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«JK...» mormorò Taehyung, e Jungkook per un attimo credette che l'altro sarebbe scoppiato a piangere da un momento all'altro.
Aveva già prefigurato i suoi occhi riempirsi di lacrime ed era pronto a confortarlo una seconda volta, poiché aveva ben notato il suo fastidio di fronte all'amoreggiamento dei due piccioncini appena sposati.
«Andiamo a divertirci alla faccia loro.» lo sorprese con quella affermazione, il tono deciso e gli occhi adesso assottigliati a fessura, le sopracciglia aggrottate.
Il corvino rimase per un attimo interdetto, ancora con le mani sui fianchi dell'altro e la pelle ambrata di Taehyung che bolliva di rabbia da sotto il tessuto dei vestiti.
Allora sorrise verso il suo cliente e gli diede una pacca sulla scapola sinistra ed esclamò un «Andiamo a fargli il culo.» senza alcuna finezza, che scatenò una risata cristallina e di gusto nel viola.

La spiaggia era di sabbia bianchissima e il sole scottava nonostante non fosse ancora estate piena: le ombre delle palme enormi stagliate a mo di recinzione si confondevano con quelle degli ombrelloni in paglia, quasi simili a quelli che aveva visto nelle foto delle spiagge dei Caraibi.
Taehyung camminò fino alla passerella in legno, con le sue ciabatte arancioni ai piedi e vestito del suo costume intero, sopra il quale ci aveva messo su una t-shirt bianca semplice: al contrario, Jungkook era - come sempre - nudo.
Aveva solo un costume a pantaloncino che gli arrivava a metà coscia e un asciugamano posato sulla spalla, gli occhiali da sole Ray Ban sul ponte del naso, facendolo sembrare uno di quei ricconi.

Una volta arrivati all'ombrellone privato che gli era stato assegnato, i due posarono i propri effetti personali, notando poi, voltandosi verso l'acqua, che il mare fosse verde acqua, limpido.
«Comunque è davvero un bel posto, io amo il mare.» sorrise Jungkook, con le mani sui fianchi.
«Se non ci fossero persone nude lo amerei anche io.» ribatté allora Taehyung, e il corvino un po' se lo aspettava quel riscontro.

«Eppure hai una pelle molto bella, davvero scura. Pensavo ti abbronzassi tutto l'anno, quando ti ho visto per la prima volta.»
Il viola si voltò verso di lui, posando l'asciugamano sul lettino «D-Davvero?» "pensi che la mia pelle sia bella?" avrebbe voluto aggiungere, ma si trattenne.
Il corvino mugolò, aguzzando la vista e facendosi ombra con una mano solo per guardare meglio le poche persone nell'acqua.
«Quelli non sono Jimin e Yoongi? Quello sul materassino mi pare proprio Jimin.» spiegò meglio, e Taehyung gli si affiancò in quella missione di spionaggio.

Jimin sedeva su un materassino a forma di poltroncina e nella mano sinistra sorseggiava un cocktail, mentre il povero Yoongi era in acqua appoggiato al gonfiabile con le braccia.
A guardarlo meglio, a Jungkook faceva un po di pena, sembrava il suo cagnolino.
«Si sono loro.»
«Allora andiamogli vicino e facciamo penare Yoongi, che ne dici?» propose entusiasta il corvino.

Taehyung deglutí, distogliendo lo sguardo dal suo host e si sedette cercando di mantenere una certa nonchalance.
«N-non mi va molto, se vuoi vai tu.»
Jungkook lo guardò dall'alto, notando come avesse subito cambiato espressione e tono di voce, facendosi quasi piccolo sotto al suo sguardo.
«Hm? Che succede? Non vuoi farlo ingelosire?»
«No, non è quello... È che non mi va...» ingoiò nuovamente la sua saliva finché Jungkook non scese al suo livello e costrinse i loro occhi a fare contatto.
Guardò le iridi traballanti del maggiore e arrivò ad una conclusione, con un ghigno stampato in faccia.
«Tu non sai nuotare.»

Allora, Taehyung, sgranò gli occhi: incredibile come una persona totalmente estranea potesse capirlo così bene. Aveva indovinato.
«T-Tu.. I-io... Hai ragione...» ammise, sospirando e nascondendosi il volto fra le mani.
Provava un profondo imbarazzo, in quel momento: alla sua età, non saper nuotare era una barzelletta.
«Allora tieniti forte.» ebbe giusto il tempo di parlare, Jungkook, che raccolse il corpo di Taehyung come se pensasse qualche grammo, issandolo in braccio.

«Cosa fai!! ODDIO!» urlicchiò il viola, sentendosi sollevare di peso dal lettino su cui era comodamente seduto.
«Dai ti prego mettimi giù!» lo supplicò andando a stringere forte le braccia dietro il collo dell'host, che lo stava portando verso il mare come fosse una sposa, guadagnandosi le occhiatacce dei presenti.
«Non se ne parla, noi ora andremo lì, punto.» strinse i denti Jungkook, al contatto con l'acqua ghiacciata del mare, mentre procedeva ad ampie falcate verso il largo.

Taehyung si arrese: se avesse lasciato la presa dal corpo tonico di Jungkook, sarebbe caduto in acqua, e sarebbe stato ancora peggio; non gli rimase quindi che rimanere aggrappato quasi con le unghie alla pelle del minore, lasciandosi andare a piccoli urletti quando le leggere onde si infrangevano contro la sua pelle bollente.
«Ti odio.» sputò indispettito, mettendo un broncio che non fece altro che intenerire il corvino.
«Mi ringrazierai, tigrotto.» nuotò pian piano verso il punto dove erano Jimin e Yoongi che li avevano visti arrivare dalla riva.

Il menta aguzzò gli occhi, notando come il suo Taehyung si facesse toccare senza problemi da un altro, per giunta quasi senza vestiti, e non si lamentasse. Notò come le sue gote erano rosse e il suo volto vicinissimo a quello dell'altro. Poi ricordò quando erano andati al mare, a Busan, e lui non aveva neanche voluto toccare l'acqua con la punta dei piedi.
Serrò i pugni, mentre Jimin si godeva la visuale di quella che presto sarebbe stata la sua struttura a cinque stelle.

I due, Jungkook che cercava di tenersi a galla alla meglio, si fermarono poco distanti dalla coppia di neosposi.
Il corvino spostò le mani da sotto le ginocchia del minore e questo si aggrappò ancora più serratamente al suo collo.
«Mettimi le gambe in vita e allaccia i piedi dietro la schiena, così saremo più stabili.» spiegò, e Taehyung lo fece in un batter d'occhio, non volendosi trovare ad annegare all'acqua alta.
Cinse la vita dell'oppa e si tirò avanti, fino a far combaciare i loro petti. A chi li guardava da lontano, potevano sembrare una bellissima coppia innamorata, ma la verità era che Taehyung era letteralmente terrorizzato.
Deglutiva a vuoto, e sudava a freddo, e Jungkook lo notò.
«Adesso ascoltami okay?» lo distrasse con la sua voce mielata, mentre le sue mani si andarono a posare sulle natiche dell'altro, coperte dal costume, per sorreggerlo.

«Adesso ti bacio.»


Uuuuuuu

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Where stories live. Discover now