Draco Malfoy

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Immagina per veropiazza

Sei una Corvonero del quinto anno e, fortunatamente, non sei mai stata rimproverata dalla Umbridge perché preferisci rimanere in silenzio e studiare invece di fare casini come la maggior parte degli studenti.

Ci sono molti studenti con delle insufficienze nella sua materia, e lei sta iniziando a chiedere a degli studenti di Corvonero di fare ripetizioni agli studenti peggiori, e a te è capitato il peggiore di tutti: Draco Malfoy, che conosciuto per la sua reputazione da bullo e per i suoi genitori, che hanno molta influenza in tutto il mondo magico. Oggi dovete incontrarvi in biblioteca per iniziare ripetizioni, ma ovviamente lui arriva in ritardo. Lo guardi scocciata. -Pensi che mi diverta ad essere qui?- gli chiedi secca, e lui rotea gli occhi. -Non vorrei essere qui nemmeno io, fidati.- dice il biondo, sedendosi accanto a te al tavolo e appoggiando il ridicolo libro della Umbridge tra di voi.

Dopo alcune ore siete entrambi esausti, però sei soddisfatta del lavoro svolto: è riuscito a studiare bene gli argomenti in cui era indietro e ora li conosce. -Abbiamo finito.- dici con un sospiro alzandoti dalla sedia. Draco ti imita e prende il libro -Grazie.- dice inaspettatamente, distogliendo lo sguardo. -Per cosa?- gli chiedi, guardandolo in viso. -Per non avermi trattato come una merda, come fanno gli altri.- dice con un mezzo sorriso, per poi andarsene. Non avevi mai visto questo lato di Draco, ma devi ammettere che non ti dispiace.

Per tre mesi circa, ogni volta che eri in biblioteca casualmente il biondino arrivava poco dopo di te, si sedeva accanto a te e, partendo con un argomento a caso, finivate per parlare di qualsiasi cosa. Draco non è per nulla come dicono gli altri, fa il bullo solo per sentirsi più vicino a suo padre, il quale hai scoperto essere un gran pezzo di merda. Oggi, quando Draco arriva, lo vedi molto giù di morale. -Ehi...che succede?- gli chiedi gentilmente. Non vuoi intrometterti nei suoi affari, ma ormai è un tuo caro amico e ci tieni. -La Umbridge.- dice con un sussurro per poi alzarsi la manica, rivelando delle parole incise che stavano cicatrizzando. -Devi dirlo ai tuoi genitori.- dici con tono fermo, prendendogli istintivamente la mano, ma lui scuote la testa. -Salterebbe fuori un casino, e non voglio che accada.- dice, per poi guardare le vostre mani.

-Posso fare qualcosa per te?- gli chiedi, guardandolo negli occhi. -Sai che ci sono.- dici, accennando un sorriso. Lui sorride nonostante la situazione. -Sei diversa dagli altri Corvonero...sei molto meglio.- dice, guardandoti a sua volta. -E c'è qualcosa che potresti fare...- abbassa lo sguardo sulle tue labbra. Appoggi l'altra mano sulla sua guancia e gli sorridi, poi vi avvicinate finché le vostre labbra non combaciano. Le sue sono morbide, e baciarlo è una bella sensazione. Lui porta le sue sui tuoi fianchi, tirandoti di più a sé. Ti stacchi per prima dopo vari secondi e appoggi la fronte contro la sua. -So che ci sei.- sussurra, strappandoti un altro sorriso.

↦𝕀𝕞𝕞𝕒𝕘𝕚𝕟𝕒 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕗𝕒𝕟𝕕𝕠𝕞↤Where stories live. Discover now