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A quella richiesta Taehyung sgranò gli occhi, sentendo le falangi sottili da pianista di Yoongi andare a premergli sulla pelle, bruciandogliela.
Il suo ex ragazzo e quasi marito gli stava chiedendo di diventare il suo amante, dopo avergli spiegato tutta la verità sul suo conto.

Si umettò le labbra, il viola, non sapendo realmente cosa dire: secondo Yoongi adesso, lui aveva un fidanzato e l'altro era pure sposato! Sarebbe stata una cosa troppo clandestina e fin troppo pericolosa. Ma il menta non sapeva di certo che quello ingaggiato da lui era un host e non il suo reale fidanzato: forse, si disse in mente, così le cose sarebbero state più facili.
«Yoongi che cosa.. Io-sono fidanzato e tu sei sposato!» cercò di farlo ragionare Taehyung.

Ma la verità era che, il viola, lo stava facendo solo per facciata: avrebbe tanto voluto urlargli un si grosso quanto una casa, eppure non poteva perdere così la sua dignità; Yoongi non doveva pensare che lui fosse solo un giocattolino da usare e gettare nella spazzatura, e se fosse caduto subito ai suoi piedi si sarebbe mostrato debole.
«Perché, tu ami quel belloccio?» la lingua di Yoongi saettò lungo il collo del maggiore, leccando via la salsedine che si era depositata sulla sua pelle ambrata.

Le gambe di Taehyung quasi cedettero a quel contatto, non era più abituato alla lingua calda del suo ex, e per di più non si aspettava minimamente un gesto così avventato. Yoongi prese e succhiargli un lembo di collo con prepotenza, facendo aderire la schiena e il sedere del viola alle piastrelle fredde della cabina doccia che avevano deciso di usare come rifugio.
Dalle labbra del minore ne fuoriuscí un gemito, seguito pochi secondi dopo da un ansimo quando un sonoro pop si infranse contro la sua pelle.
D'istinto, come era abituato a fare con Yoongi, mise le mani sulle sue spalle, per sorreggersi a lui.

«No Yoongi io amo te.» sussurrò prima di strusciarsi involontariamente contro una coscia dell'altro e gemere ancora, alla vista del suo meraviglioso Yoongi che si mordeva le labbra, impaziente nel poter finalmente e nuovamente assaggiare Taehyung.
Il menta andò nuovamente a torturare la parte del collo esposta dalla tuta intera, quella appena sotto l'orecchio, con i suoi morsi e succhiotti, sentendo la sua preda sciogliersi sotto al suo tocco.
«Amo solo te Yoongi, solo te.» cantilenò in estasi il ragazzo più piccolo, ormai alla completa mercé dell'altro.

Il menta allora, lo prese per la nuca e lo avvicinò a sé per far scontrare le loro lingue in un contatto animalesco e bisognoso: il bacio era bagnato e senza alcun pudore, agognato da entrambe le parti per motivi diversi.
Taehyung che finalmente poteva baciare il suo unico amore e l'altro che riusciva a dare un vero bacio, come piaceva a lui, rozzo e sensuale.
Yoongi fece collidere le loro erezioni coperte dalla stoffa, andando a muovere i fianchi di Taehyung a suo piacimento e incontrandoli a metà strada.

Taehyung, però, non avvertí le stesse sensazioni di qualche minuto prima: il bacio con Jungkook era stato molto diverso, quasi più bello.
Yoongi era un animale, Jungkook un delicato principe che aveva colto i suoi boccioli rosati come fossero il fiore più prezioso del mondo.
Mentre faceva intrecciare le loro lingue, un senso di tristezza lo pervase, tanto da non riuscire più ad assecondare i movimenti estenuanti dell'altro. Abbassò la testa, per sottrarsi ad un bacio che etichettò come deludente, forse per la paura di essere scoperti o forse per il terrore di avere Jimin dietro le spalle.

Lo spinse, Taehyung, via da sé, guardandosi poi attorno per controllare non ci fosse nessuno.
«Yoongi... Non ne sono sicuro... È.. È pericoloso.» Boccheggiò Taehyung, con le labbra arrossate.
«Tae, pensaci su okay? Non voglio metterti fretta.» si pulí della saliva attorno alla bocca Yoongi, prima di mettere le mani in vita e sospirare.
«Adesso devo andare, o Jimin penserà che sono morto, ma per qualsiasi cosa vienimi a cercare.» spiegò, prima di dileguarsi senza neanche un bacio o una carezza, a testa bassa e passo sveltissimo.

Taehyung si coprí il volto con le mani, scivolando in basso con la schiena attaccata al muro.
Mugolò infastidito da quella situazione, da quei sentimenti che provava: si sentiva uno stupido ad aver pensato a Jungkook in un momento del genere, eppure non se ne faceva una colpa.
«Che cazzo...»

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Where stories live. Discover now