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Taehyung stava camminando per le strade che lo avrebbero portato all'università, ormai sempre le stesse da cinque anni.
Era finalmente il suo ultimo esame dell'anno, quello che una volta concluso lo avrebbe automaticamente incoronato dottore. Non stava nella pelle Il viola, le mani gli tremavano per l'emozione e si dirigeva a passo svelto verso quella che poteva scorgere essere l'entrata del suo Ateneo.

C'era quasi arrivato, aveva salutato nel tragitto qualche suo collega a cui aveva passato degli appunti sotto profumato compenso, ma proprio sul più bello delle grosse mani lo fermarono. Uno sconosciuto aveva preso Taehyung per il braccio, stringendo appena la presa.
La povera vittima si voltò, con in faccia un'espressione infastidita è la bocca piegata in una smorfia: alzò gli occhi, per pregare finalmente quel povero sconosciuto che lo stava trattenendo e gli stava facendo tardare l'esame. Tuttavia quando il viola si accorse di chi si trattasse, i suoi occhi divennero tondi come una palla, e un leggero mormorio spaventato lasciò le sue labbra.

«Scusami?!» quasi urlò taehyung, quando si ritrovò davanti la chioma nera dell'Host ormai tanto familiare: Jungkook portava ovviamente vestiti neri come la pece e uno sguardo serio gli colorava il volto. Una mascherina scura gli copriva la bocca, accentuando l'aura maledetta che lo circondava.
«Ho bisogno di parlarti» disse serio il corvino, abbassandosi poi la mascherina «subito» aggiunse e la voce diventò un sussurro.
A Taehyung mancò un battito, sentendosi osservato da tutta quella gente che si era fermata a guardarli stare nel bel mezzo del viale.

«Ho un esame da dare!» si innervosí il viola cercando di liberarsi dalla stretta ferrea del ragazzo più piccolo. «Il professore farà l'appello tra pochi minuti e io non posso assolutamente tardare!» tentò di sfuggire a Jungkook, che in risposta lo tirò solo più vicino a sé.
Senza importarsene delle altre persone attorno a loro, si avventò sulle sue labbra, baciandole a perdifiato.
Gli morse appena il labbro inferiore prima di staccarsi e mormorare «Allora buona fortuna tigrotto, ci vediamo dopo.» allontanandosi puoi con un sorrisetto furbo in volto.
«Eh?! No!»

«No!» per poco quasi non cadde dal letto, il viola, con la fronte imperlata di sudore e il respiro affannato.
Ci impiegò qualche secondo prima di mettere a fuoco la stanza, ancora dominata dalla penombra del primo mattino. L'orologio sul comodino segnava le 6 del mattino, e come ogni notte prima di un esame Taehyung non era riuscito ad avere un sonno tranquillo.

Quando il suo respiro fu più regolare, e il suo cuore smise di battere a quella velocità animalesca, si stese nuovamente sul letto; a pancia in su e con gli occhi rivolti al soffitto, si chiese a cosa fosse dovuto quel sogno.
Da quando era tornato dal viaggio, non aveva più avuto contatti con l'host, se non per i messaggi che gli aveva lasciato quella mattina stessa.
Quindi perché sognarlo?
Sospirò, gettandosi una mano in faccia e stropicciandola, ormai consapevole di non riuscire più a prendere sonno come prima.

«Ora mi perseguita anche nei sogni!» esclamò esasperato, mentre con un colpo preciso di reni si alzava dal letto.
Prese poi il suo cellulare, scorrendo fra le chat per arrivare a quella di suo interesse.

Sorrise, bloccando poi il dispositivo

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Sorrise, bloccando poi il dispositivo. Quel messaggio gli aveva sicuramente dato la carica per superare al meglio quella giornata e facendogli dimenticare quel brutto incubo.

Ciao piccine! Momento spammo, ho pubblicato un video qualche giorno fa e mi farebbe piacere ricevere qualche vostro commentino o anche solo qualche mi piace! Vi voglio bene e spero la storia vi piaccia uwu

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Where stories live. Discover now