Capitolo 71

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Incredibile come tutto si sia evoluto in così pochi istanti: due minuti prima Lele era pronto a sbattere Diego ad un muro, mentre solo pochi istanti dopo si è ritrovato a piangere tra le mie braccia.

"Ragazzi: Vi prego, perdonatemi. Io credevo fosse diversa" singhiozza guardando ognuno di noi negli occhi "Lele non fare così. Mi si spezza il cuore" Cecilia gli lascia un bacio sulla guancia e lo abbraccia, mentre Zoe e Martina si voltano nella mia direzione "Mi dispiace. A me serve tempo" dichiara la prima, infilando la testa nel collo di Diego "Per quanto mi riguarda: Sei perdonato, ma anche io ho bisogno del mio tempo" lo rassicura la mia migliore amica, venendo ad abbracciarmi "Che posso dirti? Sei mio fratello. Sei anche un bastardo, ma sei pur sempre mio fratello" lo rimprovera Diego, con un leggero ghigno in viso, mentre Valerio si avvicina a lui e lo colpisce delicatamente dietro al collo "Testa di cazzo. Sei una fottutissima testa di cazzo." Gli urla contro, per poi abbracciarlo "Ti odio" gli dice vicino all'orecchio. Quello è il suo modo di dirgli che lo perdona, ma che non dimentica quello che ha fatto.
Gian resta accanto a me, quando Lele lo guarda "Ti voglio bene Lele, ma come Peia anche io ti perdono ma ho bisogno di un po' di tempo" lui annuisce e si volta nella mia direzione:Cosa ti aspetti? Vuoi parlarne davanti a tutti?

Mi alzo in piedi e gli faccio segno di seguirmi in camera mia.

Entrati dentro, chiudo la porta a chiave e mi siedo sul letto.
Tiro un sospiro e chiedo a me stesso di mantenere la calma.

Lui si siede di fronte a me e punta i suoi occhi nei miei "Io non so come iniziare.." sospiro e mi passo una mano tra i capelli "Credimi Lele, quello che sto per dirti fa male anche a me, ma io non ci riesco. Non posso fingere che nulla sia successo: Mi hai accusato di aver ucciso tuo figlio. Capisci? Saresti stato l'uomo più felice del mondo se quel bambino fosse mai esistito. Come avrei potuto portartelo via?" Abbassa lo sguardo e milioni di lacrime riprendono a rigargli il viso "Mi dispiace Tancredi, io non avrei dovuto, solo che.. ero ferito. Io non.." fa per afferrare le mie mani, ma io mi scanso "Non rendere tutto più difficile, rispetta la mia scelta e soprattutto capisci i tuoi errori" esco dalla mia camera e trovo tutti nel corridoio "Per una volta: una sola volta, non potreste farvi i cazzi vostri?" Urlo dirigendomi alla porta.

Dopo quaranta minuti di camminata, mi ritrovo nell'ospedale in cui Toby è ricoverato, e lo trovo in cortile a giocare con Ginevra.

"Tanche" urla lui saltandomi sulle ginocchia "finalmente sei tornato" mi dice sorridendo, e dopo aver ricambiato il suo sorriso lo faccio volteggiare in aria "Mi mancavi tantissimo campione" gli dico trasportandolo sulle mie spalle, fino ad arrivare davanti a Ginevra, che ci guarda come se fossimo un'opera d'arte moderna "Non credevo di sapessi fare con i bambini" mi dice poi lei quando il bambino va a fare merenda.

"Che ne sai tu di quello che so fare?" Le chiedo alzando un sopracciglio e facendole un sorrisino "Hai ragione.. non so molto. So solo che..Zoe, dice che li detesti" il mio sorriso si allarga ogni volta che la sento balbettare "sei così dolce" Lei arrossisce violentemente,  e solo allora mi rendo conto di quello che ho appena detto.

"Adesso.. come stai?" Cambia argomento, e si tortura le mani "Va tutto più o meno bene" mento. Non staro di certo a raccontare ad una sconosciuta tutti i miei problemi, sarà anche molto carina, ma non posso raccontarle particolari della mia vita privata.

"Come va con Lele?" Tipica domanda di chi è fan dei tankele "Ovviamente bene" fingo un sorriso e lei arrossisce "Va tutto bene Ginny? Sembri accaldata" Lei sorride e abbassa la testa "Va tutto bene, grazie" Toby corre nella nostra direzione e mi afferra una mano "Ti prego, gioca con me" mi trascina nell'area giochi, e dopo avermi costretto a sedermi su un altalena, mi salta sulle ginocchia "Fammi volare Tanche" faccio come mi dice e comincio a muovermi, finché sfinito mi fermo e torno sulla terra ferma "Sei una schiappa Sigh." Gli faccio la linguaccia e comincio a rincorrerlo "Ripetilo se ne hai il coraggio, brutto moccioso" urlo ridendo, continuando a corrergli dietro, finché lui non fa cadere un infermiera a terra, e fingendomi un adulto serio lo trascino via, prima di una bella tirata d'orecchi.

"Ho voglia di cibo del Mc" mi avvisa Toby, mentre siamo nella sua stanza d'ospedale, a guardare qualcuno di quegli assurdi cartoni per bambini: Ci sono molti gatti che parlano e cantano tutti insieme.

"Il tuo cibo é arrivato piccolo mio" lo avvisa Ginevra passandogli le patatine, e il piccolo hamburger "Grazie mille per tutto quello che hai fatto per lui, tancredi" mi dice Ginevra, lasciandomi un bacio sulla guancia "Per il mio campione questo e altro. Vero campione?" Toby annuisce, e dopo averlo salutato, mi incammino per tornare a casa.

"Ma Rega sono già le 21, io sto morendo di fame: quando arriva il mio cibo?" Urla Zoe, guadagnandosi uno schiaffetto, sulla spalla da Marta "Eddai Zo, sta per arrivare" le sussurra, guadagnandosi un'occhiataccia "Si ma io ho fame" Lele si siede accanto a lei e le porge qualche caramella. Sa benissimo che quelle sono il suo punto debole "Grazie Lele" gli risponde lei con voce da bambina.

Con la testa che mi scoppia, mi dirigo nella mia stanza, e mi stendo sul letto chiudendo gli occhi.

Il mio telefono inizia a squillare, e controvoglia, rispondo "Hey, come stai?" Al suono della sua voce sorrido "Bene, ma sbaglio o me l'avevi già chiesto?" La sento ridere "Si é vero, ma mia madre mi ha chiesto di chiamarti" sorrido, quella donna è davvero fantastica.
Dopo circa quindici minuti di chiacchiere mi saluta e mi da la buonanotte "Buonanotte anche a te Ginny" le dico prima di attaccare, per poi sedermi a tavola, guadagnandomi gli sguardi di tutti i miei amici.

"Come niente fosse"/Tancredi Galli"Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang