Capitolo 11 "Verità nascoste"

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Piccola premessa :)

Ho provato a dare un 'nuovo tono' a questo capitolo. E' deprimente abbastanza? ahahahah ok la smetto :') comunque le cose tra Susan e Lorenzo si sistemeranno, tranquilli però non mi fa impazzire tanto. Cosa ne pensate voi? :/

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Capitolo 11 "Verità nascoste"

Susan's pov

Oggi, giovedì, giornata di scuola purtroppo, mi alzai dal letto come ogni mattinata, mangiai, mi prepararai ed uscii di casa, però non era una giornata come le altre, oggi sarebbe tornata Melissa, mia sorella da Seattle, è la mia sorella maggiore ed è una ragazza veramente simpatica, carina, tutti i ragazzi della scuola le vanno dietro e per mia sfortuna, fa parte del gruppo dei popolari, quindi sono costretta anch'io a frequentare quel gruppo di persone senza cervello, ma la cosa migliore è che c'è Lore con me.

"Sbrigati scansafatiche!" Che vi dicevo? E' adorabile.

"Non scassarmi le palle, stronza!" Io e mia sorella ci vogliamo veramente bene, però è il nostro modo di parlarci. Molto normale.

"Ce l'abbiamo fatta alla fine, Biancaneve." Detesto quando mi chiama così.

"Si, Ursula." Ricambiai il nome con sguardo trionfante.

"Ok, hai vinto." Alzò gli occhi al cielo. Nel frattempo eravamo arrivate dalla casa di Ostuni il quale ci aspettava dalla porta.

"Finalmente sei- Melissa?!" Esclamò lui meravigliato.

"Oh, ciao Ostuni, tanto tempo che non ci vediamo." Disse lei. Alzai gli occhi al cielo. Ha un modo di atteggiarsi con noi che lo detesto, anche lui.

"Già." Lorenzo ha 18 anni mentre mia sorella ne ha 20 ed è ancora all'ultimo anno di liceo, com'è possibile? Semplice, non aveva voglia di studiare.

"Susy, posso parlarti in privato?" Mi domandò lui. Annuii.

"Per quanto tempo rimarrà quella sottospecie di... Ragazza?" Mi chiese. Feci spallucce perchè non ne avevo idea.

"Tranquilli, non rimarrò per l'eternità. Solo per oggi e domani." La voce di mia sorella ci fece sobbalzare. Aveva sentito ogni singola parola?

"Oh-oh ok." Balbettai. Ho sempre avuto paura di lei, non so il perchè.

[...]

Siamo arrivati a scuola, la campanella doveva acora suonare ed un sacco di studenti erano lì ancora a parlare, noi dovemmo andare verso il gruppo dei popolari, che sfortuna. Quando arrivammo, riconobbi subito Sarah. Era cambiata radicalmente: capelli tinti di rosa, piercing al naso, vestita... In realtà non era 'proprio' vestita, indossava solamente un vestitino corto. I suoi genitori le permettono di uscire di casa in quello stato? Ma è primo, ridicola, secondo, inaudito che possa andare in giro così.

"Ragazzi, guardate chi è tornato?" Fece la sua intro Melissa. Tutti si girarono nella direzione della sua voce.

"Mel!" Urlarono 3 coglioni che non so nemmeno il nome mentre si avvicinavano a lei.

"Ti sei fatta più figa o sbaglio?" Disse uno di loro.

"A Seattle mi sono comprata questo delizioso vestitino," Disse agitando la mano indicando tutto l'abito "ed altri abiti che sono a casa." Sorrise.

"Questa dovrebbe essere tua sorella minore, Suora?" Disse Jane, chiaramente una cogliona di questo gruppo di cretini.

"Susan." La corressi.

"E' uguale tanto." Posò lo sguardo su Lore. Non osare.

"Lorenzo, che piacere avere il miglior giocatore di pallavolo nel nostro gruppo. Sono molto onorata di stare in tua compagnia." Disse fulminandomi con lo sguardo ed avvicinarsi a lui, io immediatamente presi la sua mano e lo trascinai vicino a me e feci scontrare le mie labbra con le sue, facendo così sorprendere lui, Jane, mia sorella e tutti gli altri del gruppo.

