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all'inizio fu difficile, anche solo alzare il busto dal letto. ero rimasta stesa, praticamente immobile per settimane dall'incontro con Yami. ero piuttosto frastornata, avevo una sete ed una fame assurde e, dovevo andare in bagno. il mio corpo aveva ripreso a funzionare alcune ore prima del mio risveglio, ma ora mi ritrovavo in una situazione non proprio piacevole. non riuscivo ad alzarmi, ma ne avevo una necessità pazzesca, mi faceva male tutto, i muscoli, le ossa, lo stomaco e la pancia, la testa, gli occhi. ero così intorpidita che persino girarmi per cambiare posizione risultò faticoso e doloroso, il libro di metallo mi si era conficcato nel costato e come mi mossi sentii una fitta atroce che mi fece scappare un gridolino soffocato a causa della gola secca. ma bastò.

probabilmente era nelle vicinanze, altrimenti non avrebbe potuto sentirmi, ma fu Victor a trovarmi ed aiutarmi a rimettermi in piedi. fu costretto anche ad accompagnarmi in bagno e poi mi dovette aiutare a fare una doccia, quello non gli dispiacque affatto. poi mi riportò in camera, mi aiutò a indossare le mutandine ed un vestito, era la cosa più semplice da mettere e scelsi quella, ed infine si sedette sul letto con me, mentre aspettavamo che arrivasse da mangiare, mi aveva detto di aver chiamato di sotto mentre io ero in bagno a fare le mie cose in pace e solitudine.

"cominciavamo ad avere paura per te" mi confessò, mentre mi teneva in braccio e io gli avevo appoggiato la testa sul petto. portava una camicia color sangue di bue sopra ai jeans neri. "mi dispiace, avevo tante cose da discutere con le altre" mi scusai. non avevo mentito, non lo facevo mai "ci avevi solo detto che avresti dormito per un po', è passato più di un mese dall'ultima volta che ti abbiamo visto" mi fece notare con tono contrariato. "mi dispiace davvero, abbiamo dovuto parlare a lungo e risolvere delle cose" sospirai, facendo leggermente smuovere la stoffa della sua camicia "ho avuto un'idea, all'inizio volevo solo un'opinione, ma.." cercai le parole giuste, peccato che lui mi prevenì "cosa?" chiese curioso "La voce si è sparsa e tutte volevano parlarne, poi hanno voluto anche che informassi i maschi e a quel punto la situazione si è fatta seria. ne abbiamo discusso per più di tre mesi, in cerca di un accordo, e quando lo abbiamo trovato ci sono state delle cose da sistemare" raccontai a grandi linee "Puoi dirmi di cosa avete discusso?" domandò curioso e preoccupato, nonostante la voce fosse fredda aveva una leggera sfumatura che avevo imparato a riconoscere con il tempo. probabilmente gli unici che se ne sarebbero resi conto eravamo io e Kol, per tutti gli altri lui non aveva sentimenti, nessuno dei miei uomini li aveva. mi scostai da lui per poterlo guardare in viso, gli sorrisi "Certo" garantii "ma aspettiamo il cucciolone o si ingelosirà" a quelle parole anche lui mi rivolse un sorriso, apertamente dolce e pieno di affetto per poi depositarmi un tenero bacio sulle labbra.

Il lupone tornò che io avevo finito di mangiare, alla fine mi era toccata della minestrina in brodo, mi andava benissimo, e almeno un litro di acqua che avevo mandato giù neanche fossi nel deserto. ci beccò a ridere sul letto, mente gli raccontavo qualche figuraccia accaduta durante le discussioni. spalancò la porta al suono delle nostre voci e rimase impalato a fissarci per una manciata di secondi, prima di buttarmisi di peso addosso strappandomi un gemito di dolore e sorpresa per l'impatto e, successivamente, uno scroscio di risate quando cominciò a farmi le feste come un cucciolo, ma in forma umana. avevo la sua faccia ovunque, non so come ma mi ritrovai la sua guancia sulla pelle dell'addome, sotto il vestito, ci si strofinò sopra un paio di volte, poi pensò bene di lasciarci una leccata e continuare a strofinare la sua faccia sempre più su. il vestito non ci mise molto a strapparsi e, alla fine me lo ritrovai allungato addosso con la sua faccia immersa nel collo e le mani piantate sui seni. la serata se ne andò così tra coccole, risate e baci fin quando non crollammo addormentati tutti e tre, nonostante quello sapevo che il momento delle spiegazioni era vicino e sapevo che sarebbe stato difficile.

silenzio. regnava un silenzio assoluto nella stanza, nessuno diceva una parola, non si sentiva neanche il suono dei nostri respiri. non li avevo mai visti così sconvolti. rispettai il loro silenzio, aspettai che fossero loro a dire qualcosa, quando sarebbero stati pronti, era molto da digerire.

"Sul serio?" domandò dopo quella che era sembrata una vita Kol "si" confermai "Perché?" se ne uscì l'altro "è l'unico modo per essere lasciati in pace" ammisi lasciandoli ancora più basiti "Che intendi?" chiese il lupo "mi vogliono morta per ciò che sono e vogliono voi morti perché siete i miei protettori, i miei amori. noi siamo influenzati dall'affetto, quello sincero, rivolto verso di noi ci rende più forti e voi mi amate, così come io amo voi. ha questo punto l'unica cosa che possono fare è allontanarvi da me o, meglio ancora uccidervi, e a quel punto non dovranno neanche sforzarsi per uccidermi" sgranarono gli occhi, ancora fissi su di me "però, ora non servirà a nulla, si raggrupperanno tutti e saremo noi ad ucciderli tutti" presi una lunga boccata d'aria "io li ucciderò tutti" mi sembrò di vederli trattenere il respiro a quelle parole e al mio tono, calmo, deciso, sincero, determinato "noi figli di Miramalia potremmo finalmente vivere liberi e noi tre, staremo insieme" di nuovo silenzio nessuno dei due mosse un muscolo o emanò suono. erano sconvolti e, a peggiorare le cose, non mi avevano mai vista così: distruttiva. eppure lo ero, una parte di me, sepolta nelle profondità del mio animo lo era sempre stata, ora avevo semplicemente la forza di portarla a galla e, cosa più importante, usarla per l'unica cosa che per me avesse un valore: noi, la mia vita con loro. ormai era il mio mondo e nessuno, per nessuna ragione me lo avrebbe portato via, mai, a costo di distruggere ogni cosa.

ciaoooo

allora carissimi, ecco un nuovo capitolo, stavolta non vi ho fatto aspettare una vita, il che mi rende fiera di me stessa. ora, volevo solo farvi sapere che stiamo arrivando alla conclusione, non so esattamente quanti capitoli manchino, non molti però, ragion per cui torno a chiedervi le vostre opinioni sulla storia, scrivetemi un commento e ditemi un po' che ve ne pare. grazie a tutti per aver letto fin qui, al prossimo capitolo

la città dell'unioneWhere stories live. Discover now