Alanis White crede sul serio di essere la ragazza più sfortunata del mondo. Il suo nome significa "splendente", ma nella sua vita nulla è così luminoso. È acida, permalosa e sarcastica: il peggior tipo di donna che esista.
Quando il giorno del suo v...
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Matt inspira, come se stesse cercando di trattenere un urlo isterico, poi spalanca gli occhi e mi fissa infastidito. Anzi, mi sta proprio guardando come se fossi stupida. Solitamente ne sarei rimasta quasi ferita - come no! - ma ho ottenuto la stessa reazione da Camille un attimo fa quindi... Diciamo solo che mi abituo in fretta.
Cosa ha scioccato così tanto i miei amici? Beh, quando Ace se ne è andato chissà dove, è arrivata Cam neanche cinque minuti dopo. Aveva un'espressione infuriata quando ho aperto la porta e l'ho invitata a entrare. Solo che non è durata molto. Mi ha dato un'occhiata e poi ha sbuffato. «Ace è stato qui, vero?» mi ha chiesto.
«Sei un'indovina?» Se lo fosse stata davvero avrebbe potuto risparmiarmi un sacco di noie. Tipo: "Cara Alanis, non andare a quell'incontro matrimoniale perché troverai il tuo incubo ad attenderti." Già, sarebbe stata molto utile. «Sembri stravolta: può essere solo colpa di Ace.» la sua risposta.
Sono così prevedibile? Guardate che a me danno fastidio un sacco di cose. Ace, le persone stupide, i pappagalli, Ace, gli insetti, i politici corrotti, Ace, il riscaldamento globale, il fatto che gli One Direction si siano sciolti - già, è ancora un trauma - e Ace. Tante cose.
Comunque, Camille mi ha costretta a raccontarle tutto. All'inizio non volevo, ma poi ho pensato che mi avrebbe tormentato per giorni con questa storia e dirglielo subito mi avrebbe risparmiato un gran bel problema. Quindi ho ceduto e le ho raccontato ogni cosa.
Eravamo sul divano, quando si è alzata ed è corsa verso la borsetta che aveva lasciato su una sedia del mio salotto. Ha afferrato il telefono e chiamato Matt, che ovviamente è arrivato subito quando ha sentito le tre parole magiche: innamorata, impazzita e dramma. È praticamente il suo bidibi bodibi bu. Anche se non gli fa apparire un bel vestito azzurro e delle scarpette di cristallo. Che poi, come diamine faceva Cenerentola a camminarci? Non mi pare che avessero una suola e comunque - oltre alle vesciche che sicuramente le avrebbero dovuto procurare - l'avrebbero dovuta far scivolare almeno un paio di volte. Per tutti quei balli non sarebbero state meglio delle Lulù? Aveva pure i piedini piccoli, le sarebbero andate bene.
Tornando a noi, appena Matt ha messo piede in casa mia, Camille l'ha travolto, letteralmente, dandogli ogni particolare della simpatica conversazione tra me e Ace, prima anche solo che il mio amico potesse dire un semplice ciao. Da qui, la seguente reazione di Matt: «Tesoro, sei pazza?»
«No.» sospiro. «Solo che Ace mi ha fregata.» detto questo, mi alzo dal mio divano, iniziando a camminare nella stanza manco fossi posseduta.
Regola numero non-mi-ricordo-più delle fanfiction con bad boy: quando la protagonista è arrabbiata, triste o qualsiasi altra emozione che non preveda colori, unicorni e caramelle, falla camminare in giro per la camera. Nota bene, per aumentare l'effetto psicopatica è meglio se la fai borbottare anche qualcosa sottovoce. Giusto per non sbagliare.