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Il mio ultimo giorno a Maranello è stato estremamente triste. Ho raccolto con molta lentezza tutte le mie cose, ho restituito la divisa ormai un po' consumata, ho salutato colleghi ed amici. La questione di Rossa è rimasta in stand-by e non so se Mattia prenderà dei provvedimenti a riguardo. Conoscendo la sua discrezione dubito che farà scoppiare uno scandalo, ma sono propensa nel dire che la licenzierà fra un po' di tempo, in modo da non destare sospetti. Sempre che non salti fuori qualche prova del suo spionaggio nel frattempo.
Non mi sono stati offerti contratti. Sono stata salutata dal team principal con un "Speriamo di incontrarci presto" che ho trovato un po' enigmatico. Ieri era davvero il mio ultimo giorno in Scuderia? O forse più avanti tornerò? Vogliono farmi una proposta part-time?
Non ne ho idea e anche Seb, che qualche giorno fa nel paddock era genuinamente convinto che non avrei mai dovuto lasciare la Ferrari, mi è sembrato contraddetto. Era stato troppo ottimista a quanto pare, o forse aveva creduto troppo nelle mie capacità.
In ogni caso, il nostro saluto non è stato un addio, anzi, l'ho già invitato alla mia festa di compleanno (che sarà più o meno fra un mese, a maggio inoltrato).
Con Charles invece è stato un po' strano. Mi ha stretto in un abbraccio sotto gli occhi di tutti, il che mi ha alquanto stupito, e sempre davanti a tutti mi ha ringraziato per questi mesi. Per il lavoro svolto insieme, per la professionalità, per le sgridate e per i miei lampi di genio che gli hanno fatto strappare qualche punticino agli avversari. È stato piuttosto commovente, lo devo ammettere.
Anche se un po' sprecato dal mio punto di vista, dato che questa sera si è autoinvitato da me per una cena.
Ci saranno anche Luca e Cecilia. Visto da fuori potrebbe sembrare un appuntamento a quattro, ma non è così. Siamo solo tre amici più un intruso che cenano insieme, fine.

Il pomeriggio lo passo con Cecilia, come avevamo deciso qualche giorno fa. Dato che fuori è una giornata stupenda ne approfittiamo per fare un giro in bicicletta.
Quando sono certa che non ci sia nessuno di troppo vicino per sentirci, riesco finalmente a raccontarle della scappatella con Charles.
"Lo sapevo!" esclama con la sua solita euforia "Ne ero sicura, era ovvio che vi sareste saltati addosso prima o poi!"
"Dici?" chiedo, un po' incerta della sua considerazione.
"Sì, assolutamente, c'è sempre una sorta di elettricità fra voi due" commenta, muovendo il manubrio in modo da avvicinarsi e allontanarsi da me mentre parla.
"Ma se non ci hai mai visto insieme" le faccio notare.
"Ti sbagli, una volta in Bahrein vi hanno intervistato" mi corregge "E poi l'avevo intuito dai tuoi discorsi, ti conosco da una vita Emmina cara, nel caso in cui te lo fossi dimenticato".
Sorrido alle sue parole, anche se noto una punta di amarezza nel suo tono.
"E invece a te come va con Luca?" chiedo, forse è per questo che mi è sembrato di vederla incupirsi.
"Beh" sospira "Non posso dire che vada male" dice, di nuovo tornando più vicina a me con la bici "Ma non posso neanche dire che sia fantastico" aggiunge a bassa voce.
"Oh, come mai?" le chiedo dispiaciuta dal sentire così.
"Gli voglio bene, non fraintendermi, non saprei dirti se lo amo, ma in ogni caso non è questo il punto. Mi fa ridere e mi sento a mio agio con lui, davvero. Solo... Manca quell'elettricità che invece c'è fra te e Charles, ad esempio. Non lo abbiamo ancora fatto e sinceramente non mi viene neanche voglia di farlo, nonostante lui ci abbia provato già un paio di volte" mi spiega, tenendo lo sguardo fisso sulla ruota anteriore "Forse sono io che mi faccio troppe fisse, ma non so. Eppure con il mio ex non avevo questo problema, non andavamo d'accordo ma d'intesa in quel senso ce n'era. Tu cosa pensi che dovrei fare?" mi domanda, rivolgendomi uno sguardo implorante.
"Non saprei davvero che consiglio darti, sai bene che non sono brava nelle relazioni private. E con Charles... È una cosa naturale credo. Come due calamite, sì, siamo magnetici. Ma a volte non lo sopporto proprio. In ogni caso, penso che dovresti parlarne con lui, il dialogo è il miglior modo per capirsi" cerco di aiutarla.
"Sì ma cosa gli dico, 'Luca non voglio scompare con te al momento'?" mi fa notare.
"No, nel senso, non è necessario essere così drastica. Puoi provare a dirgli quello che senti" le rispondo.
Lei alza le sopracciglia e commenta:
"Magari fosse così semplice. Ci ho provato, ma l'argomento sesso sta sempre più diventando un tabù con lui".
"Non è una bella cosa. Però davvero, se non riuscite neanche a parlare di questo, allora forse dovresti rivalutare un po' il vostro rapporto. So che è difficile, ma forse è la scelta migliore" azzardo.
"Sì ma io sto bene con lui, non voglio lasciarlo" contrabatte decisa.
La situazione mi sembra più complicata del previsto. Sto per cercare di nuovo di tirarla su con qualche altro consiglio, ma siamo costrette a cambiare argomento nel momento in cui arriviamo davanti a casa mia e vediamo la macchina di Luca parcheggiata fuori.

Portofino | Charles LeclercOnde histórias criam vida. Descubra agora