29 - Se devo ingannare un angelo...

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Quando Ace compare sulla soglia del negozio, con quel dannato sorrisino sul volto e la sua faccia da schiaffi, so già che sarà una pessima giornata

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Quando Ace compare sulla soglia del negozio, con quel dannato sorrisino sul volto e la sua faccia da schiaffi, so già che sarà una pessima giornata. Perché? Perché ha un mazzo di rose in mano e l'espressione di chi la sta per combinare grossa.

Anzi è come se mi stesse chiedendo scusa. Come se volesse dirmi: mi dispiace, non chiedermi nulla riguardo all'altra volta.
Beh, se crede davvero che lascerò perdere non mi conosce affatto.

Qui con me ci sono Matt, Camille e il fanclub di Drama Queen che fa il trenino, con lui a condurre il tutto. Non chiedetemi perché. Ne fanno di cose strane! Soprattutto adesso che il mio fidanzato ha dato loro il permesso di fare ciò che vogliono. Le sue esatte parole sono state: «Non importa, tanto oltre a qualche nonnina nessuno viene qui. Non è un investimento serio. Fate come vi pare.»
Ma che razza di capo è?

Oh, il suddetto fanclub è costituito da quattro vecchiette di cui francamente non ricordo il nome. C'è la tizia dei balletti sexy esotici, però, in mezzo a loro. Una faccia mi è familiare almeno.

Comunque sia, Ace viene verso di me, fiori in mano. Cam lo osserva come se volesse incenerirlo con lo sguardo e smette di parlare per la prima volta da quando ha messo piede in negozio. Le mie orecchie ringraziano, il mio umore no.

Matt finalmente pone fine al suo teatrino, andando verso lo stereo per spegnere la musica. Mannaggia, proprio adesso che c'era Ariana Grande! - non chiedetemi come possano fare trenini sulle note delle sue canzoni, non ne ho la minima idea. Secondo me l'unico genere musicale adatto a cose simili è quell'insieme indistinto di balli di gruppo, che si propone sempre alle feste più trash.

Pazienza, perlomeno non devo più vedere la signora con i capelli ossigenati - non riesco proprio a ricordarmi il suo nome - ancheggiare come se stesse cercando di sedurre il mio amico. Anzi mi correggo: sta decisamente provando - e fallendo - ad attirare la sua attenzione.

E pensare che Matt ha pure chiarito che è felice perché deve uscire con Rick. È proprio vero che l'amore è cieco!

«Come mai quel broncio, mia cara?» mi domanda Ace, porgendomi le rose.

«Credevo che avessi smesso con le cose stile anno mille.» ribatto, prendendo il mazzo solo per appoggiarlo sul bancone.

Alzo un sopracciglio. Lo sa anche lui che sono alla ricerca di spiegazioni e non sarà qualche fiorellino a tenermi buona. Finto Harry sospira. Si gratta il collo e mi fa cenno di andare fuori con lui.

Apro la bocca per dirgli che tecnicamente è ancora orario lavorativo e ci sono delle clienti in negozio, ma poi la richiudo, ripensandoci. Dopotutto lui è il mio datore di lavoro - per quanto mi costi ammetterlo - e Matt non vede l'ora di riprendere a flirtare con le nonnine.

«Torno subito.» dichiaro, aggirando il bancone.

«Più tardi voglio un resoconto dettagliato!» esclama Matt, riprendendo a conversare con le signore, che intanto lo stanno rimpilzando di muffin - fatti in casa e solo con ingredienti biologici, visto la sua fissa per le cose sane. So già che dopo l'appuntamento con il suo principe azzurro filerà in palestra.

Voglio rimanere SingleWhere stories live. Discover now