Capitolo 3

2.3K 81 0
                                    

La testa.
Cazzo che male!

Io resto a letto. È fuori discussione che mi alzi.

Ahimè, sono testarda ed aprì leggermente gli occhi.

Solo allora mi svegliai, totalmente.

"Che cazzo ho fatto?!"
Sussurrai a bassa voce, tenendo la testa fra le mani.

Ieri sera dobbiamo aver esagerato, più io che lui.

Ho combinato un casino.

È successo ciò che non volevo.

Sporsi di poco la testa e vidi tutti i nostri vestiti a terra, mentre accanto a me c'è Jeremiah che ancora dorme, ricoperto dal leggero lenzuolo bianco.

Ah giusto, ho saltato un piccolo dettaglio. Siamo entrambi nudi.

Ieri sera non dovevo uscire.

"Merda"
Non so se era più riferito alla situazione o per il mal di testa.

Fortunatamente siamo con entrambe le finestre chiuse.
Le prime, viste dall'esterno, sono quelle di vetro e poi vi sono quelle in legno che non stanno facendo passare un singolo raggio, sennò, sarebbe stata la mia fine.

Chiusi gli occhi e cercai di dormire.

Avrei almeno trovato un po' di pace da quel dolore alle tempie, pari ad un martello.

Credo che sia passata qualche ora, quando Jeremiah decise di svegliarmi.

"Non parlare. Prendi"
Fra le mani aveva un'aspirina ed un bicchiere di vetro quadrato, ripieno di acqua fresca.

"Ah! Ti amo"
In quel momento pensai di amarlo seriamente, il mal di testa non si era neanche calmato. Avrei dovuto prendere prima la medicina, ma ero così tanto assonnata, da non averci pensato.

Presi l'aspirina in un batter d'occhio.

"Prima sbronza?"
Chiese, prima di aver posato il bicchiere sul comodino.

Si siede vicino a me, oramai coricata di nuovo.

Annuì, non volevo parlare.

"Tra un paio d'ore passa. Ieri sera ci sei andata giù pesante e ti incazzavi pure se qualcuno pensava di fermarti"

A questa sua frase, fu come sbloccare un ricordo.

Ricordai di essere talmente ubriaca di aver sbagliato Jeremiah per Luca, ecco spiegato il motivo.. beh. Si è capito, dai.

"Ho sonno Jere e poi non la sta smettendo più"
Nascosi la testa fra le coperte sperando di trovare la soluzione.

"Dormi, se hai bisogno, chiamami"

Il Segreto Dell'illegalità 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora