Halloween

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Io e Samu passavamo tutto il nostro poco tempo libero insieme, la mattina facevamo lezione di russo e qualche volta studiavamo nel pomeriggio, ma non era mai uno studio produttivo perché finivamo sempre per baciarci. Non ci eravamo ancora spinti oltre, a parte qualche palpatina, perché entrambi volevamo prenderci il nostro tempo per conoscerci. Non ero vergine, ma avevo sempre visto il sesso come un passo significativo da compiere, che non dovrebbe essere affrettato, anche se gli ormoni dicevano altro!

Un pomeriggio di fine ottobre mi ritrovai fuori da un negozio di costumi per Halloween, vestita da zucca. Un'enorme zucca arancione che spiccava anche a metri di distanza. Dannato lavoro, i costumi stavano diventando sempre più imbarazzanti, e ovviamente, chi poteva apparire dal nulla e deridermi, se non Tommaso?

Lo vidi avanzare lungo il marciapiede con un sorriso tirato nel tentativo di trattenere una risata, i jeans strappati che gli fasciavano le lunghe gambe, la felpa blu che si abbinava perfettamente con i suoi occhi e il cappellino al rovescio per tenere i capelli lontano dal viso.

Lo fissai con un'espressione infastidita, come faceva a trovarmi sempre quando ero così conciata?

"Che faccia seria Cami!" mi prese in giro quando fu di fronte a me.

"Cosa ci fai qui?" chiesi scontrosa, anche se in realtà mi scappava da sorridere, il modo buffo in cui mi guardava faceva divertire pure me. 

Scoppiò in una risata che suonò più tenera che canzoniere: "Sei troppo carina! Sembri una bambina imbronciata!"

Poi inaspettatamente si chinò su di me e mi abbracciò dolcemente continuando a far risuonare la sua risata nel mio orecchio. Lo fece in un modo completamente naturale, senza nessun imbarazzo o insicurezza e ciò permise anche a me di essere meno impacciata, per quanto si possa esserlo con indosso un costume del genere.

"Stai promuovendo questo negozio?" disse poi osservando la vetrina piena di vestiti terrificanti dietro la mia schiena.

"Sì, ti serve un travestimento?"

"Sì! Per la nostra festa di Halloween!"

"Festa?" balbettai allarmata, era da diverso tempo che non ne facevano una.

"Samu non ti ha detto nulla? E' proprio un cretino! Devo prendere qualcosa anche per lui!"

"Non preoccuparti, sono già pronta in ogni caso!" e aprii le braccia per mostrarmi in tutto il mio splendore.

Tommaso si mise a ridere, poi il suo viso si illuminò come folgorato da un'idea: "Prendo io un costume per te!"

Cavolo! Conoscendo i suoi gusti in fatto di abbigliamento femminile (ovvero più succinto era, meglio era), questa sua trovata poteva essere molto pericolosa.

"No Tommi, aspetta...." non ci fu verso di fermarlo, si fiondò dentro al negozio e quando provai a seguirlo mi fece notare che dovevo star fuori a lavorare così, mio malgrado, mi trascinai nuovamente sul marciapiedi, cercando di spiare le sue scelte dalla vetrina, inutilmente.

"Sarai un amore!" esordì uscendo trionfante dal negozio "Samu dovrà ringraziarmi!" aggiunse mentre si allontanava facendomi l'occhiolino e lasciandomi allibita e piuttosto preoccupata nel mio costume da zucca.


"Non esiste Becky, non posso metterlo dai!"

"Ma smettila Cami, hai indossato di peggio!"

"Sì, ma in vacanza, quando eravamo solo io e te e nessuno ci conosceva! Stasera ci saranno molti ragazzi dell'università, che figura ci faccio?" urlai dal bagno nel quale mi ero rinchiusa per studiare il mio aspetto prima di farlo vedere a Rebecca. 

Se son rose... appassiranno!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora