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Ognuno di noi ha un'ossessione. La loro era dare forma alla creatività che avevano dentro. Inventare poesie, scrivere storie, suonare, dipingere, danzare. Fin da piccoli Sara, Will e Jem avevano manifestato una fervente immaginazione che non mancavano di coltivare e condividere ogni qualvolta se ne presentasse l'occasione. L'assidua frequentazione dei loro genitori aveva fatto sì che fra i tre si stabilisse fin dall'infanzia un solido legame.

Le madri si erano conosciute in ospedale: avevano partorito lo stesso giorno, il 18 agosto del 2000. Jem era stato il primo, alle sei del mattino, poi era nata Sara a mezzogiorno e, infine, Will alle sei del pomeriggio. La condivisione di quell'esperienza così intima aveva avvicinato le tre neo mamme: si erano scambiate i contatti e avevano preso a sentirsi assiduamente per aggiornarsi sulla salute dei rispettivi pargoli; poi erano cominciate le uscite e in poco tempo si era consolidata tra loro una grande amicizia che aveva finito per contagiare anche i figli. Tre figli unici, nati e cresciuti insieme come fratelli gemelli. Ciascuno era fonte d'ispirazione e sostegno per l'altro.

Quel pomeriggio il trio si era dato appuntamento a casa di Jem. Avevano finalmente ultimato il loro Manifesto; Sara si era poi incaricata di curarne la parte grafica e la stampa.

«Ecco qui! Che ve ne pare?» disse fiera distribuendo a ciascuno la sua copia. Il testo era stampato su pergamena in eleganti caratteri corsivi, bordato da una cornice floreale dal sapore retrò. Sara si sistemò gli occhiali sul naso e iniziò a leggere con voce fiera il loro componimento, seguita a ruota dagli amici:


Manifesto dei giovani poeti romantici


Sono nato in un pianeta singolare,

un pianeta di dame e cavalieri

di epici eroi e imprese memorabili,

un pianeta dove tutto è possibile

dove l'immaginazione non ha freni

dove il pensiero non conosce confini.

Respiro sogni d'aria,

li inseguo

e con una penna li fermo sulla carta.

La mia bocca è una sorgente di parole

fresche e chiare

che dissetano la mia voglia d'infinito.

Fiumi di versi

scorrono nelle mie vene

irrigando terreni arsi

da una vanità che non mi appartiene.

Canto di albe soavi,

di lune candide

e tramonti di porpora.

In questo pianeta di poesia

non c'è posto per l'apatia.

Qui vivono spiriti beati

tra campi di piume

e fiori di rugiada.

In questo mio strano mondo

io vivo felice,

seguendo le orme dorate

di menti ispirate.

E quando il mio corpo

tornerà tra le tue braccia incantate,

The DreamersWhere stories live. Discover now