"Fammi capire, Su. Sei fidanzata con lui?" Mi domandò mia sorella. Odio quando mi chiama Su.

Guardai Lore che mi stava fissando accigliato e confuso "Si. Siamo fidanzati."

"Bene, bene, bene, bene. Alla fine era vero." Disse la voce di un ragazzo che non mi ero accorta che c'era.

Lorenzo's pov

Non può essere. E' lui. Dylan. Che cazzo ci fa qui a scuola?

"Dylan." Dissi con tono duro, mettendo Susan dietro di me.

"Lorenzo." Mi sorrise maleficamente. "Alla fine era tutto vero di quello che mi avevi detto." Spalancai gli occhi.

"Lore, ma cosa..." Sentii dire da Susy a bassa voce.

"Non la hai detto nulla? Oh aspetta, voi non siete fidanzati?" Sbiancai nel vero senso della parola.

"Deve sapere lei." Disse avvicinandosi di più a me.

"Lorenzo, lasciami!" Urlò Susan. Appena realizzai che la stavo stringendo, allentai la mia presa.

"Grazie." Disse per poi posizionarsi di fronte a me.

"Che cosa intende dire Dylan con questo?" Mi stava urlando in faccia, mentre i volti di tutti i presenti erano divertiti.

"Diccelo tu, Ostuni." Comandò Dylan. Sospirai e guardai Susan intensamente negli occhi.

"Ascolta... Mi... Mi d-dispiace per..." Cominciai a dire.

"Parla." Il tono di voce era lo stesso autoritario ma risultava calmo.

"Ok. Ti ricordi della volta del cinema?" Partii. Lei annuì "Tu mi avevi chiesto di andare a prendere dei pop-corn per te ed io ci andai, mentre stavo attendendo che la commessa li preparasse..." Guardai per un'attimo quel coglione di Dylan che aveva un sorriso inquietante e un'espressione vittoriosa. Proseguii con la narrazione "Era apparso dal nulla Dylan che aveva cominciato a dirmi cose che soltanto io potevo sapere, ed io avevo pensato in quel momento 'come cazzo avrà fatto a sapere tutto di me?' poi cominciò a dire che tu non eri veramente la mia fidanzata. Ti ricordi quelle due volte quando avevo detto che eri la mia ragazza? Bè, non era vero e lui lo sapeva, non so come ma lo sapeva. Sapeva tutto di me, forse anche di noi, e perciò... Questa è la storia." Conclusi alla fine. Alzai lo sguardo e vidi negli occhi di Susan delusione e probabilmente anche la fine della nostra amicizia e qualcosa di più.

"In tutto questo tempo tu mi hai fatto illudere che tu provassi qualcosa per me? Io da scema quella sera ti avevo consegnato il mio cuore, sperando che lo tenessi al sicuro ma lo hai usato solamente per giocarci." Arettrai leggermente scioccato da ciò che mi aveva detto. Pensa che io abbia mentito? Che i sentimenti che sento per lei siano tutta una menzogna?

"Pensi che quello che provo per te sia solo uno stupido banale scherzo? Guarda che per me conti tantissimo! Sei importante per me, e giuro che non ti farei mai del male. Mai." Dissi in preda alla rabbia.

"Bè, congratulazioni, lo hai già fatto. Hai spezzato il mio cuore, adesso, in questo preciso momento. Sai che ti dico? Va a quel paese!" Esplose alla fine per poi scappare via con le lacrime agli occhi. Che cosa ho fatto. Credo che non mi perdonerà tanto facilmente.

"Tu, brutto coglione che non sei altro. Me la pagherai!" Urlai andando incontro pericolosamente a Dylan che lui stava ridacchiando nervosamente.

"Eddai amico, tanto quella ragazzina lì tornerà presto da te e poi... Boom! Siete di nuovo amici." Ma è fottutamente serio?

"Io..." Venni interrotto dalla campanella che stava suonando "Salvato dalla campanella coglione." Mi allontanai facendo sì che possa andarsene. Appena tutti i ragazzi furono entrati, entrai anch'io.

Per quel brutto bastardo di Dylan ho perso Susan, non solo la sua amicizia, ma anche quel piccolo filo di speranza per aggrapparmici per essere qualcosa di più. Ho mandato tutto a puttane.

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Where stories live. Discover now