Capitolo 17 "L'inizio di una nuova vita"

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Capitolo 17 "L'inizio di una nuova vita"

Susan's pov

Siamo arrivati all'appartamento sempre qui a Torino, questa città è decisamente enorme e non si può conoscere la metà dei suoi abitanti, e la cosa è al nostro vantaggio.

L'appartamento si trova in un palazzo, Lorenzo conosceva benissimo il proprietario il quale ci ha permesso di viverci, l'affitto in genere era alto ma per noi farà un'eccezione.

Dentro è arredato, avrei pensato che dovevamo comprare tutto noi, ma invece c'è tutto.

"Allora, che ne pensi?" Mi chiese Lorenzo notando che non aprivo bocca.

"E' semplicemente fantastica." Gli dissi girandomi ammirandola.

"Ne sono felice. Sapevo che ti sarebbe piaciuta." Mi sorrise dolcemente lui.

"Allora, che volete fare? La prendete? Chiese il ragazzo a noi.

"La prendiamo." Rispose Lorenzo per me. Annuii in accordo.

"Bene, ecco a voi i fogli, basta che firmiate qui e... Qui." Disse indicando dei spazi bianchi sui fogli.

"Va bene." Dissi e mi chinai per iniziare a firmare, poi venne il turno di Lorenzo il quale fece lo stesso. Giunti al termine, il ragazzo ci lasciò soli nel nostro appartamento.

"Penso che staremo bene qui, non credi, amore?" Mi chiese Lore ed io annuii.

"E' tutto così perfetto qui. Nessun problema in vista, nessuno che ostacola il nostro amore. Mi sento libera qui." Dissi cominciando a volteggiare per la sala.

"Io avrei in mente una cosa che potremmo fare..." Cominciò a dire, facendomi smettere di volteggiare.

"Che cosa avresti in mente?" Gli chiesi. Lui mi sorrise.

"Per festeggiare potremmo andare a mangiare fuori, che ne dici?" Propose ed io annuii felice della sua proposta.

"Accetto molto volentieri." Gli sorrisi.

"Ti amo così tanto, Lore." Dissi circondandogli il collo con le mie braccia mentre lo baciavo.

Lorenzo's pov

Non stavo scherzando quando le avevo detto che potevamo andare a mangiare fuori stasera. Mi era sembrata una buona idea farlo per innaugurare il primo giorno della nostra vita assieme.

***

E' venuta sera, mi vestii, mi pettinai i capelli, presi il portafoglio e lo misi nella tasca dei pantaloni ed uscii dalla camera per andare all'ingresso.

Poco dopo eccola arrivare, non era vestita elegante, indossava semplicemente una camicetta bianca, un paio di jeans e scarpe col tacco e si era raccolta i capelli in una coda di cavallo.

"Ma ciao bellissima." La salutai sorridendole appena la vidi entrare.

"Hey." Disse arrossendo. Oh quanto amo quando arrossisce.

"Sei pronta per andare?" Le dissi e lei scosse la testa.

"Non ancora, devo fare un'ultima cosa." Disse avvicinandosi al mio viso, chiusi gli occhi prima che il suo volto sia vicinissimo al mio, in poco tempo le sue labbra si scontrarono con le mie delicatamente, poi si staccò e gli angoli delle mie labbra si alzarono in un lieve sorriso.

"Wow." Silenzio "Direi che ora possiamo andare." Dissi con sguardo perso nel vuoto.

Appena la mia mano si posò sul pomello della porta, vidi Susan strozzarsi quasi dalle risate, io tolsi immediatamente la mano da questa e mi girai verso di lei guardandola interrogativamente. Ho qualcosa che non va? Ho qualcosa in disordine?

"Ho qualcosa che non va?" Le chiesi inclinando la testa leggermente di lato ed aggrottando le sopracciglia.

"Pensi di uscire così, eh?" Disse cominciando a ridere.

"Perchè? Che ho che non va?" Le richiesi ma lei scoppiò ancora a ridere più forte.

"Oh mamma, sei uno spasso Ostuni." Disse asciugandosi una lacrima.

"Me lo vuoi dire per favore?" Dissi spazientendomi.

"Va bene, calmati però. Guardati allo specchio." Disse porgendomi lo specchio nella mano. Avevo le labbra sporche di rossetto rosso, cercai di toglierlo con il dorso della mano con il risultato che si era tutto sbavato su un lato. Ma che cazzata è mai questa?

"Ma che cazzo è questo? Perchè non se ne va via?" Domandai con non curanza.

"Amore, non puoi togliertelo così a mani nude, hai bisogno di queste." Disse tirando fuori dalla borsa un pacchetto di salviette. La guardai interrogativa.

"Sono salviette struccanti, non mordono." Disse scherzando. Ne prese una e me la passò delicetamente sulle labbra con molta attenzione. Guardai come era concentrata e questo mi fece sorridere.

"Non sorridere!" Mi sgridò ma il mio sorriso crebbe.

"Ostuni!" Continuò.

"Scusami." Mi scusai.

"Qui ho finito." Annunciò. Annuii e la presi per mano conducendola fuori dalla porta.

***

La cena è stata veramente squisita, Susan si è abbuffata come un porchetto, io non sono stato da meno, devo ammetterlo, sono sazio. Tornammo a casa, appena fummo dentro, lei si tolse immediatamente le scarpe e si cambiò mettendosi una felpa larga e dei pantaloni di tuta, io feci lo stesso e ci accoccolammo sul divano in sala vedendoci un film romantico. Nella durata di tutto il film le sussurravo dei 'ti amo' all'orecchio e potei vedere un sorriso piccolo spuntarle sulle labbra.

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Ecco a voi il capitolo come promesso ^-^ anche se ero stanca, ho pensato ugualmente a voi :') vi amo troppo ragazzi <3 grazie veramente di tutto, per le visualizzazioni, per i voti e per i commenti, dico davvero.

Nonostante la dura giornata che ho avuto, ho trovato il tempo anche di aggiornare, vedo di fare la stessa cosa domani anche :3

Vi amo tanto raga <3

-ilaria :)

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Место, где живут истории. Откройте их для себя