Capitolo 14

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Dopo la mia chiacchierata con Martina ci siamo salutati.
Abbiamo deciso di "lasciarci" anche perché non avrebbe senso continuare questa specie di relazione che avevamo istaurato dopo quello che ci siamo detti.
"Perché lo ami." Le sue parole mi ronzano in testa da 2 ore ormai, eppure non riesco a crederci, sono innamorato di Lele. In cuor mio l'ho sempre saputo ma non riuscivo a farmene una ragione, insomma, ho sempre avuto tutte le ragazze ai miei piedi e adesso mi piaceva un ragazzo.
Un ragazzo che era il mio migliore amico e che adesso mi odia.

Ma quanto sei sfigato?
Tanto.

Adesso sono qui, seduto sul divano con mia madre che mi accarezza la testa come quando avevo 6 anni.
Il mio telefono vibra e un messaggio di Martina compare sullo schermo "non prendere impegni stasera. Io e Giulia ti passiamo a prendere alle 20:30. Mandami la posizione di casa tua" le invio la posizione e poso il telefono.
"Tancredi amore" guardo mia madre che continua ad accarezzarmi la testa "Che succede? Sei strano" sbuffo leggermente "Niente Ma. Sto solo cercando di capirmi" mi posa una mano sul viso "Sei innamorato?" Faccio spallucce "Non lo so Ma. Sto cercando di capire questo" mi guarda negli occhi "Chi ti ha fatto venire questo dubbio?" E mo che faccio? Glielo dico?
Ma si diglielo. E se dovesse arrabbiarsi? Se la deludessi? Se mi odiasse? È tua madre. Non può odiarti.
Sospiro "Un mio amico" sussurro "Un ragazzo eh?" Chiede tranquillamente, ed io annuisco "È Lele?" Mi metto seduto di fronte a lei "E tu come lo sai?" Mi accarezza la guancia "Sono la tua mamma" si alza in piedi e si dirige in cucina lasciandomi senza parole "Amore ceni a casa?" Chiede poi dopo dieci minuti dall'altra stanza "No. Tra dieci minuti esco" poi salgo in camera mia e mi cambio.
Qualcuno suona alla porta e mia madre mi chiama "Edo, Martina é qui. Scendi" mi spruzzo il profumo e scendo le scale di corsa. Do un bacio sulla guancia a mia madre e poi esco insieme a Martina.
Saliamo in macchina e Giulia mi saluta "Come stai?" Chiede poi Martina "Sono scosso Marti. Mi sembra così strano" si volta verso di me "Non lo è Tancredi. Non è strano. È amore. Non c'è nulla di strano in questo" Giulia poggia una mano sulla sua coscia e lei sorride. Adesso è tutto più chiaro.
Le guardo e sorrido "Ma dove andiamo?" Chiedo poi "Io e la mia Besties siamo state invitate ad una festa. Ed io non posso uscire senza il mio ragazzo" dice lei ridendo ed io la seguo.
Poco dopo Giulia parcheggia e ci dirigiamo tutti insieme in un locale.
Appena entriamo si dirigono verso di noi circa 6 persone che iniziano a salutare Martina e Giulia.
Poco dopo ci sediamo tutti in cerchio e loro iniziano a parlare mentre io prendo il mio telefono in mano ed entro su TikTok, il primo video mi lascia senza parole, è un Tiktok in cui Lele piange mentre canta "Never forget you" di MNEK e Zara Larsson. La descrizione mi lascia un po' perplesso "L'ho fatto senza uno scopo preciso, mi piaceva" Lele che piange? Senza scopo? Senza motivo? Non ci crede nemmeno lui. Si è vero, è molto sensibile, ma non piange senza motivo.
Sento qualcuno darmi una botta sulla spalla e spengo il telefono. Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, credo siano gli occhi che più detesto al mondo.
"Tancredi, come stai?" Aurora si siede accanto a me e mi poggia una mano sulla spalla "Bene. Prima di vedere te" mi fa il broncio "Perché sei così antipatico con me? Io vorrei solo esserti amica" scoppio in una risata amara "Non sarò mai tuo amico. Tu mi hai portato via Lele." Forse non avrei dovuto dire l'ultima frase, ma ormai è troppo tardi "Ah, ho capito. Quindi mi stai dicendo che sei Frocio e che ti sei innamorato di Lele. E che quindi adesso mi odi perché lui non ti calcola più, giusto? " la sua espressione è diversa, non è più quella di una ragazza triste perché sono stato stronzo con lei. È la faccia di una ragazza che vuole sfotterti davanti a tutti e dimostrarti che lei è migliore di te.
"Io, non sono frocio" Balbetto, e le mie mani iniziano a tremare "Invece lo sei. Sei un piccolo frocetto. Ecco cosa sei" lo con voce molto alta e tutti si girano a guardarmi, così Martina si avvicina "Ma dimmi un po' di che droghe ti sei fatta stasera eh? Perché: 1 Tancredi è il mio ragazzo e 2, si dice Gay non frocio" Aurora si allontana da Martina "Apri gli occhi Peia, finirai come l'ultima volta" Martina la guarda e sorride "Vaffanculo Aurora".
Mi alzo da quella poltrona ed esco da quel locale.
Sono in preda al nervoso, quella gatta morta mi ha chiamato frocio ed io non ho saputo risponderle.
Vaffanculo! Sono stanco di questa vita di merda.
Comincio a correre in mezzo alla strada buia e mi dirigo in un posto in cui non vado da molto.
Una casa abbandonata nei pressi di un cimitero, molti la ritengono inquietante ma a me piace, mi rilassa e mi fa sentire meno sbagliato.
Entro nel cancello, mi dirigo nel giardino e mi stendo sull'erba.
Guardo le stelle e tutto quello che mi è successo in questi giorni mi ruota in testa.
Flashback mi scorrono nella mente

Lele e Giulia che si baciano-L'arrivo di Aurora-Il primo litigio con Lele-Il nostro primo bacio-Il nostro grande litigio-Il bacio di stamattina-Le sue parole-Io che scopro di essere gay e Aurora che mi da del frocio.

2 mesi, la mia vita é cambiata radicalmente in 2 cazzo di mesi.
Comincio a piangere, le lacrime scendono imperterrite e non ne vogliono sapere di fermarsi.
"Perché Lele? Perché mi stai facendo questo? Che n'è stato delle nostre promesse? E i nostri per sempre? Che fine hanno fatto?" parlo all'aria sperando che questo possa aiutarmi a stare meglio eppure questo non succede. Tutto quello che dico mi lacera l'anima nel profondo e non riesco a capire come ricucirla.

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Where stories live. Discover now