Alanis White crede sul serio di essere la ragazza più sfortunata del mondo. Il suo nome significa "splendente", ma nella sua vita nulla è così luminoso. È acida, permalosa e sarcastica: il peggior tipo di donna che esista.
Quando il giorno del suo v...
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Oggi, 5 ottobre 2019, è ufficialmente il giorno peggiore della mia vita. Che sciocca! Credevo davvero di aver messo fine alla storia con Ace, ma a quanto pare lui non è del mio stesso avviso.
La mattinata era iniziata bene: avevo preso il mio cappuccino, mangiato la mia brioche, mi ero lavata e poi diretta a lavoro. Tutto nella norma, come al solito. Il problema è ciò che è successo dopo. Nessuno entra in un blockbuster di questi tempi, è quello che mi sono sempre detta, anche se continuo a lavorare qui. Questa affermazione era una certezza, più o meno fino a cinque minuti fa, quando Ace Young è entrato da quella porta. Il bellimbusto ha afferrato un film a caso dal reparto storie d'amore, il più vicino alla cassa, e si è diretto al mio cospetto senza dire nulla.
Ace ora mi sta squadrando, ha un ghigno poco rassicurante sul volto perfetto e un DVD in mano.
«A cosa devo questo onore?» domando, ricordandomi che qui - purtroppo - non ci sono tavoli da tirargli.
Il mio tono sarcastico e l'occhiataccia che gli sto rifilando avrebbero già dovuto fargli capire che aria tira, ma a quanto pare Ace è ancora un idiota.
«Sono solo venuto a trovare la mia ragazza a lavoro.» mi dice, muovendo le sopracciglia in un modo che dovrebbe essere accattivante.
Essere chiamata la sua ragazza mi fa uno strano effetto, ma non riesco a capire se mi sconcerti o se mi disgusti. Per carità, Ace apparentemente non è male, ma il suo carattere fa più schifo del mio, il che è abbastanza tragico. Matt, al mio fianco, sembra essere più sbigottito di me.
«Tesoro, quello non è sexy.» gli fa presente il mio amico, indicando le sue sopracciglia con un dito.
Ecco che la mia Drama Queen di fiducia entra in azione.
Sto per ringraziarlo, quando aggiunge: «La tua faccia sì, però, quindi usala. Porta la terza.» Dopodiché sposta il braccio, puntando il suo indice su di me, o meglio sul mio petto.
«Matt!» lo rimprovero, arrabbiata.
Non ci dovrebbe essere una qualche legge morale non scritta sul perché tutto questo sia sbagliato?
Matt è il primo amico che possa definire tale, ma a volte esagera senza rendersene conto.
Ace si lascia andare a una leggera risata, dopo un attimo di sconcerto, e riesco a distinguere due fossette sul suo volto perfetto. Mi dico che in fondo Ace è carino quando ride in quel modo, ma poi rabbrividisco alla sola idea di aver pensato una cosa simile. Devo ricordarmi constantemente che quel Finto Harry è lo stesso ragazzo impertinente che mi tormentava a scuola. Non devo pensare che sia bello, né fargli un qualche tipo di complimento: non se lo merita.
«Bene.» dico, cercando di non mostrarmi turbata. «Passa il film.» borbotto poi, allungando una mano nella direzione di Ace.
Inutile dire che sto arrossendo - a causa della rabbia ovviamente - mentre Matt sghignazza alle mie spalle. Mi chiedo perché la gente voglia tormentarmi in continuazione. Non sono così divertente.