15 - Grand Tour

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Nonostante quel rovinoso naufragio nel suo personale inferno, Jem riuscì nel giro di qualche giorno a riprendersi e a uscirne tutto intero, o quasi. S'impegnò con tutte le forze per ritrovare la sua sanità mentale e ristabilire le sue priorità. E poi, il Grand Tour era alle porte: voleva goderselo e dare il meglio di sé. Non intendeva indugiare ancora nelle inutili fantasie che la sua mente produceva in così generosa quantità.

Spesso si odiava per quello: per non essere in grado di staccare il cervello, di non stare lì ad analizzare ogni singola parola, azione, gesto... per essere sempre così elaborato e contorto. Molti avrebbero detto che avere il suo acume era una gran fortuna; per lui, invece, era solo una gran fregatura: non faceva che accrescere il suo senso di incomprensione. L'unica via d'uscita da quel limbo era chiudere in un cassetto tutti quei sentimenti poco "fraterni" nei confronti di Sara che l'avevano tartassato e gettar via la chiave. E così fece.

Il 23 giugno 2018 il "trio dei sogni" inaugurò il suo Grand Tour d'Italia in piazza Duomo a Milano. Le presentazioni proseguirono nei più grandi book store delle città inserite nel programma, riscuotendo di volta in volta un consistente successo. Le poesie andavano a ruba e la curiosità di conoscere i giovani autori, scambiare con loro qualche parola o, semplicemente, farsi un selfie faceva sì che le sale degli incontri fossero gremite. La maggior parte del pubblico era composta da adolescenti ma non mancavano studenti delle scuole medie, universitari e adulti.

La cosa che però dava più soddisfazione ai tre amici non erano tanto i numeri di copie vendute né di visualizzazioni sul web, quanto il fatto che la lettura delle loro poesie fosse stata per tanti uno spunto per approfondire la conoscenza di autori da tutti affrontati a scuola in condizioni spesso di rifiuto e noia. La loro passione artistica unita al loro talento come poeti gli era valsa encomi e riconoscimenti da svariati enti e associazioni locali, nonché l'appellativo di "giovani ambasciatori di arte e cultura".

Jem e Sara si divertivano a sostenere che il merito del loro successo mediatico fosse dovuto al viso d'angelo di Will che aveva fatto breccia nel cuore di tante fanciulle; avevano preso a chiamarlo, in tono provocatorio, "il loro piccolo instaboy".

Anche quel bellimbusto del professor Romano aveva tratto vantaggio dalla visibilità dei suoi favoriti. Durante una delle loro presentazioni aveva conosciuto Selene, una graziosa e spigliata laureanda in lettere classiche che aveva preso a frequentare di lì a poco. Il trio si era scatenato con le scommesse, vinte infine da Sara: il professore e la studentessa stavano ormai insieme da quattro mesi e si preparavano per loro prima vacanza sulla Costa Azzurra.

«Mi spiace davvero non potervi accompagnare nel tour, ragazzi» gli aveva detto Romano prendendoli in disparte alla fine della presentazione in piazza Duomo. Anche ai tre dispiacque l'assenza del loro mentore, ma sapevano fosse sinceramente amareggiato di lasciarli in altre mani. E, comunque, non avrebbero preteso che rinunciasse alla sua "luna di miele" per seguirli in quella folle avventura in giro per l'Italia.

«Non si preoccupi, prof. Ce la caveremo» gli disse Will con un sorriso rassicurante.

«E poi ci saranno i due agenti di Martini con noi» aggiunse Jem.

«Anche se non saranno mai come lei» concluse Sara portandosi una mano al petto, gli occhi velati di lacrime.

«Oh, miei cari» sospirò Romano commosso, abbracciandoli con affetto. «Siete i ragazzi più straordinari che abbia mai conosciuto! Andrete alla grande, vedrete. Siete il mio orgoglio.»



Il programma del Grand Tour procedette tra voli, presentazioni, interviste e confronti con il pubblico in un'atmosfera ricca di adrenalina. Ad accompagnarli in questo viaggio, Paolo e Francesca, due giovani e capaci agenti presentatigli dall'editore con i quali si erano trovati fin da subito in sintonia. Le giornate delle presentazioni erano sempre particolarmente tese e cariche di preparativi. Passate quelle, però, i tre si concedevano di fare i turisti, girovagando a piede libero per le più belle città d'Italia. Approfittavano di quei momenti di tregua per seguire l'itinerario preparato da Sara e scatenarsi con foto, storie e dirette sui social network per la gioia dei numerosi e giovani seguaci.

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