1."Poker d'assi"

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"Oh Romeo" ansima sul mio collo la brunetta mentre affondo due dita dentro la sua intimità infuocata e bagnata.
Gemo rumorosamente quando la rossa prende il mio membro tra le sue labbra carnose. Come ci siamo finiti nella mia stanza non lo so, ma non mi dispiace...

"Apri la bocca" sussurra la brunetta, prende dal comodino una bottiglia di champagne e me ne versa un pó in bocca per poi infilarci la sua lingua.
Con una mano afferro uno dei suoi seni gonfi e sodi, con la lingua percorro il suo collo liscio e lungo per poi soffermarmi su uno dei suoi capezzoli, lo succhio e lo mordo facendola gemere dal piacere.
Con l'altra mano afferro la chioma rossa e ne guido i movimenti...cazzo questa ragazza è nata per fare pompini.
Nella stanza rieccheggiano i nostri gemiti e il rumore della sua bocca che succhia avidamente il mio membro.

Mi stendo appoggiando la testa al cuscino con la rossa ancora attaccata al mio uccello e la brunetta a gambe aperte sul mio viso. Non conosco i loro nomi e non mi interessano, non so se erano in quel locale per divertirsi o ci lavorano, quello che mi interessa è scoparle per tutta la notte.
Con la lingua stuzzico il clitoride della brunetta, facendola gemere e contercere dal piacere, non riesco a vedere il suo viso da qua sotto, l'unica cosa che vedo e il suo enorme seno che ondeggia, lo afferro con le mie mani...Non vedo l'ora di infilargli il mio uccello tra quelle montagne perfette.
Continuo a stuzzicarle il clitoride con la lingua, lo succhio e lo mordo, poi scendo con le mani sul suo culo sodo spingendomela in faccia e inizio a scoparla con la mia lingua che si infila senza alcuna dolcezza nelle pieghe del suo sesso.
La sento urlare e dimenarsi sulla mia faccia, mentre la rossa senza preavviso affonda sul mio membro, sospiro rumorosamente continuando a leccare la carne bollente della brunetta che dopo un urlo soddisfatto si stende al mio fianco.

"Dio Romeo" ansima respirando con affanno facendo andare su e giù quel seno perfetto.
Le lascio un pó di tempo per riprendersi e intanto faccio capire alla rossa chi è che comanda, con un gesto rapido capovolgo la situazione bloccando con una mano le sue braccia al di sopra della testa.
Lei mi osserva con uno sguardo compiaciuto, mentre inizio a spingermi incontrollato dentro di lei.
"Ohhh si" geme "voglio toccarti" ansima ma io stringo più forte la presa sulle sue braccia continuando ad affondare senza alcuna pietà dentro di lei.
Intanto la brunetta sembra essersi ripresa, si avvicina alla rossa e inizia a baciarla.
Cazzo, questo è il paridiso penso eccitandomi ancora di più e continuando a possedere la rossa mentre loro mi regalano uno spettacolo molto allettante.

Mi sfilo dalla rossa e afferro la brunetta per i fianchi, la posiziono a quattro zampe e la penetro senza preavviso facendola urlare. Appoggio una mano sulla sua schiena facendola piegare, si abbassa sinuosa sull'intimità della rossa che geme quando la brunetta inizia a leccarla.
Queste due mi faranno impazzire penso prendendo un altro sorso di champagne mentre mi spingo senza sosta dentro la brunetta che tra un gemito e l'altro continua a regalare piacere alla rossa che mi lancia sguardi privi di malizia.

Allontano la brunetta e osservo la rossa che a gambe aperte mi invita a continuare quello che l'altra stava facendo, mi abbasso e con la lingua penetro la sua intimità mentre l'altra si attacca al mio membro.
Sto quasi per scoppiare, ma voglio godere ancora un altro pó...

"Oddio oddio" urla tirandomi i capelli per poi inarcare il bacino verso la mia bocca che accoglie il
suo liquido caldo, la lecco ancora facendola contorcere per poi lasciarla lì e afferrare la brunetta, desidero arrivarle sul seno da quando l'ho vista.
Mi alzo sul letto e gli infilo il mio membro in bocca spingendo forte il bacino, una spinta, due spinte e poi esco da lei per indondare il suo seno con il
mio seme.
"Ahhh" sospiro e lei mi osserva compiaciuta con quegli occhi da cerbiatta.
Le accarezzo una guancia per poi scendere dal letto.

