Capitolo 42

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È stato difficile, ma ce l'ho fatta.
Ho passato un'intera settimana senza toccare la lametta.
Ho utilizzato 7 album su 10, ma non ho mai fatto cazzate.
Martina è fiera di me. Ha continuato a medicarmi i tagli che mi sono creati l'ultima volta, ogni giorno, in modo da vedere se c'è ne fossero di nuovi.

Sto per tornare da Fabrizio.
Chissà di cosa mi parlerà oggi.
Le ragazze sono ancora qui e dovrebbero rimanere ancora per un bel po, anche se Cecia in questi giorni sta parecchio male.Dopo quella sera, infatti, ha avuto uno scontro bruttissimo con Lele che le ha urlato in faccia di non volerle più parlare.

Cecilia vuole un mondo di bene a Lele, è come un fratello per lei, e sapere che lui non vuole più parlarle, per colpa di quella mocciosa, l'ha letteralmente distrutta in mille pezzi, così ha deciso di salire a casa di Martina, dove lei e Zoe si sono trasferite da ormai 5 giorni.

Oggi ho deciso di non portare Martina con me, ha bisogno di un po' di tranquillità ogni tanto, così la lascerò un po' in pace. Spero solo che non si arrabbi.

Afferro tutti gli album e mi dirigo alla porta "Abbello, dove vai?" Gian sbuca dal salotto ed io sobbalzo "Vado a farmi un giro. Se Martina mi cerca dille di stare tranquilla" annuisce e poi mi saluta.
Comincio ad incamminarmi e metto in ordine gli avvenimenti dell'ultimo mese:
Noi finalmente felici, lei incinta e tutto il mondo che mi crolla addosso, finché non è arrivata Martina a sistemare tutto.
2 mesi intensi.
Si può toccare il fondo, così,in soli due mesi? Non pensavo, e invece..

Arrivo davanti al palazzo e comincio a salire le scale.
L'infermiera mi lascia ad aspettare qualche minuto, e poi mi fa incontrare Fabrizio "Buongiorno Tancredi. Come stai?" Sorrido e gli mostro tutti gli album "Bene. Fammi vedere qualche disegno" comincia a sfogliarli e afferra due disegni.
Il primo é quello dell'albero e l'altro è un disegno che ho fatto in una serata particolarmente brutta. Sentirmi dire da Aurora del fatto che il suo bambino potrebbe essere un maschietto, e che le piacerebbe chiamarlo Tancredi mi ha un po' distrutto.
L'ha palesemente detto per farmi del male, e c'è pure riuscita. Complimenti a lei.

Il disegno raffigura tre persone:
Un ragazzo seduto a terra, immerso in una pozza di sangue e due fidanzati, che mano nella mano si allontanano da lui.

"Ti va di spiegarmi questo?" Mi mostra il disegno dell'albero, ed io, proprio come ho fatto con Martina alzo le spalle e gli spiego che mi trasmette molta calma "E sai perché?" Nego con la testa "Magari non vuoi ammetterlo a te stesso, ma: L'albero morto saresti tu, mentre il sole è una persona che ti fa stare bene" Martina. Lei è l'unica che mi fa stare bene al cento per cento in questo periodo. Si, adesso ho capito, lei è il sole che mi rende più bello "Potresti avere ragione" lui sorride e poco dopo mi mostra l'altro disegno "Perché non mi hai detto, che dietro al tuo malessere si nascondeva anche una delusione d'amore?"lo guardo e alzo le spalle "Non è così facile" lui sorride e riprende a guardare il disegno "Un ragazzo ti ha spezzato il cuore, per stare con una ragazza?" Abbasso lo sguardo e arrossisco.
Come ha fatto?
"Non è proprio così.." si siede e mi fissa "Com'è allora?" Mi passo una mano tra i capelli e comincio il mio discorso "Lui era il mio migliore amico, ma poi si è fidanzato ed io mi sono reso conto di amarlo." Abbasso lo sguardo e lui mi accarezza la spalla "E lui lo sa?" Annuisco "C'è stato qualcosa tra voi vero?" Annuisco di nuovo e lo guardo negli occhi "Lui l'ha lasciata ma..Quando lei gli ha detto di essere incinta.." comincio a piangere.
Fabrizio si alza e si mette al mio fianco "Guardami" faccio come mi dice e lui mi asciuga le lacrime "Se l'ha lasciata significa che non la ama. Questo bambino potrebbe essere un pretesto per tenerselo stretto." Annuisco "Ma se lui ti ama davvero, tornerà sempre da te. Tu non devi ridurti in quel modo. Non penso che lui vorrebbe quello per te" lo guardo attentamente "A lui non importa di me" mi asciuga l'ultima lacrima "Figlio mio, non avrebbe provato a lasciare la sua ragazza se non gli fosse importato di te" ha ragione. Ci ha provato. Se lei non fosse stata incinta l'avrebbe lasciata e sarebbe stato con me. Quindi un po' gli importa.
"Adesso, ci vediamo la settimana prossima. Tu continua a disegnare e se ti va scrivi quello che provi in determinate situazioni" io non so se riuscirò a scrivere "Sono dislessico.." lui mi sorride "E che male c'è? Non importano gli errori. Se ci riesci fallo, é per farti sentire meglio" sorrido e gli stringo la mano.
Quest'uomo è la mia cazzo di salvezza.

Come la settimana scorsa, mi sento meglio.
É una sensazione strana, come se qualcuno mi avesse tenuto il naso tappato per tutto questo tempo, ma finalmente Fabrizio mi ha fatto riprendere a respirare. E tutto questo solo grazie a Martina.

Il mio telefono squilla e il suo nome appare sul display "Perché non mi hai svegliata?" Scoppio a ridere "Buongiorno anche a lei signorina. Si, sto bene grazie" comincia a ridere anche lei "Hai ragione sono stata scortese. Buongiorno, perché non mi hai svegliata?" Controllo l'ora. Sono le 11. "Se ti va ti passo a prendere e andiamo a fare colazione da qualche parte" resta in silenzio per qualche minuto "Va bene, ma alle 13 devo essere su un set fotografico." Parliamo per qualche altro minuto e poi attacchiamo.

Quando arrivo a casa trovo tutti sul divano "Bella regá" tutti e tre mi salutano e quando vado nell'altra stanza Lele mi segue "Come stai?" Mi volto nella sua direzione "Bene grazie. Come mai me lo chiedi?"alza le spalle "Ti ho visto un po' strano in questi giorni. Volevo chiedertelo da un po' e oggi mi sembravi più tranquillo" annuisco "Grazie per l'interesse Emanuele" mi chino per posare gli album nel cassetto e sento i suoi occhi scrutarmi.
Appena mi giro per uscire lo trovo a fissarmi e lo guardo confuso "Stai bene?" Annuisce, ed io lo supero dirigendomi alla porta "Vado a fare colazione con Martina. Volete qualcosa?" Gian e Diego si guardano e poi Diego si volta nella mia direzione "Due cappuccini e due brioche" annuisco e abbasso la maniglia "Fai tre" mi volto verso Lele e annuisco.
Quando esco di casa trovo Martina ad aspettarmi "Hey! Tutto bene? Sembri sorpreso da qualcosa" le sorrido e le spremo una guancia "Mi conosci troppo bene!" Lei scoppia in una risata e poi mi afferra un braccio "Andiamo" e insieme usciamo dal palazzo per andare a fare colazione.

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz