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«Qui qualcosa non torna.» si grattò la nuca Hoseok, ispezionando tutti i documenti sulla scrivania «Sul corpo di Jimin non sono state ritrovate impronte digitali appartenenti a Taehyung, ma solo una traccia del suo sangue. Inoltre, sui genitali di Jimin sono stati trovati residui di liquidi che riportavano a Yoongi.»
Gli occhi vispi del poliziotto visionarono attentamente tutti i fogli sparsi, muovendoli attentamente.

«Nel suo interrogatorio Yoongi ha detto di aver fatto sesso con Jimin nel suo studio privato.» si morse un labbro, prima di guardare dritto di fronte a lui, un Jungkook più che esagitato, che muoveva la gamba destra su e giù in maniera nervosa.
«Te lo ho detto! Non combaciano le due cose!» sbottò il corvino per l'ennesima volta. «Yoongi è per forza di cose un bugiardo, e la cosa che mi da più fastidio, è che ha sicuramente pianificato tutto per incastrare Tae!» Sbatté un pugno sulla sua stessa coscia.

Hoseok si mise le mani fra i capelli rossi, tirandoli appena indietro; il suo corpo si mosse verso lo schienale della sedia, cercando una posizione più comoda.
«Abbiamo controllato tutte le telecamere del suo quartiere, del suo ufficio, ma non c'è nulla. Jimin è uscito dal palazzo della casa discografica e poi è stato visto tornare a casa sua. Non possiamo sapere cosa sia accaduto dentro perché non ci sono telecamere all'interno.»

Il giovane avvocato si morse un labbro, puntando i suoi occhi verso un punto indefinito del pavimento, non sapendo davvero cosa dire. Era una situazione orribile, e l'aver sentito la versione di Yoongi, da dietro il vetro della centrale, lo disgustava ancora di più.
Quel bastardo aveva anche fatto finta di piangere, quando Jungkook sapeva che lui, quel poveraccio di Jimin, non lo aveva mai considerato. Era solo uno sporco approfittatore che ora si trovava in cima alla società, visti tutti i possedimenti che gli erano stati ceduti.

«Jungkook, non lo so, davvero... Dopo quello che ho sentito non so neanche io cosa dire. Vorrei ci fossero delle telecamere negli occhi e vorrei tanto che fosse possibile sapere cosa vede una persona, renderebbe tutto più semplice.» sospirò il poliziotto, gettando alla rinfusa la penna con cui stava giocherellando.
Jungkook, al suono di questa cadere sulla scrivania di legno, ebbe quasi una illuminazione.

«Aspetta, aspetta! Credo di avere una idea!» si alzò in piedi, velocemente, facendo prendere un colpo ad Hoseok «Sai se è stato trovato un telefono? O un computer? Sulla scena del crimine intendo.»
Il rosso ci pensò un attimo, ripercorrendo velocemente tutta la scena che aveva visto davanti ai suoi occhi, cercando di non indugiare troppo sul sangue «Si, c'era il laptop di Jimin. Il cellulare era nella sua valigetta invece.»

«Bene, sai per caso se il laptop era aperto? Era acceso?» gesticolò con le mani il minore, sentendo una piccola speranza accendersi in lui.
«Beh questo non lo so?... Cosa-»
«Questa è la nostra ultima speranza Hoseok. Fai controllare dalla polizia informatica il circuito della Webcam, di solito rimangono in funzione se il PC è acceso o in stand-by.» spiegò il corvino.
«Oh ecco perché mi dicevano di metterci lo scotch su!» la bocca di Hoseok formò una specie di 'o', che si tramutò in un sorriso quando venne ricambiato dall'altro.

«È davvero l'ultima cosa che ci rimane da fare. Se non troviamo nulla, allora dovremo salvare Taehyung per vie traverse. Ma non esiste che il ragazzo che amo marcisca in prigione.»

😏

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Where stories live. Discover now