Mi avvio completamente nudo verso il frigo bar che ho in camera, se voglio farle godere per tutta la notte ho bisogno di una ricarica. Prendo la bottiglia con il mio rum preferito, il mio, quello che produco con la mia abuela e ritorno sul mio letto. Ne bevo un pó e poi passo la bottiglia alle due gatte in calore che si accarezzano tra le mie lenzuola.
Si inginocchiano sul letto e con la bocca aperta aspettano che io versi il rum...bevono per poi baciarsi...più che un bacio è un intreccio di lingue peccaminose...il mio amico si risveglia immediatamente.
La brunetta afferra la mia erezione con la sua mano e scivola piano fino alla base, chiudo gli occhi e sospiro rumorosamente mentre lei continua a strofinare il mio membro duro ed eretto con una lentezza straziante.
Infilo le mie mani tra i loro capelli e le avvicino al mio membro, una lecca la punta come se fosse il gelato più buono del mondo mentre l'altra lecca avidamente dalla base fino alla punta per poi far intrecciare ancora le loro lingue.

Sospiro e alzo gli occhi al cielo...è in momenti come questi che amo essere Romeo Santos...

Quando mi risveglio, mi guardo attorno confuso, non so che ore sono, quello che ricordo è che l'ultima volta che sono arrivato sulle labbra della rossa erano le undici....Sorrido al pensiero di questa notte, a quell'intreccio di corpi, ai gemiti e sono grato di non aver trovato nessuna delle due ancora qui, così da evitare la spiacevole situazione di doverle mandare via...

Mi alzo dal letto, ho bisogno di una doccia e devo far cambiare le lenzuola al mio letto.
Entro in bagno e mi guardo allo specchio, sono molto attaccato al mio aspetto fisico, è il mio punto forte...oltre il mio cognome...
Pulisco via l'odore di sesso dalla mia pelle e mi rilasso sotto al getto d'acqua calda, stasera mi tocca andare al casinó di mio padre.

Mi avvolgo un'asciugamano intorno ai fianchi e con i capelli ancora bagnati entro in camera.
"Finalmente" borbotta Aron mio cugino.
"Bussare no?" chiedo indispettito.
"Ho bussato" replica " sbrigati a prepararti" dice guardando il rolex sul suo polso.
Apro la cabina armadio e prendo un pantalone nero Armani a cui abino una camicia bianca.
Un'altra cosa a cui tengo tanto è il mio modo di vestire, dal classico allo sportivo ogni dettaglio va sempre curato.
Asciugo velocemente i capelli, due gocce del mio profumo e sono pronto.

"Ce l'hai fatta" sbuffa.
"Andiamo" dico prendendo le chiavi della mia Porsche "mio padre è già lì?" chiedo uscendo di casa.
"Si, mi hanno detto che è impegnato in una mano particolare" dice attirando la mia attenzione.
"Cioè?" chiedo indifferente.
"Non so ma Estefan mi ha detto di fare presto per vedere con i miei occhi" dice su di giri.
Entro nella mia auto e metto in moto accellerando, ansioso di sapere cosa sta accadendo.

Arrivati al Casinó gli uomini della sicurezza mi salutano e io rivolgo loro un cenno disinteressato.
Cammino tra i tavoli, le accompagnatrici di questi falliti che buttano via interi patrimoni sui tavoli da gioco mi mangiano con gli occhi, alcune le ho scopate anche nei bagni...

"Hermano" urla mio padre Alvaro Santos l'uomo più pericoloso che io abbia conosciuto fin ora, lo
odio con tutto me stesso e se non fosse per la mia abuela sarei già scappato via da questo posto.
"Ven aquí" aggiunge felice come un bambino.
Lo raggiungo.
"Gioca questa mano per il tuo papà" dice alzandosi e cedendomi il suo posto.
"Qual'è la posta?" chiedo.
"Sua figlia" dice indicando un uomo alla parte opposta del tavolo.
Inarco un sopracciglio "sua figlia?" chiedo divertito.
Lui annuisce "io sono Robert" aggiunge.

"Poker d'assi e piatto vuoto per il caro Robert" cinque minuti dopo ho vinto sua figlia, mi alzo dal tavolo e mi incammino verso il bar.
"Hermano" mi saluta Jason " solito?" domanda e annuisco.
Butto giù il mio shot di vodka quando mio cugino si avvicina sorridente.
"Non vuoi vedere il tuo premio?" chiede eccitato.
Mi passa il telefono e la vodka che ho appena bevuto sembra bruciarmi nel petto...
"È lei?" chiedo incredulo.
"Si...Ariel Adams, vive in California" aggiunge.
Guardo ancora quelle foto perdendomi in quegli occhi azzurri come il mare e quelle labbra carnose che mi ispirano pensieri peccaminosi.
Voglio questa ragazza...
Devo avere questa ragazza...

L'ossessione di Romeo Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