a dare spiegazioni a nessuno.
Sono andata dal parrucchiere, ho fatto la manicure e sono pronta ad affrontare il giorno del matrimonio di Beatrice.
Claudio è già vestito e mi sta aspettando alla porta, mente io sono ancora in bagno a truccarmi.
"Guarda che è la sposa in genere ad arrivare in ritardo, non gli invitati!"
"Arrivo! Dai che non siamo in ritardo."
"Nooo. Dipende da quale fuso segui!"
"Eccomi."
Claudio mi squadra dalla testa ai piedi.
"Però! A vederlo così non l"avrei mai detto!"
"Cosa? Che mi stesse così bene?"
"No, che fosse un bel vestito."
"Grazie! Simpatico come sempre"
Ride.
"Dai andiamo, sei bellissima" mi dice con un sussurro estremamente seducente all'orecchio, seguito da un bacio sul collo.
"Ma sarai anche più bella stasera quando te lo toglierò."

Beatrice è molto bella in abito da sposa.
Un abito sobrio ed elegante.
Strano mi sarei aspettata qualcosa di più vistoso, invece devo ammettere, anche se un po' mi rode, che ha fatto un'ottima scelta.
Le sta benissimo, cosa in realtà piuttosto scontata visto il fisico che si ritrova.
È emozionata, si vede che cerca di mascherarlo, ma la cosa non le riesce molto.
Non me lo aspettavo.
L'ho sempre vista così fredda e distaccata che non pensavo che si sarebbe commossa.
Mentre li guardo pronunciare i sacri voti, non posso fare a meno di immaginare me e Claudio all'altare, ben sapendo che questa cosa rimarrà proprio solo lì, nella mia testa.
Anche Claudio è assorto nei suoi pensieri mentre guarda Beatrice sposarsi.
Magari sta pensando che avrebbe potuto esserci lui al suo fianco, se le cose fossero andate diversamente.
Gli prendo una mano.
Lui si gira verso di me di scatto, come se lo avessi svegliato di colpo, e mi sorride stringendo la mia mano nella sua.

L'allieva.... quattro anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora