36 - Sono solo felice che tu sia venuto a salvarmi.

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La vostra paladina della giustizia, Alanis White, sta per affrontare il boss finale

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La vostra paladina della giustizia, Alanis White, sta per affrontare il boss finale.

La principessa - la protagonista è sempre una principessa! - infatti è troppo impaziente per aspettare il suo principe. È meglio che avanzi da sola per annientare il drago.

Nonostante la sua maestosità la paralizzi, la giovane guerriera è pronta ad abbattere il nemico.

Come disse il saggio WhatsApp: nata principessa, cresciuta guerriera!

Proprio così, non esiste verità più grande.

Forza! È ora di dimostrare il coraggio e tirare fuori le tette! Vai, Alanis!

«Prima schizzi via dalla macchina come se ti stesse andando a fuoco il fondoschiena e adesso te ne stai qui impalata davanti al portone.» sbuffa spazientito Ace, rovinando l'intera atmosfera.
«Ana, ma che combini?» aggiunge, battendo un piede a terra, spazientito.

Che volete? Io ci ho provato a fare un salto di qualità con lo stile di narrazione, non ci posso fare nulla se Ace è un guastafeste.

«Molto teatrale.» commento, indicando con un gesto il suo piede

Sul serio perché colpisce il terreno in quel modo? Ci sta mettendo troppa forza! Nessuna persona nella vita reale lo farebbe! Tranne Ace.

«Questa è bella!» ribatte Finto Harry fermandosi, per poi sospirare.

«Mi vieni a parlare proprio tu di teatralità?» mi domanda divertito.
«Ti ricordo che i tuoi migliori amici si chiamano Matt e Camille. E ci sarà un motivo se hanno scelto proprio te come BFF, no?» mi prende in giro, lanciando un'occhiata alle nostre spalle.

Assottiglio gli occhi, distogliendo finalmente - e completamente - lo sguardo dal portone bianco, che non è altro che l'ingresso alla villa della rinomata famiglia Young.

Dato che siamo venuti in macchina, superare prima il recinto in mattoni e poi l'enorme giardino con tanto di stradina interna, non è stato un problema.

Ma una volta scesa, aggirata la fontana - che fa tanto "abbiamo il cash qui, bitch" - e arrivata di fronte alle scale che precedono l'ingresso vero e proprio dell'edificio, mi sono bloccata.

Ho messo un piede davanti all'altro, superando tutti e diciannove i gradini che mi separavano dalla porta - Che poi non sono troppi? E poi perché sono dispari?

Ma non sono ancora riuscita a sfiorare nemmeno il legno del portone. Credo di aver un blocco psicologico o qualcosa del genere.

Voglio rimanere SingleWhere stories live. Discover now