Capitolo 2

2.4K 86 1
                                    

"Qualcosa non va?"
Domandò, mio marito, intento ad abbracciarmi da dietro, permettendo all'acqua tiepida di distendere i nostri muscoli, bagnare la nostra pelle, per chiudere gli occhi e goderci un momento di relax.

"No, sono rilassata. Tutto qui"
Al momento sono realmente serena, ma poco prima ho litigato con Luca.

Perché?

Io sono la moglie di suo fratello, dovrò dargli un figlio prima o poi, non potrò astenermi a lungo, ho provato nelle pillole, ma è stato inutile e non voglio subire la sua rabbia di nuovo.

Questa situazione, va contro i miei principi.

Mi sento una troia. Innamorata del fratello del marito.

Per questo motivo ho litigato con Luca, anche se, non si può definire litigio se fatto a bassa voce per non farsi sentire da Jeremiah.

Luca crede che io non debba pensare queste cose e di non dover dare opportunità a suo fratello per avere sospetti.

E so che non devo dirgli queste cose, non fa altro che pensare per trovare una soluzione.

Dobbiamo stringere i denti ed andare avanti.

"Io ordino qualcosa"
Allungò un po' il braccio destro e prese il telefono nero, mobile, presente nelle stanze dell'albergo.

Parlò in inglese. Ordinò due cornetti alla nutella, succo di frutta alla pesca, frutta fresca, un cappuccino e per lui due caffè.

"Non hai mai preso due caffè"
Notai.

"Si, oggi ho particolarmente sonno"
Ritornò comodo, contro la vasca.

"Perché?"
Continuai a fargli domande, stringendo il braccio sopra il mio petto.

"Nulla di rilevante"
Sollevò di poco le spalle e poi sorrise.

Avevo girato di poco il viso, quel poco per vederlo.

Qualcosa non mi convinceva, volevo sapere la verità.

"Penso che di me ti puoi fidare"
Dissi ironica e leggermente infastidita dalla sua chiusura.

"Sono cose che preferisco non dire, mi fanno sentire debole"
Che avesse avuto un incubo?

"Tutti noi siamo deboli, è umano esserlo"
Ogni singola emozione che proviamo, ci rende vivi, ci rende umani, ci rende vulnerabili e non dobbiamo reprimerle. Nessuna.

"Io non voglio"
Com'era ottuso a volte.

"Boh, a mio avviso questo discorso non ha senso"
Perdere altro tempo con lui, su un qualcosa dov'è irremovibile, non ha senso.

Luca disse una cosa.

"Restare incinta o semplicemente provarci, sarà la tua garanzia alla sopravvivenza"

Nel mentre, probabilmente un cameriere sta bussando alla porta.

Io ero già uscita dalla vasca, mi misi una vestaglia e andai alla porta.

"Ok, here's your tip and thanks"
La signora se ne andò, dopo aver posato il vassoio sulla tavola ed aver ricevuto la mancia.

"Jere. Se vuoi qui c'è tutto"
Io misi semplicemente in ordine le cose. Nella mia zona, il succo, il cornetto ed un po' di frutta.
Dalla sua invece, i due caffè, l'altro cornetto, il cappuccino e quel po' di frutta che decisi di lasciargli.

"Eccomi. Grazie"
Posò un bacio sulla mia fronte, per aver posato le cose al loro posto.

"Ti va di uscire stasera? Una discoteca, per esempio"
Non sono mai andata in una discoteca, ho sempre preferito altri posti.

Col tempo, si cambia.

"Non ce la farai"
Mi prese in giro, con fare carino.

"Vedremo"
Se c'era una cosa che non ho mai sopportato è ricevere ordini ed essere sottovalutata.

Il Segreto Dell'illegalità 2.Where stories live. Discover now