Veramente?!

2.6K 129 96
                                    

"Ancora?" esclamò Tommaso non appena mi vide oltre la sua porta con un nuovo mazzo di fiori appassiti in mano. Come al solito indossava solamente un paio di pantaloncini da ginnastica e aveva i capelli tirati indietro da una fascetta di spugna.

"Ma giri sempre mezzo nudo per casa?"

"Nessuna si è mai lamentata!" le sue labbra si aprirono in un sorriso impertinente.

Effettivamente non posso dar loro torto, pensai tra me, ma ribattei: "Qualche lamentela in realtà c'è!" sventolandogli davanti agli occhi i fiori che lui afferrò prontamente.

"E' sempre la stessa storia" concluse con un sospiro.

"Non dovresti illuderle così..." ero dispiaciuta per quelle ragazze, mi ero trovata qualche volta in situazioni simili.

"Io non illudo nessuno" rispose Tommaso guardandomi seriamente "metto le cose in chiaro da subito, niente di serio..." fece una pausa dopo aver sottolineato le ultime parole "...sono loro che si illudono da sole!" e il suo tono sembrava tendere alla tristezza. Avevo iniziato a comprendere un po' Tommaso, non era davvero come si mostrava, sembrava indossare perennemente una maschera.

"Non vuoi sapere chi te li manda?"

Tommaso aprì il bigliettino e diede una veloce occhiata, ma non sembrò importargli molto, infatti cambiò subito argomento: "Quindi... te e Samu state insieme ora?"

Insieme?! Eravamo usciti solo una volta! Certo, ci eravamo baciati... e che bacio! Istintivamente mi portai una mano alle labbra, ripensandoci e questo mio gesto non sfuggì a Tommaso che assunse una strana espressione, sembrava quasi preoccupato...

"Certo che stiamo insieme" la voce di Samuele mi fece trasalire e il mio cuore subito iniziò la sua corsa. Apparve dalle spalle di Tommaso, con i capelli umidi freschi di doccia, piedi scalzi, un paio di jeans e niente maglietta. Il suo petto muscoloso catturò la mia attenzione. Entrambi i ragazzi catturarono la mia attenzione, era una visione troppo provocante da reggere, così distolsi lo sguardo e fissai un punto indefinito della porta. Ero stata troppo distratta per capire bene le parole di Samuele, ma, ripetendole nella mia mente, fui colta dalla sorpresa. Stavamo insieme?!

"Veramente?!" chiesi senza rifletterci troppo.

"Va bene, vi lascio soli" sogghignò Tommaso notando l'imbarazzo che iniziava ad aleggiare tra di noi.

Samuele mi sorrise prima di spiegarmi: "Ci siamo baciati ieri sera... per me è un gesto ufficiale."

Ah... complimenti Camilla, bella figura da idiota!

"Per te va bene?" aggiunse poi vedendo la mia espressione perplessa. Mi ricomposi e gli mostrai il mio miglior sorriso: "Mi piacerebbe molto!"

Si chinò su di me contento e mi stampò un bacio veloce sulle labbra, ma io volevo di più così agganciai le braccia dietro al suo collo e ricambiai con più trasporto. Le sue braccia forti mi avvolsero i fianchi e io affondai le mani nei suoi capelli biondi. Baciarlo era così bello che dimenticavo tutto il resto, pure il fatto di essere in mezzo al pianerottolo.

"State dando spettacolo?" la voce di Carolina mi fece rinsavire e mi staccai veloce da Samuele, in imbarazzo per essere stata colta in un momento di tale trasporto.

"Beccati" disse Samuele mostrando un sorriso colpevole ma per niente dispiaciuto.

"Non mi avete aggiornato su questa novità!" il suo tono era allegro, ma la sue espressione appariva forzata, come se in realtà fosse infastidita. Era sempre la sue ex dopotutto, ma non volevo essere una di quelle ragazze gelose che vedono una minaccia in ogni donna, quindi decisi di non farci caso.

"E' una cosa appena successa..." le spiegai gentilmente.

"Oh che bello! Allora devi subito venire con me a fare merenda e raccontarmi tutto quanto!" mi prese a braccetto e rivolse a Samuele un veloce ciao, prima di trascinarmi giù per le scale. Mi voltai verso di lui sorridendo come per fargli capire che non avevo scelta, ma l'espressione di Samuele era corrucciata, anche se non avrei saputo dire per quale motivo.

"Sono proprio contenta per voi Cami, siete una bella coppia!" doveva suonare come una cosa bella, ma c'era una nota stonata nel suo tono di voce che mi faceva capire che non era proprio come diceva.

"Grazie Carrie... mi trovo bene con Samu"

"Sì, lui è un tesoro! Mi è sempre stato vicino, anche nei momenti difficili. E' un tipo molto comprensivo!"

"Lo so, me l'ha già dimostrato" risposi ripensano alla volta in cui mi aveva visto piangere per colpa di mio padre e senza chiedermi nulla, aveva cercato di farmi stare meglio.

Carolina cambiò espressione e si fece più seria: "Senti Cami, io so di essere una persona espansiva, alcune volte troppo. Con Tommi, ma soprattutto con Samu, ho un rapporto particolare. Spero che questo non ti dia fastidio."

Non seppi cosa dire per qualche secondo. Apprezzavo le sue parole che volevano essere sincere, ma celavano sempre una sorta di avvertimento che mi lasciava perplessa. "Carrie" dissi infine sorridendo "non devi preoccuparti, so che siete grandi amici."

"Lo sapevo che sei un vero tesoro!" esclamò contenta Carolina prendendomi le mani e stingendole.


Rebecca mi spaccò quasi un timpano urlando quando le raccontai i miei progressi con Samuele. La aggiornai anche su Carolina, e dal momento che Rebecca non era accondiscendete come me (decisamente più stronza) disse che non le piaceva e dovevamo tenerla d'occhio.

Quando avevo ormai finito di sistemare la cucina, qualcuno bussò alla porta e quando andai ad aprire mi trovai davanti Samuele con un dvd in una mano e dei pop corn dall'altra: "Ti va?"

Sbirciai il titolo del film con un finto sorriso indeciso (avrei guardato anche il film più brutto del mondo con lui!): "Va bene, ma solo perché hai portato il sesto senso!"

"L'hai già visto?" chiese deluso.

Ridacchiai e lo guardai male: "Chi non ha visto questo film? Ma lo adoro, riguardiamolo insieme!"

Una delle cose che preferivo fare era guardare film e serie tv, ma non una volta, mille volte! Se un film mi piaceva lo rivedo all'infinito, tanto che arrivavo a conoscere a memoria tutte le battute.

"Speravo di farti spaventare, così ti saresti appiccata a me!" scherzò Samuele mentre armeggiava con la televisione nel mio appartamento. Era la prima volta che entrava in casa mia, e questo mi metteva agitazione, avrebbe potuto notare qualche mio particolare che non gli piaceva.

"In realtà mi piacciono i film horror... ma vorrei appiccicarmi a te comunque!"

Lui si accomodò sul piccolo divano con un sorriso soddisfatto e mi fece segno di sedermi vicino a lui, circondandomi poi con un braccio. Ero felice, per la prima volta da quando avevo lasciato casa mia, era davvero felice. Sentivo che stavo davvero seguendo i miei sentimenti, senza farmi condizionare da nessuno.

Se son rose... appassiranno!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora