Capitolo quindici ; mangiare zucchine per una settimana

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⚠️: ho scritto una nuova storia, sempre su un calciatore abbastanza famoso. Si chiama "Deep end" e la trovate sul mio profilo. Tratta di argomenti abbastanza frequenti fra noi adolescenti e ci tengo particolarmente. Gli aggiornamenti saranno una volta al giorno💘Grazie mille per l'attenzione.
P.S. Ovviamente non abbandonerò questa, visto che l'altra è già terminata e devo solo pubblicarla.

«Forse posso fartelo capire perché ti ho dedicato quel goal»

E poi mi bacia.

Inizialmente, il contatto che si crea fra di noi è un semplice, casto, bacio a stampo.

Lui poggia le sue labbra soffici contro le mie e porta le braccia attorno alla mia vita.

Improvvisamente mi rendo conto di quello che sta succedendo: sto baciando Paulo.

Non Paulo Dybala, non il famoso numero dieci della Juventus, non il fidanzato di mia sorella.

Sto baciando il ragazzo a cui ho dato lezioni di norvegese, il ragazzo a cui non piace la carbonara né tantomeno parlare in inglese, il ragazzo con cui ho cucinato un piatto della mia nazione e con cui ho imitato la posizione di una scena di thirteen reasons why.

Di scatto, porto le mie mani lattee a coppa sulle sue guance abbronzate, mentre lui mi chiede gentilmente di approfondire il bacio: picchietta la sua lingua contro i miei denti, chiedendomi l'accesso che io, senza nemmeno pensarci due volte, accetto.

«Noemi...» soffia contro le mie labbra, mentre si stacca un attimo per riprendere fiato.

Ma poi il bacio ricomincia ed è ancora più passionale di prima: ricco di necessità, di amore, di bisogno.

Sospiro contro la sua bocca e lui porta le dita della sua mano sinistra fra i miei capelli, accarezzandomi.

Ad un tratto, un telefono squilla.

Il rumore proviene dalla tasca del giubbotto del ragazzo dagli occhi verdi-azzurri

Lui si stacca da me, si alza a mala voglia e va a vedere chi è che lo chiama a quest'ora.

«Paulo...» sbuffo mentre lui si affretta a prendere il cellulare in mano.

«Ehi ciao Oriana» risponde.

Sento come il mio cuore, spezzarsi in mille parti.

«No, sono appena tornato dalla partita ecco perché ho il fiatone» mente.

È come se la mia testa stesse per scoppiare.

Bugiardo, avevi il fiatone perché stavi baciando la sorella della tua ragazza.

«Ah, quindi è confermato che torni domani verso l'ora di pranzo?» fa una pausa «Certo, se vuoi ti vengo a prendere io alla stazione all'una»

Vorrei solamente sparire.

All'improvviso, mi alzo dal divano e con passi veloci ma felpati, mi avvio verso le scale.

«Sisì certo Oriana, ti amo anch'io» dice.

Voglio sotterrarmi.

Paulo attacca e mentre io sto cercando di fuggire e rinchiudermi nella mia camera, lui si volta a guardarmi.

«Tranquillo Paulo, è tutt'apposto» mormoro, iniziando a salire i gradini, sotto il suo sguardo scrutatore ed indecifrabile. «Faremo finta che non sia successo niente»

Hurricane - Paulo Dybala [IN REVISIONE] #Wattys2019Where stories live. Discover now