Capitolo 7

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Ho modificato il capitolo precedente.

Eh no, non sono morta, anche se reputo di essere viva per miracolo. È stata una settimana orribile.

Buona lettura.

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Vi era il solito spazio grande, con moltissima gente che si congratula con i fidanzati ed i genitori.

Stranamente, questa sera fa molto più fresco del solito. Sento freddo.

Mi sento irrequieta, sono così nervosa.

"Hai freddo?"
Domandò Jeremiah. Spostando la sua mano verso il mio fianco per cingerlo, con l'intero braccio.

Annuì. Abbracciandolo per riscaldarmi fra il suo corpo.

Per non attirare l'attenzione, mi portò in pista, dondolandoci lungo le note provenienti dal piano e da alcuni strumenti. Non ero molto concentrata.

Tremavo.

"Sono quasi contento. Così non ti guarderanno per tutta la notte, questi maiali"
Almeno lo ammette. Risi per il suo comportamento, un po' fuori dalla norma.

Rigido, troppo serio, ebbene, quando penso di saper tutto ecco che sbuca fuori un qualcosa di nuovo.

"Non ci farò mai l'abitudine"
Continuavo a seguire i suoi passi, perfetto per lo stile di ballo.

Mi guardavo intorno ogni tanto, con una brutta sensazione che provocava in me la pelle d'oca.

"Sei forte. Ti ci abituerai. A dirla tutta, quasi il 75% delle persone presenti qui, non mi piacciono"
Alzai lo sguardo verso di lui. Impaurita.

Noi siamo comunque in minoranza, se dovesse.. no!

Troppi film d'azione fanno male.

"Non aver paura. È il loro pasto quotidiano, li rendi più forti ed io non voglio che tu abbia paura con me vicino"
Con un abbraccio, finiamo il nostro ballo.

Per colpa mia quel legame si prolungò, chiedevo solamente una certezza in quel momento, un qualcosa di solido sul quale porre la mia fiducia.

"Il mio giglio rosso"
Spesso mi chiamava così. So che ogni fiore ha un significato, mi domando se sia lo stesso per questo nomignolo.

Mi diede un bacio in bocca, davanti a tutti. Ritornò in se, dimostrando agli invitati chi fosse a comandare li.

"Ed eccolo! Il vecchio boss"
Entrambi ci girammo verso la voce maschile che cercò di sovrastare il baccano della sala.

Un ragazzo biondo, occhi azzurri, carnagione chiara, gambe ben muscolose ed un addome asciutto, si mostrò ai nostri occhi.

"Schiappa!"
Disse Jeremiah, sorridendo. Andò verso il ragazzo e lo abbracciò.

"Lei è mia moglie.
Candida lui è un mio vecchio amico d'infanzia, aveva intrapreso la via dello spaccio per l'America"
Allungai la mano e strinsi la sua.

"Fabrizio.
E così ti sei sposato eh"
Furono come due bambini al loro incontro pomeridiano. Si davano fastidio a vicenda.

Fu la mia occasione per allontanarmi, andando verso l'uscita del giardino.

Dove avevo visto Luca, aspettarmi.

Il Segreto Dell'illegalità 2.Where stories live. Discover now