Capitolo diciotto ; la verità

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-Cosa diamine significa che hai invitato mamma e papà a Torino?- quasi urlo.

-Io pensavo saresti stata contenta...scusa- mormora Oriana.

-Contenta? Io non ci parlo da Gennaio, con mamma e papà!- grido, frustrata.

-Beh, vedrai che saranno felici di rivederti dopo così tanto tempo-

Alzo gli occhi al cielo -E se ce l'avranno a morte con te per tutto ciò che è successo fra me, te e Paulo?-
Mia sorella sospira. -Ma se io ti ho perdonato e non ce l'ho con te, perché dovrebbero avercela loro? Non capisco. Questi italiani ti hanno ricoglionita?-

-No, sono solo stressata.- sbuffo -Quand'è che verrete qui a Torino?-
-Questo weekend. Saremo a cena da voi sabato sera, se anche per Paulo va bene-

-Come se avessimo altra scelta, ormai...- sussurro.

-Dai, considera il lato positivo. Oggi è lunedì. Hai una settimana per prepararti-

A quelle parole roteo gli occhi anche se so che Oriana non può vedermi. -Non appena Paulo finisce di farsi la doccia glielo dico...-

-Non te la sei fatta con lui?- domanda con tono malizioso.

-Stavo studiando, Oriana!- esclamo.

-Va bene, va bene, come dici tu...ora io devo andare alle prove che domani sera ho un concerto a Buenos Aires, augurami in bocca al lupo!-

-Ciao e buona fortuna- ci salutiamo e poi entrambi attacchiamo.

-Con chi parlavi a telefono?- Paulo esce dal bagno annesso alla camera da letto con solo un paio di boxer in vita, il petto ancora bagnato con un paio di goccioline d'acqua che scorrono su di esso.

Cerco di non farmi distrarre da quella visione paradisiaca e mi butto a pancia in sotto sul letto con la delicatezza di una balena, in modo tale da non mettermi a fissare i suoi addominali e sbavare.

Paradisiaca? Dici sul serio?

-Con Oriana- rispondo -Ha invitato i miei genitori a cena a casa nostra. Questo sabato-

L'argentino si stende sul letto accanto a me e poggia un braccio attorno alla mia vita per poi posare il mento sulla mia spalla.

-Non sei contenta? Magari è la volta buona che parli di nuovo con loro. Non li vedi da tanto tempo- soffia contro la mia pelle, provocandomi mille brividi lungo tutta la spina dorsale.

-Forse. Chi lo sa? E se invece mi dovessero odiare?-

Il numero dieci si allontana per attimo solo per lasciarmi un bacio casto sulle labbra, il quale istintivamente, mi fa sorridere.

-Ci sarà anche lei?-

Questa volta sono io, a sporgermi per dargli un bacio, però meno casto e breve del precedente.

-Eh già. Riunione di famiglia-

I nostri baci diventano sempre più appassionati, più famelici, finché le nostre bocche non riescono più a fare a meno l'una dell'altra.

-Dovrei studiare...siamo a metà maggio e fra poco inizierà la sessione estiva- gemo mentre lui fa passare la sua lingua sul mio colloco languidamente.

-Dai, fai mezz'ora di pausa...- mormora con voce sensuale.

Faccio finta di pensarci, anche se in realtà già so che non posso resistere a un Paulo post-doccia bisognoso di fare l'amore.

E allora lo facciamo.
E non so come, ma ogni volta è sempre più bella della precedente.

*

Hurricane - Paulo Dybala [IN REVISIONE] #Wattys2019Where stories live. Discover now