11 - Mutande.

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«Sei serio? Com'è possibile che sia finita così?» sbotto irritata, lanciando ad Ace una delle sue scarpe - trovata accanto al letto

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«Sei serio? Com'è possibile che sia finita così?» sbotto irritata, lanciando ad Ace una delle sue scarpe - trovata accanto al letto.

«Ma che ne so?» urla di rimando lui, chinandosi per non essere preso in faccia. In compenso, con la seconda scarpa, lo becco sul petto.
«Dal mio punto di vista, ti stai avventando contro il sottoscritto senza alcuna ragione.» dice, massaggiandosi il punto in cui l'ho colpito.

«Stai zitto! Troglodita approfittatore!» lo insulto, alzandomi velocemente, per andare a recuperare le mie mutande e il mio reggiseno.

Ovviamente non ho alcuna intenzione di mostrargli ancora tutto il mio ben di Dio quindi, prima di balzare giù dal materasso, ho recuperato un paio di cuscini per coprirmi.

«Guarda che ero io quello ubriaco! Se vogliamo vedere le cose come stanno, allora sei tu quella che si è approfittata di me.» ribatte Finto Harry Tarocco-da-due-soldi, prendendo qualcosa dal pavimento.
«Guarda che le tue deliziose mutandine con le fragole sono qui.» mi dice poi ghignando, sventolandole in aria, manco fossero la bandiera americana.

«Scherzi?» grido, girandomi, solo per vederlo giocare con l'elastico, mentre mi fissa con uno sguardo vittorioso.
«Prima te ne approfitti e poi mi rubi le mutande?» domando avvicinandomi, cercando di non far cadere il cuscino.

Per fortuna ho trovato quasi subito il reggiseno – chissà come e perché era finito sullo specchio – quindi devo solo nascondergli alla vista la zona in basso.

«Ma se ti ho appena detto che sei tu quella che se ne è approfittata! Solo perché sono un gran figo, non hai il diritto di giocare all'Allegro Chirurgo con il mio corpo!» si impunta, indietreggiando.

«Credevo che avessimo scopato, non che ti avessi tolto gli organi dal corpo, anche se avrei preferito.» ammetto, avanzando verso di lui.

«Ho detto che dovresti cambiare lavoro, non che dovresti dedicarti al mercato nero degli organi. Che schifo!»

«Taci! Sei solo la storia triste.»

«La storia triste?»

«Sì. L'errore prima di incontrare il vero bad boy nelle fanfiction! Sai, il tipo che potrebbe benissimo essere il protagonista, ma non lo è, perché non ci crede abbastanza.»

«Traduci per le persone normali.»

«È brutto, se confrontato al protagonista.»

Finalmente l'ho raggiunto, quindi faccio l'unica cosa logica possibile: mi metto a saltellare per cercare di recuperare il mio indumento.
Se mai facessero un film sulla mia vita, vorrei in sottofondo una marcia infernale per questo momento, grazie. Tipo una di quelle musichette tostissime che sembrano presagire l'Apocalisse, anche se in realtà le usano più spesso per le risse tra cheerleaders bionde.
Cosa? Perché ci ho messo tanto a raggiungerlo? Guardate, non ne ho la minima idea. So solo che nelle fanfiction ci mettono trent'anni per fare due metri, tanto vale rispettare anche questo parametro.

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