Capitolo 22

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"Il bambino cresce in maniera splendida"
Ecco le paroline magiche, utili a farmi star bene.

Sorrisi, al pensiero che ogni cosa stesse procedendo per il meglio.

È la mia seconda visita ginecologica.

Sebbene ho passato poco tempo con la dottoressa, ho già un buon rapporto. Probabilmente dev'essere un metodo che utilizza con le sue pazienti.

Una ginecologa deve saperti mettere a tuo agio, deve rispondere ad ogni tua domanda, dissolvere qualsiasi dubbio e rilassarti il più possibile.

Ovviamente ti dona delle direttive da seguire, dei consigli, delle leggi e dei momenti stupendi.

"Ancora per sapere il sesso è presto.
La piccola è solo al terzo mese di gravidanza"
Mi chiamava così, sono la più giovane fra le sue pazienti.

Inoltre per lei, sono veramente tanto giovane, ma non si è  mai sbilanciata verso qualche atteggiamento accusatorio o altro.

Alla prima visita venne con me Jeremiah, il papà. Era giusto così e non ne fui affatto dispiaciuta.

Oggi, c'è Luca.
Il quale non ha proferito parola, è stato molto rigido e nervoso prima della visita e dopo, ancora peggio.

Esaminò le figure trasmette dallo scherzo, alla ricerca di qualcosa che potesse non andare.

"Il padre deve solo stare sereno, altrimenti la mamma potrebbe innervosirsi e non sarebbe il caso"

Cosa?

Jeremiah non era qui e.. oh andiamo.

Luca e il fratello, si ok, sono simili per i tratti somatici, ma scambiarli è follia.

"Oh no, io, solamente lo zio"
I nostri occhi, tristi e spenti, si incrociano.

Indegni di pretendere qualcosa dall'altro, guardammo a terra.

"Candy, prova a fare una passeggiata qualche volta. Evita qualsiasi sforzo. Al minimo cenno di sudorazione, stress, fastidio o dolori. Bloccati e riposati.
Le voglie sono normali. Ogni gravidanza ha delle sue particolarità.
Persone che mentre puliscono casa, neanche si accorgono di essere già dilatate e credimi, ci sono stati casi di persone arrivate al parto con metà testa  fuori. Altre hanno le voglie verso l'ultimo mese, altre non ne hanno, altre fin dal primo mese. È tutto soggettivo cara, non hai nulla di che preoccuparti"
Come al solito fu esaustiva.

Precedentemente le raccontai delle mie nausee perenni e al tempo stesso avevo delle voglie tempestive. Per me era strano.

"Signor zio è tutto chiaro?"
Ah, se solo sapesse che sta con me ventiquattro ore su ventiquattro... Jeremiah fu inremovibile a riguardo.

La dottoressa Milena scherzava, ma poteva anche essere presa sul serio.

"Certo, riferirò"
Rispose.

La visita era terminata, presi appuntamento per la terza visita e pregai Luca di andare al parco.

"Sei una bambina"
Rideva sotto i baffi e con gusto.

"No, sono semplicemente viva.
Chi non ama le altalene?
Non c'è un'età"
Mi dondolai, sporgendo il collo verso il retro.

"Stai attenta che cadi"
Luca vedeva nemici ovunque.

"Si papà"
Risposi a tono.

"Divertente"
Disse in tono sarcastico.
Si avvicinò  e decise di spingermi.

Mi girai in cerca di spiegazioni.

Era un gesto completamente inaspettato.

Alzò le spalle e disse: "Ti piace così tanto. Non posso fare un gesto carino?"
Neanche risposi, glielo lasciai fare.

Così mi sentì veramente una bambina.

"Come la dovrei chiamare se fosse femmina?"
Volevo un suo parere. Qualunque nome avesse detto, avrei scelto quello.

"Allyson"
Fu al quanto diretto.

Era una preferenza che aveva da sempre, o, forse, ci aveva già pensato?

Nah, non può essere. Cosa gliele importa.

Ci vuole bene, ma come zio e, e come amante, suppongo.

"E se fosse maschio?"
Domandai, accarezzando il ventre un po' più sporgente.

"Giulio"
Ancora.

Sicuro, per la seconda volta.

"Ecco i nomi"
Sussurrai.

Lui non mi sentì, capirà quando dirò ufficialmente il nome.

Chi come me è stato male?
So che gira un virus, come state?

Cantante preferito di Sanremo?

Notte❤

Il Segreto Dell'illegalità 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora