Ancora uno shot!

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"как поживаешь" chiesi cercando di porre i giusti accenti.

"Molto bene, grazie!"

"Samu!" lo rimproverai seria "Devi rispondermi in russo!"

"Очень хорошо, спасибо!" replicò lui in maniera impeccabile.

Rimasi a bocca a aperta e assunsi un'espressione sconsolata: "Come fai a saperlo già così bene?"

"Mi viene naturale! Credo di essere portato per le lingue."

"Io no! Per questo dovrai aiutarmi a studiare. L'esame di metà anno si sta avvicinando e voglio essere preparata!"

"ты прекрасна" disse con un sorriso Samuele appoggiando le braccia sul tavolo per spingersi verso di me, fissandomi intensamente. Sentii il cuore accelerare e le guance diventare calde, ma cercai di non farglielo notare. Non sapevo il russo così bene, ma quella frase l'avevo capita. Sei bellissima.

Mi sporsi in avanti a mia volta, così che la punta dei nostri nasi arrivò a toccarsi e lo baciai dolcemente, facendomi guidare dalle sue morbide labbra. Ci guardammo negli occhi per un tempo che non saprei definire, perché quando avevo di fronte il viso di Samuele tutto il resto spariva, tempo compreso.

"Mi piace studiare così!" concluse con un sorriso divertito.

"Sei decisamente bravo con le lingue!" ribattei rivolgendogli uno sguardo malizioso. Samuele scoppiò a ridere non aspettandosi una tale battuta da me, ma io ero capace di essere anche audace quando non mi impappinavo. E questo succedeva solo con i ragazzi che mi piacevano davvero.

"Stasera andiamo a ballare con gli altri?" mi chiese poi.

"Posso inviare anche Becky?"

"Certo, ci saranno anche Tommi e Carrie!"

Carolina... che gioia! Non era una ragazza antipatica e non volevo essere gelosa o prevenuta, ma non riuscivo a spiegarmi certi suoi comportamenti e certi suoi sguardi, o forse non volevo.


Era davanti al mio frigorifero con lo sportello aperto da circa dieci minuti, indecisa sulla mia cena per quella sera. Ero stata impegnata in quei giorni, tra studio, lavoro, università, e il poco tempo che avevo avuto libero l'avevo passato con Samuele. Risultato: la casa era un disastro e il cibo scarseggiava. Tirai fuori l'ultima pizza che era rimasta nel congelatore e la infilai nel forno, mentre componevo il numero di Rebecca.

"Ciao baby!" mi rispose dopo qualche squillo. Sentii un rumore di passi in sottofondo.

"Ciao Becky! Sei in giro?"

"Sì, sto andando a cena!"

"Un'uscita romantica?"

Rebecca rimase in silenzio qualche secondo prima di rispondere: "Una specie"

Era uno strano comportamento da parte sua, di solito appena conosceva un ragazzo mi raccontava subito ogni dettaglio, anche quelli che avrei volentieri evitato, e se il ragazzo le piaceva davvero, era sempre molto entusiasta e contenta di farlo sapere a tutti. Non era una persona particolarmente riservata, perciò questa sua reticenza era sospetta.

"Mi stai nascondendo qualcosa?"

Rebecca rise, ma sembrava proprio una risata forzata. Mi stava sicuramente nascondendo qualcosa.

"Ma cosa dici Cami, solamente ora non ho molto tempo per parlare, prometto che domani ti racconterò ogni cosa!" Decisi di lasciar perdere per il momento, perciò la salutai affettuosamente e le augurai una buona serata.

Se son rose... appassiranno!Where stories live. Discover now