Capitolo 48

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I due pigiami, l'intimo, dentifricio, spazzolino, sapone, calzini, reggiseno, tovaglie, salviettine, calzini per il piccolo Lorenzo con le sue tutine, il ciuccio, il bavaglino, non dovrebbe mancare niente..

"Due settimane.
Così poche"
Insomma, non vedo l'ora di abbracciarlo, accarezzarlo, vederlo e proteggerlo fra le mie braccia.
Tuttavia, che fretta c'è?
Perché non resta un altro po'?
È l'unico posto dove io possa tenerlo al sicuro, nessuno gli farebbe del male e poi temo che non lo sentirò mai più così unito a me.

E si, ho anche paura, per qualsiasi cosa.

"In più questo vestito non entra!"
Sclero contro la cerniera posta sul fianco del mio vestito, ampio, nude e comodo.

Non mi va di soffocare, né tanto meno di

"Chiamarmi?"
Simpaticone.

Mi aiuta con la cerniera e si siede sul letto per mettersi le scarpe.

"Hai le fedi?"
Questa volta, non possiamo scordare il nostro regalo.
Purtroppo mi capitava spesso.
Chiesi al testimone di nozze più bello del mondo.

Suo fratello venne qui quattro mesi prima del matrimonio, per chiedergli, anche se la risposta era alquanto ovvia, d'essere il suo testimone.

Jeremiah era felice e mi sembrò per un momento, di non pensare all'ipotetico complotto del fratellino.

Sasha chiese lo stesso a me ed io non accettai subito, io non sono la brava ragazza che tutti credono, di certo non lo sono stata per meritarmi la sua amicizia.

Dopodiché, sebbene avessi accettato, le mie gambe e le mie nausee, avrebbero reso incapace ogni mia singola mossa.

Mi fa piacere che lei abbia trovato una sua amica, più che felice d'essere la sua spalla.

Lo ammetto, non mi sarei mai sentita a mio agio in quella circostanza.

"Bello!"
Colta da un'ondata di romanticiscmo, decisi di baciare quel bel faccino che aveva mio marito.

Anche perché era proprio sexy.
Gli dona qualsiasi cosa, ma con giacca e cravatta, beh siamo su altri livelli.

Non avevamo tempo per il romanticiscmo, fiscale com'è, si starà preoccupando di arrivare in ritardo.

Infatti, in macchina controllava l'orario ogni quattro/sei minuti.

Nel silenzio più totale, riaffiorarono le lacrime, le frasi e le paure di Sasha.

Già, anche se dei ricordi, continuavano a preoccuparmi e sicuramente stavo sbagliando a non avvisare Jeremiah.

Il Segreto Dell'illegalità 2.Where stories live. Discover now